Una doppia personale per presentare Giuseppe Gallo, artista del Gruppo di S.Lorenzo dell'Ex Pastificio Cerere, e Avish Khebrehzadeh, artista vincitrice nel 2003 del Premio per la Giovane Arte Italiana alla 50' Biennale di Venezia. Sono esposte opere storiche e inedite dell'artista romano: disegni, dipinti e sculture. Le Sale Panorama sono invece dedicate al nuovo progetto dell'artista iraniana: 2 video-animazioni proiettate su grandi disegni e circa 20 dipinti ad olio realizzati su tavole in gesso e legno.
Giuseppe Gallo
MACRO presenta un’ampia mostra antologica dedicata a Giuseppe Gallo, l’esposizione si colloca
all’interno del programma rivolto agli artisti romani e nello specifico al Gruppo di S. Lorenzo, e a seguito
dei progetti dedicati rispettivamente a Nunzio, Gianni Dessì e Piero Pizzi Cannella.
Il lavoro di Giuseppe Gallo spesso oscilla fra gli azzardi innovativi e sperimentali di una narrazione
coraggiosa e i classicismi di un linguaggio virtuoso, fra le analisi chimiche di un cromatismo ‘alchemico’
e la stabilità di pratiche artistiche note. Tutto ciò contribuisce a determinare un quadro complesso nel
suo rapporto con la ‘contemporaneità’. (D. Eccher)
Presso le Sale Macro sono esposte una selezione di opere storiche e inedite del percorso artistico di
Giuseppe Gallo attraverso disegni, dipinti e sculture.Diversi i dipinti presentati, alcuni dei quali originalmente riuniti per questa mostra ,nello specifico:il ciclo di 12 dipinti ad olio dedicati ai mesi dell’anno Le Dita della Mente (1998), provenienti dallacollezione dell’artista e riuniti in un’unica e inedita struttura installativa; e Memoria Retrospettiva (2007), una raccolta di 34 quadri ad encausto, nei quali Gallo ripropone figure, simboli, ed elementiche contraddistinguono il suo percorso artistico.
L’ esposizione prosegue con le sculture in bronzo: per la prima volta in mostra Prismi, riproduzioni di
maschere rituali e teatrali acquistate durante diversi viaggi; e la serie Autoritratto Autoritario I – II - III,
asce in bronzo le cui lame riportano il profilo tagliente dell’artista. In entrambi i casi l’intento è quello di
trasporre oggetti tradizionali, rintracciabili in diverse culture, in opere d’arte.
Il percorso artistico di Gallo è contraddistinto dal suo stile ironico, strumento che gli permette di
sperimentare diversi linguaggi pur mantenendo fermo il ricorso alla classicità nelle tecniche (es. pittura
ad olio della tradizione italiana ed encausto) e nei materiali. Notevole il ricorso alla pratica della
frammentazione sia nelle figure che nel colore, elemento quest’ultimo che Gallo considera simbolo e
espressione della materia e che pone in risalto attraverso i forti contrasti generati dall’uso di ruggini e
ossidanti; esempi in mostra Merletto Veneziano(2004) e Mare di Specchi (2005).
La sua arte è pregna di riferimenti simbolici (numeri, foglie, figure) che celano l’enigma, come nel
trittico in mostra Cadute Silenziose I - II – III (2006), che volutamente hanno il solo compito di dare
accenni e intuizioni per poi lasciare il passo a libere e personali interpretazioni.
Io cerco un modo di lavorare che non sia finito. Mi sento come una madre che mette al mondo un figlio
senza commettere l'errore di volerlo possedere, ma lasciandolo completamente libero; un quadro,
quando lo realizzo, deve avere la possibilità e la potenzialità di generare altre cose, altre idee. (G.Gallo)
Giuseppe Gallo (1954, Rogliano, Cosenza) si trasferisce a Roma nel 1976, dove, nello stesso anno
tiene la sua prima personale. Presente sulla scena internazionale già dal 1979, quando figura in
Europa 79 a Stoccarda, approda a New York nel 1983 partecipando a una collettiva presso Annina
Nosei Gallery e nel 1986 con una mostra personale presso Sperone Westwater.
Invitato allaQuadriennale di Roma nel 1986 e nel 1999, partecipa a numerose rassegne all'estero - tra le più
significative Roma interna al Museum Moderner Kunst a Vienna nel 1991, Concordantiae al Centre
Régional d'Art Contemporain Midi-Pyrénées a Tolosa nel 1992, Minimalia al Palazzo delle Esposizioni di
Roma nel 1998 poi riproposta al P.S.1 Contemporary Art Center di New York. Nel 1990, riceve l'invito a
esporre alla Biennale di Venezia con una sala personale nel Padiglione Italia. Del 2000 è la rassegna
allestita presso Palazzo delle Esposizioni di Roma, insieme a opere di Antony Gormley e David
Hammons, e rappresenta l'importante ritorno di Gallo in uno spazio pubblico romano.
Fondamentali nel suo percorso espositivo sono le personali allestite a Rende nel 2001 e a Spoleto nel
2004. La prima offre un'approfondita panoramica di oltre venticinque anni di attività artistica, l'altra
rappresenta la prima antologica interamente dedicata alla scultura. Dal 2005 al 2007, si susseguono
importanti personali in prestigiose gallerie italiane, come la mostra Mito-Rito-Sito (Verona) e Gioco felice
di un suonatore di tamburi (Modena). Tra le collettive del 2006: la grande mostra che l’Académie de
France à Rome Villa Medici ha dedicato ai sei artisti di San Lorenzo: Ceccobelli, Dessì, Gallo, Pizzi
Cannella, Tirelli e Nunzio.
Nel catalogo monografico, edito da Electa (collana MACRO) presenti testi di Danilo Eccher, direttore di
MACRO, di Rolf Lauter, direttore della Kunsthalle Mannheim, oltre alla biografia ragionata di Costanza
Paissan. Edizione italiano/inglese.
La mostra è realizzata in collaborazione con Kunsthalle Mannheim.
inaugurazione: venerdì 16 novembre 2007 dalle ore 18
MACRO Museo d'Arte Contemporanea Roma . via Reggio Emilia, 54
orari: da martedì a domenica 9.00 - 19.00 - lunedì chiuso
biglietto: 1 euro
info: t. +39 06 671070400
servizi didattici: dipartimento t. +39 06 671070426
servizi al pubblico: bookshop, mediateca, videoteca, postazioni multimediali
catalogo: edito da Electa (collana MACRO) testi di Danilo Eccher e di Rolf Lauter
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Avish Khebrehzadeh
L’esposizione è realizzata nell’ambito della stagione 2007-2008, contemporaneamente al progetto dedicato a Giuseppe Gallo e alla collettiva La città che sale. We try to build the future, allestita presso la sede di MACRO FUTURE.In concomitanza col progetto di Avish Khebrehzadeh, da novembre a febbraio 2008 nelle Sale Panorama, sarà presentato un catalogo monografico edito da Electa.
MACRO presenta presso le Sale Panorama, spazio dedicato ai giovani artisti, il nuovo progetto
personale di Avish Khebrehzadeh. L’artista nata nel 1969 a Teheran, dopo aver studiato pittura
all’Accademia di Roma, dove ha appreso la tecnica tradizionale della pittura ad olio e i principi dell’Arte
Povera, si è trasferita a Washington D.C., dove risiede alternando lunghi soggiorni in Italia.
Per la sua prima personale presso un museo d’ Europa, Avish Khebrehzadeh ha selezionato una serie
di opere inedite: due video-animazioni proiettate su grandi disegni, realizzati a grafite e pastello,
pennarello e inchiostro, su carta giapponese kozo trattata con resina e olio d’oliva, e circa 20 dipinti ad
olio realizzati su tavole in gesso e legno.
Avish cerca soggetti di cui si sforza di approfondire e analizzare gli effetti di attesa sugli
spettatori; descrive spazi costretti e limitati, in cui il tempo scorre inesorabilmente. Trova così, nei
compartimenti stagni del quotidiano, delle possibilità di azione: creare delle reti non
convenzionali, trasformare le regole sociali in poesia, o ancora, lanciarsi nella fondamentale
ricerca di visioni e utopie che consentano di immaginare il futuro. (L. Dreyfus)
L’artista procede nelle forme, nei dettagli, nell’animazione, con un proprio stile “infantile” ed un tratto
delicato e essenziale. Le forme, specie quelle umane, sono accennate, quasi a non voler sporcare o
appesantire le figure: bambini, omini senza volto, persone semplici ( es. in mostra Three Blind Men).
I contenuti riportano a un universo conosciuto, a tratti familiare, così alle figure si sommano gli animali
(elefanti, scimmie, pesci, cani e uccelli), presenze vegetali (fiori, alberi, montagne) così come semplici
azioni (mangiare, camminare, dormire, incontrarsi).
Nel video, ILL Affection, le immagini scorrono su un unico grande disegno realizzato a tecnica mista su
carta giapponese. L’animazione è priva di parlato e affida il coinvolgimento sonoro alle sole
malinconiche litanie: il video mostra il rapporto emotivo tra un cane e il proprio padrone. I rapporti tra
uomini e animali sono un tema spesso indagato nell’arte di Avish Khebrehzadeh, come un viaggio di
scoperta della dimensione soggettiva e di recupero dell’identità.
La video-animazione Solace, so Old, so New, è un racconto la cui struttura segue quella delle favole
persiane alle quali l’artista è legata; l’opera è stata concepita come unicum anche se composta da tre
video trasmessi contemporaneamente su tre grandi disegni realizzati a tecnica mista su carta
giapponese kozo dal fondale ocra. Ogni disegno, come una scenografia permanente, dà
l’ambientazione: una casa, un paesaggio montano e una piazza. La struttura narrativa è supportata da
dialoghi e da suggestive note di antiche litanie con le quali l’artista è solita accompagnare le sue
animazioni.
Avish Khebrehzadeh (Teheran 1969) ha intrapreso la sua attività espositiva nel 1990 alla Seyhoun
Gallery di Teheran, ha avuto la prima personale nel 1996 presso la Galleria S.A.L.E.S. di Roma. Nel
2003 ha vinto il Premio per la Giovane Arte Italiana alla 50ª Biennale di Venezia. Nello stesso anno ha
partecipato alla collettiva Animations presso il P.S.1 di New York. Nel 2005 ha esposto in O luna tu… Il
notturno come spazio della fantasia presso ARCOS, Museo d’Arte Contemporanea Sannio di Benevento
e a Nuove acquisizioni. Due anni di crescita della collezione presso MACRO Mattatoio di Roma.
Nel catalogo monografico edito da Electa (collana PANORAMA) presenti testi di Laurence Dreyfus,
curatrice indipendente e un’intervista di Danilo Eccher, direttore di MACRO, oltre agli apparati biobliografici.
Edizione italiano/inglese.
inaugurazione: venerdì 16 novembre 2007 dalle ore 18.00
MACRO Museo d'Arte Contemporanea Roma . via Reggio Emilia, 54
orari: tutti i giorni 9.00 - 19.00 - lunedì chiuso
biglietto: 1 euro
info: t. +39 06 671070400
servizi didattici: dipartimento t. +39 06 671070426
servizi al pubblico: bookshop, mediateca, videoteca, postazioni multimediali
catalogo: edito da Electa (collana PANORAMA) testi di Danilo Eccher e di Laurence Dreyfus
per informazioni e materiale fotografico
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federica.provaroni@comune.roma.it
t. +39 06 671070415 -443
adicorbetta comunicazione Ilaria Maggi
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MACRO Museo d'Arte Contemporanea Roma
via Reggio Emilia, 54 Roma
Ingresso 1 euro