23/10/2007
La frontiera
Sala Curo', Bergamo
Controgeografie del rifugio. Cinema_arti visive_narrazioni. Mediante una serie di film, video, documentari, dibattiti, presentazioni di libri ed installazioni d'arte contemporanea, si cerca di costruire una narrazione polifonica e spiazzante del concetto di frontiera: dai video-saggi dell'artista zurighese Ursula Biemann alla video arte della giovane artista inglese Laura Waddington; dal cinema di Abdellatif Kechice sulle banlieues parigine alla scrittrice italo-somala Cristina Ali Farah e molti altri ancora.
Controgeografie del rifugio. cinema_arti visive_narrazioni
A Bergamo, dal 24 al 27 ottobre, si svolgerà un festival di arti visive e narrazioni per raccontare come le soggettività migranti creano e modificano gli spazi di frontiera. Per mettere in discussione l'attuale regime rappresentativo dei migranti, stretto tra emergenza securitaria e paternalismo compassionevole.
La frontiera è una realtà a due facce: è ovunque, e si presenta quotidianamente nella sua drammaticità (come nelle banlieues ), ma contemporaneamente ci sfugge, non la riusciamo a conoscere, non la sappiamo nominare. La frontiera sembra vivere la dimensione della condizione soggettiva: esiste nel momento in cui qualcuno l'attraversa. Allo stesso momento, trasforma, produce e distrugge il soggetto che la oltrepassa. E' una dimensione storica che cambia continuamente (''Noi non abbiamo attraversato la frontiera, è lei che ci ha attraversati'', dicono a ragione i messicani di Los Angeles), ma allo stesso tempo la linea lungo la quale si costruiscono nuove geografie spaziali e nuove soggettività.
Le estetiche e le sensibilità rappresentative dominanti dipingono i confini e le rotte migratorie unicamente come luoghi dove ''i disperati della Terra'' patiscono le loro storie di sofferenza ed agonia. Per uscire da dalla morsa attuale, dove le migrazioni sono affrontate da un lato in termini di emergenza securitaria, dall'altro in termini di paternalismo compassionevole, occorre provare a mettere radicalmente in discussione l'attuale paradigma rappresentativo.
Con questa sensibilità il Festival ''La Frontiera. Controgeografie del rifugio'', che si terrà a Bergamo dal 24 al 27 ottobre (organizzato da associazione Millepiani, Lab80 e Comune di Bergamo), vuole compiere un détour nelle arti visive e nelle narrazioni, nel cinema e nell'arte contemporanea. Mediante una serie di film, video, documentari, dibattiti, presentazioni di libri ed installazioni d'arte contemporanea, si cercherà di costruire una narrazione polifonica e spiazzante del concetto di frontiera: dai video-saggi dell'artista zurighese Ursula Biemann ( http://www.geobodies.org) alla video arte della giovane artista inglese Laura Waddington (http://www.laurawaddington.com); dal cinema di Abdellatif Kechice (Gran Premio della Giuria a Venezia 2007) sulle banlieues parigine alla scrittrice italo-somala Cristina Ali Farah e molti altri ancora.
L'intero programma del festival può essere scaricato dal sito: http://www.alasca.it/lab80/lab80_auditorium_e_saletta_alasca/teatro_musica_eventi/index.html
Sala Curo'
piazza Cittadella - Bergamo
Ingresso libero