Contrasti di forme e colori. Manierismo geometrico e simbolismo scultoreo. Un mondo perfettamente sferico, di legno, di bronzo o di ferro quello di Vito Mele. Colori forti e linee spigolose che penetrano nella tela per Carmine Caputo di Roccanova.
Contrasto
con l’intervento del critico d’arte Cristina Palmieri
Contrasti di forme e colori. Manierismo geometrico e simbolismo scultoreo. Carmine Caputo di Roccanova e Vito Mele. La mostra allo Spazio Zero di Gallarate dal 13 al 28 ottobre 2007, organizzata da Metamusa arte ed eventi culturali, parla due lingue tra pittura e scultura. È la prima volta che Carmine Caputo di Roccanova e Vito Mele espongono insieme e se inizialmente il “contrasto” può essere disorientante il dialogo può diventare attraente e ancor di più stuzzicante.
Colori forti come il giallo, il rosso o il nero, linee spigolose che penetrano nella tela con elementi modulari, composizioni che fanno dell’elemento geometrico l’elemento centrale che riassume la consapevolezza di ciò che è e di ciò che è stato fatto. Carmine Caputo di Roccanova cita i suoi maestri d’ispirazione: Kasimir Malevic, Bruno Munari, Luigi Veronesi, tra gli altri, conscio del fatto che non è più possibile inventare strade nuove. Ricordare i modelli e la fonte delle idee diventa un modo per dare una vera e rinnovata dignità alla pittura.
Un mondo perfettamente sferico, di legno, di bronzo o di ferro. Vito Mele lavora da anni sulla reinterpretazione del globo terreste che diventa icona ed elemento centrale della sua scultura. Sguardo sul futuro e nuova energia di un mondo in equilibrio che porta i segni del tempo. Opere in legno di ulivo e rovere dove la sua terra, il Salento, diventa il corpo vivente della sua arte.
Gli artisti in mostra
Carmine Caputo di Roccanova, dopo aver conseguito i diplomi di Accademia di Belle Arti a Milano, prima pittura e poi scultura , si laurea in architettura (1998) presso il Politecnico di Milano con una tesi su Luciano Baldessari (relatore Fulvio Irace). Nel 1983 vince la Rassegna San Fedele “Scultura giovani”. Nel 1998 riceve l’incarico per una scultura al Cimitero Monumentale di Milano.Dal 2000 fa parte del gruppo di artisti soci della Permanente. Nel 2004 tiene una personale da Vismara Arte a Milano presentato da Luciano Caramel. Nel 2005 scrive il Manifesto del Manierismo geometrico e fa una performance, come Visitor, alla 51° Biennale di Venezia. Nello stesso anno tiene un’importante mostra personale a Roccanova presentato da Andrea B. Del Guercio. Nel 2006 partecipa alla mostra “Ventipiucento” gli anni della Permanente, Milano. Nel 2007 performance alla Biennale di Venezia e alla fiera Art Basel. XXIX Rassegna Internazionale di pittura Bice Bugatti, Nova Milanese. Realizza un monumento per il quarto centenario della morte di Sant’Andrea Avellino a Castronuovo di Sant’Andrea (PZ). Vive e lavora a Milano.
Vito Mele nasce a Presicce (Le) nel 1942 e si trasferisce a 16 anni a Milano. Tuttora risiede a Garbagnate Milanese. Alla fine degli anni sessanta frequenta la scuola di incisore e disegno presso “L’Umanitaria” di Milano dal prof. Franco Fossa. Negli anni settanta frequenta la scuola d’arte di pittura presso il Castello Sforzesco di Milano. Durante la sua lunga carriera lavorativa arriva a dirigere le più importanti aziende metalmeccaniche leader mondiali nel settore della lavorazione artistica dei metalli. In quegli ambienti conosce i migliori artisti nazionali e internazionali autori di opere famose al pubblico oltre che di medaglie, trofei e bronzi. Negli ultimi anni, dopo alcune pause creative, comincia a estendere le sue competenze e inizia a dedicarsi anche alla scultura, prima come collezionista e infine come vero e proprio scultore. Così, a dicembre 2003 inaugura nel paese natale la prima mostra di sculture dedicata ai “Ricordi del Salento”. La flora salentina viene rappresentata da opere come ‘ulivi’, ‘mandorli in fiore’,’viti’; e anche la fauna ha un posto di rilievo con opere quali ‘cavalli’, ‘capre’,’pesci’ e ‘uccelli’. A queste opere aggiunge anche ‘arte sacra’ e rappresentazioni rupestri della sua terra d’origine. Opere pubbliche sono presenti a Santa Maria di Leuca, Museo Vito Mele, Comune di Presicce, Comune di Bernalda Metaponto.
Inaugurazione ore 18.00
Spazio Zero
via Ronchetti, 6 - Gallarate (VA)
Orario: da martedì a sabato 16.30-19.00, domenica 10.00-12.00/16.30-19.00; lunedì chiuso
Ingresso libero