Mario Carbone
dal 30/8/2007 al 28/9/2007
Segnalato da
30/8/2007
Mario Carbone
Kyo Art Gallery, Viterbo
Paralleli India - Italia negli anni '60. Fotografia. Le immagini fotografiche della Sardegna, Calabria e Lucania narrano un'Italia di dolore, miserie chiuse e immutate, e speranze secolari, le foto fermano le memorie di mondi vicini e conosciuti. Parallelamente i mondi piu' lontani come l'India sono riprese con scatti colorati dove i paesaggi indiani e le sue genti sono pervasi di una luce magica.
Paralleli India - Italia negli anni '60
La Kyo Art Gallery presenta Mario Carbone fotografo e regista da sempre alle prese con il mondo delle immagini, prima come fotoreporter, poi come documentarista cinematografico e televisivo. Nella sua lunga carriera non ha mai cessato di fare fotografie.
La mostra fotografica Paralleli: India ed Italia negli anni ’60 ci espone le foto scattate dagli anni Cinquanta ed i primi anni Sessanta, in Italia e in India. Le immagini fotografiche della Sardegna, Calabria e Lucania narrano un'Italia di dolore, miserie chiuse e immutate, e speranze secolari, le foto fermano le memorie di mondi vicini e conosciuti. Parallelamente i mondi più lontani come l'India sono riprese con scatti colorati dove i paesaggi indiani e le sue genti sono pervasi di una luce magica dove si possono ancora percepire i profumi e le calde atmosfere impregnate di essenze naturali.
Nei quattro documentari che presentiamo alla Kyo Art Gallery (praticamente inediti dopo molti decenni in cui sono rimasti chiusi negli archivi del fotografo) realizzati tra il 1963 e il 1968 con l’esclusione di Omaggio a Carlo Levi prodotto nel 1983, ma con immagini riprese nel 1960 durante il viaggio in Lucania con Carlo Levi nei luoghi del confino. Mario Carbone in questi filmati racconta storie semplici con L’isola più lontana (1963) ci mostra la vita quotidiana della popolazione di Linosa costretta a sopravvivere senz’acqua e luce in un’Italia in pieno boom economico. Firenze, novembre 1966 documenta la tragica alluvione di Firenze con il quale vince il Leone d’oro alla Biennale di Venezia.
Con il documentario Alla fine dell’arcobaleno (1968) che dopo quarant’anni mantiene intatto la modernità della regia e la capacità evocativa di mostrare con grande poesia una colonia di malati di poliomielite in una spiaggia del litorale laziale, in sovrapposizione la guerra del Vietnam che in quegli anni si stava combattendo con tanta atrocità. Il confronto ci evidenzia la sofferenza affrontata con grande coraggio dai ragazzi malati e la sofferenza provocata e iniqua della guerra.
Kyo Art Gallery
Via San Pellegrino, 55 - Viterbo
Ingresso libero