Massimiliano Alioto
Alberto Castelli
Leonida de Filippi
Paolo Fiorentino
Svitlana Grebenyuk
Giovanni Lo Presti
Guido Lodigiani
Enrico Lombardi
Marina Previtali
Mauro Reggio
Yoon Si-Young
Collettiva multisettoriale. La realta' metropolitana, nel suo aspetto insolito e intrigante, viene indagato da singolarita' artistiche plurali nel loro modo di approcciare al soggetto rappresentato.
Collettiva
La realtà metropolitana, nel suo aspetto insolito e intrigante, viene indagato da singolarità artistiche plurali nel loro modo di approcciare al soggetto rappresentato. L’aspetto rinnovato e tecnologico, nelle tele di De Filippi, fa da controcanto alla dimensione dichiaratamente espressionistica di Alioto e della Grebenyuk. La realtà artificiale, metafisica come quella narrata da Fiorentino, Lo Presti e Reggio convive con sensazioni che attengono al mondo iperreale dove il nulla d’esistenza si correla all’oggettività delle forme geometriche e razionali.
Nei volti di Castelli raffiora, invece, il senso dell’anonimia metropolitana, quel freddo distacco che marca la differenza di monadi sensibili e silenti. I paesaggi in sospensione di Lombardi estendono i colori dell’anima, teneri e delicati, di una natura intima e mentale. Di tutt’altro segno l’atmosfera che si respira nelle tele di Marina Previtali che con la sua pittura intensamente emotiva, carica di lirismo malinconico e realizzata con pennellate corpose ma delicate, trasforma le periferie della città e i suoi grattacieli in icone della modernità.
Di particolare efficacia le vedute metropolitane di Yoon Si-Young che pongono fra lo spettatore e la realtà rappresentata un vetro appannato, pulito al centro, il cui senso é quello di fare da filtro tra chi osserva e ciò che viene osservato. Le tele sono dipinte con raffinata sensibilità per i dettagli e le sfumature emotive.
Infine le sculture bronzee di Lodigiani raffigurano il corpo diffranto di una città che deflagra sotto l’azione perturbante di un demiurgo, metafora espressiva di un’inquetudine esistenziale che guarda all’arte come a una potenza spirituale dalla forte impronta salvifica.
Inaugurazione ore 18.30
Galleria Previtali
via Lombardini, 14 - Milano