Nature Morte. Personale. La mostra presenta alcune recenti realizzazioni dell'artista: sculture/installazioni composte da materiali, sostanze, e superfici diverse (uova, spilli, teli e non tele, tavolini, sale...). Esposta anche una proiezione video intitolata "Casa che brucia".
Nature Morte. Personale
Pier Paolo Calzolari ritorna ad esporre a Roma dopo anni di assenza.
Colto poeta dell’Arte Povera, acquisisce all’esperienza umana fatti,
nozioni, sensazioni, luoghi prima sconosciuti. Raffinato esploratore di
materiali non convenzionali, senza scorciatoie di mezzi e tecniche, crea
installazioni ambientali, fatte di oggetti disposti su piani diversi, in un
insieme da scoprire. Una purezza espressiva e formale che sta proprio
nell’avventura della scelta degli oggetti, nella loro combinazione,
disposizione. L’elegante essenzialità dell’opera, anche quella tecnicamente
e tecnologicamente complessa, non ammette distrazioni, attrae in pura
contemplazione. Attento alla funzione del linguaggio, screma il superfluo,
in modo da “ridurre la ridondanza, gli effetti eco”: un dialogo con la
materia (artista – materia e materia – materia) che non rimbalza in un
dialogo con l’osservatore, a cui è dato solo di ascoltare la poesia
raccontata, il “suono emozionale” provato dall’artista stesso.
In mostra espone “nature morte”: sculture/installazioni di cui alcune già
complete in se stesse, con l’utilizzo di materiali, sostante, e superfici
più diverse (uova, spilli, teli e non tele, tavolini, sale..). Altre, che
necessitano di trasformazione, nel confronto con il mondo dei fenomeni
incontrano il fuoco e il ghiaccio in un processo di modificazione
dell’opera. In “Casa che brucia” vi sono il fuoco ed una proiezione video.
In altri lavori vi sono strutture ghiaccianti che brinano oggetti: una
tipologia di opera cara all’artista per il suo significato più profondo: “il
ghiaccio (…) è un materiale anomalo, si può dire, unico e solo, e perciò
sublime, che assorbe la luce e lo spazio, l’equilibrio dei quali è
estremamente delicato”. L’effetto del bianco acquisito nel corso della
trasformazione dell’opera si pone come sintesi di una volontà di assoluto,
concentrazione formale, essenzialità, poesia, e silenzio.
Pier Paolo Calzolari (Bologna, 1943), espone dal 1965, e dal 1967 è fra gli
artisti a Torino in una delle prime iniziative dell’Arte Povera. Ha esposto
in importanti gallerie di Torino, Roma, Milano, Parigi, Colonia, Atene, New
York. Ha tenuto mostre antologiche alla Galleria Civica di Modena nel 1986,
alla Galerie Nazionale du Jeu de Paume a Parigi e al Castello di Rivoli nel
1994, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna nel 1999.
Inaugurazione 18 ottobre alle 18
Il Ponte Contemporanea
Via Monserrato 23, Roma
Dal Lunedì al Sabato12-20
Ingresso libero