Pierluca Cetera, Michelangelo Galliani e Nicola Vinci. Pittura, scultura, fotografia, tre linguaggi espressivi che hanno ritrovato, nella potenza creativa delle nuove generazioni, linfa vitale per un rinnovamento all'interno delle proprie peculiari modalita' operative.
Pierluca Cetera, Michelangelo Galliani e Nicola Vinci
In occasione dell'apertura invernale della Pinacoteca di Follonica sarà
presentata la mostra Tre.e a cura di Maria Chiara Valacchi. La collettiva di
tre giovani artisti esplora attraverso le varie dimensioni artistiche il
panorama contemporaneo italiano.
Pittura, scultura, fotografia, tre linguaggi espressivi "tradizionali" che
nel corso dell'ultimo secolo hanno periodicamente subìto un deciso attacco,
che potremmo anche definire ideologico, sia da parte dell'evoluzione del
pensiero estetico/filosofico sia da quella delle innovazioni tecnologiche;
tre discipline artistiche che hanno attraversato momenti di "oscurantismo
creativo" (soprattutto le due tecniche più antiche, pittura e scultura,
negli anni eroici del concettualismo, ma anche la fotografia analogica con
l'avvento della tecnologia digitale); tre metodologie che infine hanno
ritrovato, nella potenza creativa delle nuove generazioni, linfa vitale per
un salutare rinnovamento all'interno delle proprie peculiari modalità
operative.
Questa tripla esposizione personale di Pierluca Cetera, Michelangelo
Galliani e Nicola Vinci è la prova lampante di come il linguaggio artistico
tradizionale sia immune e pure in grado di reagire agli attacchi che
periodicamente gli vengono sferrati dai sostenitori di un fantomatico quanto
inevitabile (solo per loro) "progresso tecnologico" in campo artistico.
Semmai è più legittimo parlare di evoluzione, ma non tanto dei mezzi
tecnici, quanto delle necessità espressive.
Il titolo della mostra, Tre.e (che in questo caso assume il doppio
significato italiano di numero e inglese di albero), vuole proprio
sottolineare il bagaglio culturale che i tre artisti intendono sostenere,
un'eredità ottenuta a pieno diritto dalle esperienze e dalle conquiste dei
Maestri del passato, mantenendo sempre salde le radici in quel terreno più
che mai fertile rappresentato dalla genealogia di un'Arte senza tempo, che
sempre ispirerà le generazioni future senza alcuna soluzione di continuità.
L'albero è anche assurto a simbolo di ramificazione ed espansione verso il
cielo infinito, un anèlito che invita a percorrere sentieri inediti, in un
percorso sicuramente ricco di suggestioni.
In occasione della mostra sarà presentato un catalogo con testo critico di
Alessandro Trabucco ed introduzione di Maria Chiara Valacchi.
Inaugurazione 8 settembre 2007 ore 18
Pinacoteca Civica
Piazza Del Popolo 2, Follonica, (GR)
Ingresso libero