Golden War. Si tratta di un progetto espositivo che comprende sculture e installazioni, video e dipinti. La mostra offre una visione fortemente dialettica della guerra e interroga l'estetismo nel rapporto che questo intrattiene con la violenza. Axenoff non intende celebrare le virtu' estetiche della distruzione, ma piuttosto porre l'attenzione sull'aumento esponenziale delle situazioni di conflitto nella societa' contemporanea.
a cura di Olesya Turkina e Victor Mazin
Galleria Pack è lieta di presentare la prima mostra personale in Italia
dell¹artista russo Petr Axenoff.
Golden War, questo il titolo della mostra, è un progetto espositivo che
comprende sculture e installazioni, video e dipinti. Offre una visione
fortemente dialettica della guerra e interroga l¹estetismo nel rapporto che
questo intrattiene con la violenza.
Accolto da una scritta luminosa, composta da proiettili dorati che offrono
un benvenuto all¹esposizione, il visitatore si trova immediatamente immerso
in una serie di sculture che, pur sembrando composizioni geometriche
astratte, altro non sono che barriere anti-carro utilizzate nelle zone di
guerra per ostacolare il passaggio dei veicoli.
Entrambe le installazioni giocano sulla contrapposizione tra l¹alone dolce e
luminoso che emana da una materia quale l¹oro e l¹uso di elementi tratti dal
repertorio di guerra e violenza. L¹oro non serve in questo caso a nascondere
completamente la funzione dell¹oggetto, ma piuttosto a fare risaltare la sua
banalità e le sue proprietà sorprendentemente decorative.
Il richiamo romantico del materiale aureo e il riferimento a un'età
dell¹oro che può suscitare, sono rafforzati dagli accordi musicali che
provengono dalla video installazione presentata nella sala successiva. Anche
qui gli accenti epici e galvanizzanti della musica classica accompagnano la
visione agghiacciante di una bambina che evolve inconscia, immersa in un
universo di armi colorate.
Axenoff non intende celebrare le virtù estetiche della distruzione, né
sfruttare le immagini della guerra per una provocazione gratuita. L¹artista
cerca piuttosto di porre l¹attenzione sull¹aumento esponenziale delle
situazioni di conflitto nella società contemporanea, sottolineando come la
rappresentazione delle scene di guerra sia spesso strumentalizzata per
soddisfare i bisogni di spettacolarità della società tardo-capitalista.
La stessa riflessione compare in un modo leggermente diverso nei dipinti in
bianco e nero. Questi, rinviano ai fotogrammi dei vecchi film in bianco e
nero, in particolare ai grandi racconti romantici popolari con cui si
dilettava il pubblico degli anni Œ50 e ¹60. Il soggetto principale, un
guerriero vestito in modo orientale con la testa coperta da un turbante,
ricorda la figura romantica interpretata da Peter O¹Toole in Lawrence
d¹Arabia. I dipinti di Axenoff rinviano all¹Altro che ispira nello stesso
tempo timore e fascino per la sua diversità. L¹artista inserisce nei suoi
quadri differenti elementi contemporanei che non possono non rinviare a
situazioni a noi più drammaticamente familiari.
Il guerriero posa con un
Kalashnikov nella mano e una ragazzina seduta sulle sue ginocchia.
L¹innocenza, la bellezza fisica, la gioventù, sembrano minacciate dall¹arma
pronta ad entrare in azione.
Da fonte di sogni e romanticismo, l'Oriente si è trasformato in possibile
avversario, insondabile e minaccioso. L¹età dell'oro dell¹equilibrio
classico tra Occidente civilizzato e Oriente romantico si è definitivamente
sciolta in un era di paure e lotte sanguinose.
Petr Axenoff è nato nel 1976 a Mosca, dove vive e lavora. Il padre fotografo
e la madre pittrice d¹icone ortodosse segnano fortemente la formazione del
figlio Axenoff che compie i suoi studi in arte e teologia. Tra le mostre
personali ricordiamo: I Remember Your Beauty, Galleria OrelArt, Parigi
(2007); The Tragedy of Snow White, galleria RuArts, Mosca (2006). Axenoff ha
partecipato a numerose mostre collettive tra quali: Winter of the Soul
(Artisti russi contemporanei), Palazzo Ca' Mocenigo Gambara, Venezia (2007);
Media Image and the Subconscious, RuArts Art Foundation, Mosca (2007); Eyes,
Galleria Arterium, Mosca (2006); Italy. Dolce Vita, Galereya, Mosca (2006);
la Biennale di Fotografia di Mosca, 2006.
Inaugurazione: Martedì 20 Novembre, dalle 18 alle 21
Galleria Pack
Foro Buonaparte 60 - Milano
Orari: dal martedì al sabato dalle 13.00 alle 19.30
Ingresso libero