4 pittori e uno scultore, per un totale di 5 giovani artisti neopop. Ma anche 5 diverse interpretazioni di uno stile che vanta infinite declinazioni. Il titolo fa riferimento all'amore per la diversita', considerata come elemento di un pluralismo di voci che si traduce in ricchezza culturale e dunque in conoscenza.
Collettiva
A cura di Ivan Quaroni
Emiliano Di Mauro, Eloisa Gobbo, Massimo Gurnari, Matteo Negri, Siva
4 pittori e uno scultore, per un totale di 5 giovani artisti neopop. Ma anche 5 diverse interpretazioni di uno stile che vanta infinite declinazioni. Eterofilie è un titolo che fa riferimento all’amore per la diversità, considerata come elemento di un pluralismo di voci che si traduce in ricchezza culturale e dunque in conoscenza. Questi cinque modi, immediatamente comprensibili, eppure così distinti tra loro, rappresentano l’estrema varietà di un vocabolario formale in continua evoluzione.
Il linguaggio Neopop è, infatti, il linguaggio della contemporaneità, perché riassume elementi tipici di tutti i linguaggi massmediatici: la funzionalità comunicativa del design, la persuasività dell’advertising, la spettacolarità del cinema degli effetti speciali, l’estrema semplicità del linguaggio televisivo, la convergenza degli immaginari fantastici e fantascientifici del fumetto e della fiction. Il neopop è, in una parola, la forma d’espressione artistica più globalizzata e universale che l’arte conosca, poiché affronta con un linguaggio semplice e diretto temi e questioni immediatamente intelligibili a chiunque.
Ciononostante questo linguaggio globalizzato assume tratti tipici a seconda dei contesti in cui si sviluppa. Il neopop nipponico si distingue da quello americano, così come quello italiano si distingue da quello di altri paesi europei. L’artista pop contemporaneo si trova dunque ad agire secondo la massima Think globally, act locally, ovvero conformandosi allo spirito di una cultura di massa globalizzata, ma conservando quelle caratteristiche specifiche di stile e temperamento tipiche del paese d’origine.
Immagine: Matteo Negri
Inaugurazione Venerdì 14 settembre 2007 – ore 18
Galleria Annovi
via Radici in piano, 133 - Sassuolo (MO)
Orari di apertura: Martedì-Sabato: 10-12,30 / 16-20
Ingresso libero