Effetti collaterali. Primo evento a cura di Associazione Erbematte, un progetto che intende comunicare come l'arte possa trovare alloggio in ogni luogo. La scelta e' caduta su una sorta di para-farmacia. L'unica opera esposta e' un'insegna neon che riproduce la parola "artecontemporanea".
Primo evento organizzato e curato da erbematte,
associazione nata a Catania con l'intento di proporre alla città in cui
opera, iniziative legate al mondo dell'arte contemporanea. Nel particolare,
erbematte ha scelto di intervenire in contesti estranei ai luoghi
tradizionalmente deputati all'arte, prediligendo azioni urbane ed operazioni
site specific in luoghi tipici del quotidiano.
Effetti collaterali è un'azione che vuole comunicare come l'arte
contemporanea possa trovare alloggio in ogni luogo, come essa possa
generare, in un contesto spazio-temporale estraniante, inaspettate relazioni
sensoriali, interconnessioni tra la percezione di ciò che, in un determinato
luogo, si presenta davanti ai nostri occhi e la memoria di ciò che poco
tempo prima occupava lo stesso spazio fisico.
Questo intervento, non a caso,
si tiene a Catania, in via Firenze 184, sede, fino a poco tempo fa, della
nota galleria "Artecontemporanea" diretta da Rosa Anna Musumeci, che
traslocando ha lasciato spazio ad una sorta di parafarmacia,
sanitaria-ortopedia, l'azienda Medistore di Robertò Agrò (specializzata
nella fornitura di apparecchi per la medicina, la scienza e l'industria),
che ha accolto la nostra proposta con grande entusiasmo.
Contestualmente, e con spirito ironico, effetti collaterali vuole indurre il
fruitore a riflettere su uno dei punti cruciali del dibattito che, ormai da
un secolo circa, anima critici, storici dell'arte, collezionisti e semplici
fruitori, e che vede protagonista il tema dell'identificazione dell'arte. A
partire dalle esperienze d'avanguardia, il dibattito artistico si è
arricchito, infatti, di nuovi ed intriganti motivi e, ancor prima di
discutere della qualità di un'opera, ci si preoccupava di stabilire se un
oggetto dovesse considerarsi, o meno, un'opera d'arte. Nonostante il XX
secolo abbia visto nascere e svilupparsi vertiginosamente un panorama
infinito di sperimentazioni, ancora oggi, considerato il carattere
estremistico di tante opere e manifestazioni artistiche, ci si chiede quale
debba essere il discrimine tra arte e "non arte".
Infine, effetti
collaterali vuole creare un sottile rimando alla tendenza artistica
sviluppatasi a partire dai primi anni '90 del novecento, definita come la
"seconda generazione del postmoderno" (Paparoni), caratterizzata da una
particolare attenzione per le tematiche della malattia e della morte,
filtrate attraverso l'illusione dell'immortalità assicurata dai progressi
delle tecnologie mediche e scientifiche. Tendenza che incarna i tormenti
esistenziali dell'uomo contemporaneo e che vede in Damien Hirst il capofila
indiscusso. La scelta della location, in questo senso, non è casuale. Molti
degli strumenti e prodotti in vendita all'interno del Medistore, infatti,
sono diventati oggetto di diverse opere d'arte prodotte negli ultimi decenni
(Lost love, del 2000 e le famosissime "pillole" di Hirst sono esemplari in
questo contesto).
L'artista invitato da erbematte per la realizzazione di effetti collaterali
è Daniele Alonge (Catania, 1977), che per l'evento ha concepito un lavoro di
matrice squisitamente concettuale. Prendendo spunto dal fatto che la
location scelta per l'evento ha ospitato, per un lungo periodo, una galleria
d'arte contemporanea, l'artista ha voluto creare un rimando intellettivo a
quella attività; il mezzo utilizzato è quello esplicito ed inequivocabile
della parola scritta; il lessico è essenziale, il linguaggio è puro;
l'intento è provocatorio. L'unica opera in mostra, è un'insegna neon che
riproduce la parola "artecontemporanea", collocata all'interno di una delle
vetrine del Medistore,
Se da una parte l'opera vuole essere l'insegna che la
galleria non ha mai avuto, dall'altra, essa intende trasformare il Medistore
in una sorta di galleria d'arte immaginaria, in cui vengono esposti alcuni
prodotti dell'evoluzione di una società che, sempre più, genera bisogni,
crea illusioni, inventa (insieme) problemi e relative soluzioni.
Apparecchiature per la diagnostica, strumenti per la chirurgia generale, per
la cardiologia, prodotti per la medicina estetica, per l'igiene personale e
per la diabetologia, farmaci da banco, ecc., adottati come nuovi miti della
nostra società. Una società che può produrre effetti collaterali, come un
farmaco assunto in dosi eccessive. Il titolo dell'intervento, infine, vuole
riferirsi al senso di straniamento, perplessità che si vuole generare nel
fruitore
Inaugurazione 24 novembre ore 19
Medistore
Via Firenze 184, Catania
Ingresso libero