Sit number 5: Quello che non ho. Personale di pittura ruvida. Una mostra di parole, quelle della canzone di De Andre' che si fanno alfabeti visivi tenacemente incisi sulla tela e nel legno.
Sit number 5: Quello che non ho
Da dove partire?
Da “Quello che non ho” ci suggerisce, ruvido, Mauro Trucano (Truk). E qui dobbiamo ricordarci di un grande artista, quel Fabrizio De Andrè che ci saccheggia continuamente pezzi di esistenza con le sue canzoni, poiché ne ha bisogno più che mai per continuare a vivere per sempre. Dentro di noi. Fuori di noi.
Truk, allora si fa suo discepolo ed esplode con la sua indignazione di pittore-poeta e, delicatamente, ruba le parole al maestro cantautore. Le accudisce, le coccola per farle crescere sotto altra forma: in segni neri come la notte…in matrici di terra e polvere…in colori, inzuppati d’olio e impregnante, per esaltare l’aroma che un dipinto emana quando viene al mondo, nella plasticità della sua anima sensibile. L’odore dell’uomo e dell’artista .Delle cose inanimate e animate a cui Truk infonde un soffio vitale….
Questa è una mostra di parole, quelle della canzone di De Andrè che si fanno alfabeti visivi tenacemente incisi sulla tela e nel legno.
Truk non è un pittore convenzionale. La sua arte anticonformista si fa carico di tutti i dolori e le rabbie del mondo per poi esplodere carica di significati non normalizzanti che sta a noi saper leggere, decifrare, fagocitare. Non è un’operazione difficile. Mauro descrive con chiarezza quello che lo appassiona, si mette a nudo…mostra il corpo senza corazze e falsi sorrisi…carne nella carne…per non nasconderci nulla.
Mauro modifica i suoi percorsi stilistici a seconda degli umori della società, ne racconta i mutamenti, quale errante cantore omerico, senza tralasciare nulla.
La sua è una pittura diretta che non teme confronti e che non puoi zittire neanche consegnandola al rogo, perché le sue opere rimangono impresse sulla retina e,successivamente, nei nostri cervelli, che le elaborano e assimilano come memoria indelebile. In questa capacità di comunicare, oltre le emozioni, sta la forza di Truk: ci rammenta che la sua realtà é anche la nostra e ci chiede un confronto diretto, senza intermediari.
Testo di Marcello Salvati
Inaugurazione ore 18.30
Non Permanent Gallery
Via Montemagno, 37 - Torino
Orario: mar_ sab 15.30/19.30
Ingresso libero