Le "stratificazioni successive" si ritrovano nei disegni a matita e a carboncino e nelle installazioni in cui la giovane artista ricrea ambientazioni scenografiche, set teatrali costruiti per permettere alle storie di accadere. Il suo percorso artistico propone una nuova indagine socio-architettonica che si snoda dalle periferie al centro, in cui gli spazi comuni diventano luogo antropologico di scambio.
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Testo critico di Michele Robecchi
La Galleria Riccardo Crespi è lieta di presentare Recouvrements successifs, la prima personale in Italia di
Stéphanie Nava.
Le “stratificazioni successive” a cui fa riferimento il titolo della mostra, si ritrovano nei disegni a matita e a
carboncino e nelle installazioni in cui la giovane artista marsigliese ricrea ambientazioni scenografiche, set
teatrali costruiti per permettere alle storie di accadere.
Stéphanie Nava, che ha trascorso alcuni anni della sua infanzia in una delle “case essenziali” di Le
Corbusier a Marsiglia, rielabora un concetto personale di architettura dove elementi scenografici si
frappongono ai dettagli urbani evidenti, ricreando una sorta di struttura scenica in cui l’essere umano agisce
ripetutamente nel tempo.
Attraverso sovrapposizioni estetiche che sintetizzano la ricchezza del microcosmo urbano, emerge un’idea
di comunità che trova nel contesto cittadino il suo ambiente naturale. Questi luoghi potrebbero essere
definiti, con le parole di Walter Benjamin, luoghi della vertigine, per la loro capacità di proiezione verticale
attraverso stratificazioni successive di tempi lontanissimi.
Il percorso artistico di Stéphanie Nava propone, attraverso la decodificazione strutturale dell’orizzonte
metropolitano, una nuova indagine socio-architettonica che si snoda dalle periferie al centro, in cui gli spazi
comuni diventano luogo antropologico di scambio.
Come emerge dall’etimologia dei titoli scelti per i lavori realizzati dall’artista, l’overlay, ossia la copertura, il
rivestimento, è l’elemento che è presente nelle foto così come nei disegni e negli oggetti che verranno
proposti nei tre spazi della Galleria Riccardo Crespi. Questa realtà laminata ritorna nelle sovrapposizioni che
possono essere spaziali, come in Entre nous - dove il sottosuolo è esposto, visibile allo spettatore - che
temporali, come in La Fabrication de la communauté - dove due figure sono disegnate una sopra l’altra,
sovrapposte come in un tempo compresso - oppure racchiudere entrambi i livelli di lettura, come accade in
Wall Drawing - una scultura dove un palazzo ne incorpora un altro, attuando una stratificazione legata alle
epoche e agli stili.
In occasione della mostra l’artista realizzerà un disegno site-specific nel cavedio della Galleria che, disposta
su tre livelli, si modula da spazio espositivo classico, a spazio domestico e abitativo, fino al mistero del
basement sotterraneo.
Stéphanie Nava è nata nel 1973 a Marsiglia (Francia), vive e lavora a Londra e Marsiglia.
Tra le sue mostre più recenti:
Désirs, entreprises, un panorama, Centre d’Art Passerelle, Brest; Champ Vert, La Maison Neyrand, Lyon;
Interstices, public space interventions, Marseille – Osaka; En concomitance, Le Dojo, Nice; L’élaboration des
pièces - Somme (toutes) IAC - FRAC Rhône-Alpes, Nantua; Repetitive Time, Konstmuseum, Göteborg;
Vivimos aquì, Installation in situ, Hangar, Barcelona; Home Sweet Home, CCC, Tours; Participate!, Chinese
European Art Center, Xiamen/ Basekamp, Philadelphia; Dibujos Hoy, CAC, Málaga.
Ufficio stampa
Silvia Macchetto
Silvia.macchetto@gmail.com + 39 338 3429581
Carola Serminato
Carola.serminato@tiscali.it + 39 349 1299250
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Recouvrements Successifs
The Galleria Riccardo Crespi is pleased to present Recouvrements successifs, Stéphanie Nava’s first solo
exhibition in Italy. The “successive overlays” referred in the exhibition title refers, can be found in the pencil and charcoal drawings and the installations in which the young artist from Marseilles organizes spatial situations, in the manner of set designs, constructed to allow narratives to happen.
Stéphanie Nava, who spent several years of her childhood in one of Le Corbusier’s ‘essential houses’ in
Marseilles, has developed an interest in architecture and the urban environment, which she uses as
combined elements, creating constructed visual spaces, structures in which the human being acts repeatedly
over time.
Through aesthetic superimpositions that encapsulate the richness of the urban microcosm, what emerges is
an idea of community that finds its natural environment in the context of the city. These locations could be
defined, to use the words of Walter Benjamin, as vertiginous places for their capacity of vertical projection
through successive layers of long-ago times.
The course of Stéphanie Nava’s artistic development proposes, through the structural decoding of the
metropolitan horizon, a new socio-architectural investigation that extends from the outskirts to the centre, in
which communal spaces become an anthropological place of exchange.
As is clear from the etymology of the titles chosen for the works created by the artist, ‘overlay’, a covering or
coating, is the active element present in the photographs, drawings and objects that will be displayed in the
three spaces of Galleria Riccardo Crespi. This laminated reality returns in the superimposition, which can be
spatial, as in Entre nous (where subsoil is exposed, left visible to the observer), and temporal, as in La
Fabrication de la communauté (where two figures are drawn one on top of the other, superimposed as if in a
time compression); or comprise both levels of interpretation, as happens in Wall Drawing, a photographic
object in which one building assimilates another, bringing about a stratification linked to periods and styles.
On the occasion of the exhibition the artist will create a site-specific drawing in the small atrium of the gallery
which, laid out on three levels, modulates from classic exhibition space to domestic and living space and
then to the mystery of the basement.
Stéphanie Nava was born in 1973 in Marseilles (France) and lives and works in London and Marseilles.
Recent exhibitions includes:
Désirs, entreprises, un panorama, Centre d’Art Passerelle, Brest; Champ Vert, La Maison Neyrand, Lyon;
Interstices, public space interventions, Marseilles – Osaka; En concomitance, Le Dojo, Nice; L’élaboration
des pièces - Somme (toutes) IAC - FRAC Rhône-Alpes, Nantua; Repetitive Time, Konstmuseum, Göteborg;
Vivimos aquì, installation in situ, Hangar, Barcelona; Home Sweet Home, CCC, Tours; Participate!, Chinese
European Art Center, Xiamen/ Basekamp, Philadelphia; Dibujos Hoy, CAC, Málaga.
Opening venerdì 23 novembre ore 18
Galleria Riccardo Crespi
via Mellerio, 1 Milano
Lun- sab 15.00 | 19.30. La mattina su appuntamento
Ingresso libero