Medistore
Catania
via Firenze, 184

Daniele Alonge
dal 23/11/2007 al 30/11/2007
ore 19
WEB
Segnalato da

Erbematte



approfondimenti

Daniele Alonge



 
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23/11/2007

Daniele Alonge

Medistore, Catania

Effetti collaterali. Primo evento a cura di Associazione Erbematte, un progetto che intende comunicare come l'arte possa trovare alloggio in ogni luogo. La scelta e' caduta su una sorta di para-farmacia. L'unica opera esposta e' un'insegna neon che riproduce la parola "artecontemporanea".


comunicato stampa

Primo evento organizzato e curato da erbematte, associazione nata a Catania con l'intento di proporre alla città in cui opera, iniziative legate al mondo dell'arte contemporanea. Nel particolare, erbematte ha scelto di intervenire in contesti estranei ai luoghi tradizionalmente deputati all'arte, prediligendo azioni urbane ed operazioni site specific in luoghi tipici del quotidiano.

Effetti collaterali è un'azione che vuole comunicare come l'arte contemporanea possa trovare alloggio in ogni luogo, come essa possa generare, in un contesto spazio-temporale estraniante, inaspettate relazioni sensoriali, interconnessioni tra la percezione di ciò che, in un determinato luogo, si presenta davanti ai nostri occhi e la memoria di ciò che poco tempo prima occupava lo stesso spazio fisico.

Questo intervento, non a caso, si tiene a Catania, in via Firenze 184, sede, fino a poco tempo fa, della nota galleria "Artecontemporanea" diretta da Rosa Anna Musumeci, che traslocando ha lasciato spazio ad una sorta di parafarmacia, sanitaria-ortopedia, l'azienda Medistore di Robertò Agrò (specializzata nella fornitura di apparecchi per la medicina, la scienza e l'industria), che ha accolto la nostra proposta con grande entusiasmo.

Contestualmente, e con spirito ironico, effetti collaterali vuole indurre il fruitore a riflettere su uno dei punti cruciali del dibattito che, ormai da un secolo circa, anima critici, storici dell'arte, collezionisti e semplici fruitori, e che vede protagonista il tema dell'identificazione dell'arte. A partire dalle esperienze d'avanguardia, il dibattito artistico si è arricchito, infatti, di nuovi ed intriganti motivi e, ancor prima di discutere della qualità di un'opera, ci si preoccupava di stabilire se un oggetto dovesse considerarsi, o meno, un'opera d'arte. Nonostante il XX secolo abbia visto nascere e svilupparsi vertiginosamente un panorama infinito di sperimentazioni, ancora oggi, considerato il carattere estremistico di tante opere e manifestazioni artistiche, ci si chiede quale debba essere il discrimine tra arte e "non arte".

Infine, effetti collaterali vuole creare un sottile rimando alla tendenza artistica sviluppatasi a partire dai primi anni '90 del novecento, definita come la "seconda generazione del postmoderno" (Paparoni), caratterizzata da una particolare attenzione per le tematiche della malattia e della morte, filtrate attraverso l'illusione dell'immortalità assicurata dai progressi delle tecnologie mediche e scientifiche. Tendenza che incarna i tormenti esistenziali dell'uomo contemporaneo e che vede in Damien Hirst il capofila indiscusso. La scelta della location, in questo senso, non è casuale. Molti degli strumenti e prodotti in vendita all'interno del Medistore, infatti, sono diventati oggetto di diverse opere d'arte prodotte negli ultimi decenni (Lost love, del 2000 e le famosissime "pillole" di Hirst sono esemplari in questo contesto).

L'artista invitato da erbematte per la realizzazione di effetti collaterali è Daniele Alonge (Catania, 1977), che per l'evento ha concepito un lavoro di matrice squisitamente concettuale. Prendendo spunto dal fatto che la location scelta per l'evento ha ospitato, per un lungo periodo, una galleria d'arte contemporanea, l'artista ha voluto creare un rimando intellettivo a quella attività; il mezzo utilizzato è quello esplicito ed inequivocabile della parola scritta; il lessico è essenziale, il linguaggio è puro; l'intento è provocatorio. L'unica opera in mostra, è un'insegna neon che riproduce la parola "artecontemporanea", collocata all'interno di una delle vetrine del Medistore,

Se da una parte l'opera vuole essere l'insegna che la galleria non ha mai avuto, dall'altra, essa intende trasformare il Medistore in una sorta di galleria d'arte immaginaria, in cui vengono esposti alcuni prodotti dell'evoluzione di una società che, sempre più, genera bisogni, crea illusioni, inventa (insieme) problemi e relative soluzioni.

Apparecchiature per la diagnostica, strumenti per la chirurgia generale, per la cardiologia, prodotti per la medicina estetica, per l'igiene personale e per la diabetologia, farmaci da banco, ecc., adottati come nuovi miti della nostra società. Una società che può produrre effetti collaterali, come un farmaco assunto in dosi eccessive. Il titolo dell'intervento, infine, vuole riferirsi al senso di straniamento, perplessità che si vuole generare nel fruitore

Inaugurazione 24 novembre ore 19

Medistore
Via Firenze 184, Catania
Ingresso libero

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