N-1. L'artista sembra procede per sottrazioni orchestrando un lento processo di sparizione del soggetto. Creature che si fanno penultime, assorbite dalla nebbia o dal buio si stagliano in attesa della fine. In mostra: fotografie e una video-installazione. A cura di Anna Daneri.
a cura di Anna Daneri
"L'immagine è un soffio, un fiato, ma spirante, in via d'estinzione.
L'immagine è quel che si spegne, si consuma, è una caduta.
E' una pura intensità che si definisce come tale per la sua altezza, cioè
per il suo livello sopra lo zero, che descrive solo cadendo."
*Gilles Deleuze da* L'Esausto
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Nel progetto N-1, secondo appuntamento della Trilogia "L'intelligenza del
male", Andrea Galvani sembra procede per sottrazioni orchestrando un
lento processo di sparizione del soggetto.
Creature che si fanno penultime, assorbite dalla nebbia o dal buio, come i
dannati di Beckett, si stagliano in attesa della fine. Ma è un processo
aperto, una funzione matematica la cui iperbole equilatera precipita senza
toccare lo zero.
E' una pura intensità volta all'esaurimento che si divide cambiando ogni
volta natura.
Nella video installazione La triade di Bichat II, una famiglia di
oggetti, proiettati a parete in misura reale, subisce, in modalità e tempi
differenti, un improvviso processo di disgregazione, sublimando e
disperdendosi nello spazio. Nelle immagini fotografiche il paesaggio si
nutre del gradiente attraverso cui si dissolve.
Un gruppo di conigli liberati al centro di un ghiacciaio a 3400 m di
altitudine, collaborano alla messa in scena di una muta. Come una nuvola che
si disfa, un feed-back di luce sulle pupille dilatate degli animali sorpresi
nella notte, il limite non è all'infinito dei termini ma si trova ovunque,
rimbalza tra di essi sino a costituirli. La videoinstallazione
è stata sviluppata con la collaborazione tecnica di Paolo Berto Durante.
Opera da diversi anni una riflessione di natura concettuale sullo statuto
delle immagini. La sua ricerca prediligie il mezzo fotografico, ma si avvale
spesso anche di altri linguaggi soprattutto video, disegno e wall painting.
Il suo lavoro è entrato a far parte di importanti collezioni.
..........................english
In the project N-1, the second part of the trilogy "the intelligence of
evil", Andrea Galvani** seems to operate through subtraction, orchestrating
the slow disappearance of the subject.
Creatures which seem linger behind, absorbed by mist or by darkness, like
the damned in Beckett, they stand in shilouette, waiting for the end. But it
is a process which is open, a mathematical function whose equilateral curve
plunges downwards without reaching zero.
It is an intensity directed at exhaustion which divides and changes each
time.
In the video installation **«La triade di Bichat II»**, a series of objects
is projected life-size onto the wall. At different times and in different
ways, these objects are subject to a sudden process of disagregation, being
sublimated and losing themselves in the space. In the photographic images,
the landscape draws on gradients through which it dissolves.
A group of rabbits let loose in the middle of a 3,400m high glacier
collaborate in the staging of a change. Like a cloud which breaks apart, a
feed-back of light in the dilated pupils of the animals at night, the limit
is not found in terms of infinity, but is found anywhere, bouncing from one
to the other so much that it forms them.
Andrea Galvani ( Verona 1973 ) vive e lavora a Milano / *lives and works
in Milan*.
Over recent years he has undertake a conceptual reflection on the status of
images. His work tends to favour photography, but he also often uses other
languages, particularly video, drawing and wall painting. His work is held
in several important collections.
Opening 17 november 2007 at 6 pm
Galleria ArteRicambi
via Cesari, 10 - Verona
Ingresso libero