Accademia Tadini
Lovere (BG)
via Tadini, 40 (Lungolago)
035 962780
WEB
Mario Giudici
dal 30/11/2007 al 26/1/2008
martedi' - sabato 16-19, domenica e festivi 10-12 e 16-19, chiuso lunedi' e giorni 8, 25 e 31/12

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Accademia Tadini




 
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30/11/2007

Mario Giudici

Accademia Tadini, Lovere (BG)

Tracce. Esposte 40 opere di grande formato in cui l'artista alterna stesure levigate a densi grumi di tempera, graffi e colpi inferti alla tela e impiegando cortecce, catrame, carta, tela e persino briciole di pane. La mostra ripercorre i temi piu' significativi affrontati da Giudici: dai ricordi di viaggio, ai paesaggi ai fatti di cronaca internazionali.


comunicato stampa

a cura di Marco Albertario

Si aprirà il 1 dicembre alle 18, con inaugurazione ufficiale all’Atelier dell’Accademia Tadini di Lovere, la mostra personale di Mario Giudici, artista bergamasco, che vive e lavora in Valcavallina, in arrivo a Lovere dopo le ultime esposizioni a New York, Berlino, Venezia e Pechino. Di formazione autodidatta e di professione fornaio (“fornaio che impasta il pane e i colori, il cibo per il corpo e per l’anima”), Mario Giudici è una personalità non accademica, libera dai vincoli, che sperimenta soluzioni originali e interessanti che danno esito a un’opera di alta qualità.

Voluta e curata dal conservatore dell’Accademia, Marco Albertario, la mostra rivela lo straordinario carisma dell’artista, che come evidenzia il curatore giunge a “un linguaggio difficile e personale, che a un primo superficiale sguardo sembra arrestarsi sulle soglie dell’astrazione. (…) che difficilmente di lascia inquadrare nelle categorie di “pittura” e “dipinto”, tanto che occorre prendere a prestito termini che afferiscono al campo della scrittura.” Come racconta Giudici: “quando i tratti neri sulla carta s’infittiscono, gli occhielli si fanno più acuti, le lettere più inclinate, quando insomma le parole finiscono con l’assomigliare al tracciato di un sismografo, allora è il momento di dipingere.”

Attraverso quaranta tele di grande formato, esposte nelle tre sale dell’Atelier, la mostra ripercorre i temi più significativi affrontati da Giudici: dai ricordi di viaggio e dai paesaggi lacustri (gli scorci del lago d’Iseo e del lago d’Endine) e quelli nordici (i fiordi norvegesi) alle tele dedicate all’11 settembre, a Nassirya e Kabul, per arrivare ai dubbi, le angosce e le paure dell’esistenza nelle opere ispirate alla spiritualità, come la serie di studi sulla Crocifissione e la danza macabra. “Giudici assume il compito di farsi testimone del proprio tempo” - spiega Albertario - “ma anche dove c’è un’apparente assenza, l’uomo resta al centro della sua riflessione.”

L’originalità dell’esecuzione, che alterna stesure levigate alternate a densi grumi di tempera, graffi e colpi inferti alla tela e l’istintiva tensione verso la materia (con l’impiego di cortecce, catrame, carta, tela e persino briciole di pane) testimoniano la libertà e la di una ricerca creativa in continua metamorfosi e la forza della carica comunicativa di questo artista.

Con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Comunità Montana Alto Sebino, Comunità Montana Val Cavallina, Comune di Lovere, Comune di Endine.

La mostra sarà presentata il 1 dicembre alle 18.00 da Mario Suardi, direttore del Museo della Valcavallina di Casazza.
Durante l’inaugurazione sarà presente l’artista.

Accademia Tadini - Pinacotrca
Via Tadini 40 (24065) Lovere (BG)
Martedì - Sabato: ore 16 - 19. Domenica e Festivi: 10 – 12 e 16 - 19. Chiuso il lunedì e i giorni 8, 25 e 31/12

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