Ex deposito S. Erasmo
Palermo
via Messina Marine
091 7407638

Resurrectio
dal 8/12/2007 al 5/1/2008
mar-mer-gio 10-18, ven-sab-dom 10-23, lunedi' chiuso
091 7308489

Segnalato da

Helga Marsala




 
calendario eventi  :: 




8/12/2007

Resurrectio

Ex deposito S. Erasmo, Palermo

Installazione video-sonora realizzata da Enzo Venezia, con musiche di Marco Betta. Un paesaggio di corpi, luoghi e utopie della citta' visti nel momento della loro frantumazione e dissoluzione.


comunicato stampa

musiche di Marco Betta

Si riconferma nel suo ruolo strategico di Stazione d’Arte l’Ex Deposito delle Locomotive Sant’Erasmo.
Dopo l’esperienza di Incerto Cinema, raffinato programma d’essai diretto da Umberto Cantone, proseguono gli appuntamenti pensati e voluti per questo spazio da Terzo Millennio di Andrea Peria.
Resurrectio è una installazione concepita come un dispositivo in cui accogliere contributi, idee, pensieri, avvenimenti nell’evento, procedendo nel segno della contaminazione.
Una complessa video-architettura ideata da Enzo Venezia prende vita in un alveo tematico e visionario definito. Un paesaggio di rovine e frammenti, un insieme di iconografie e di memorie della città di Palermo. Una installazione che lavora sui tempi della visione e dell’ascolto, con il contributo delle musiche originali di Marco Betta.
Un evento, dunque, che segna un inizio (incerto, anche questo) orientato alla resistenza e guidato da una progettualità impegnata a celebrare il potere dell’immagine, della parola scritta e della musica.
Per un mese intero il grande loft industriale del Sant’Erasmo sarà animato da un’installazione che diventa, in senso lato, il simbolo di un cambiamento, di una rinascita, di un lavoro quotidiano orientato alla valorizzazione culturale di un luogo e di un territorio.

IL PROGETTO

L’installazione

Il dispositivo scenico progettato dall’architetto Enzo Venezia si articola attraverso diciotto schermi piazzati a terra (ciascuno alto trenta centimetri e grande tre metri per quattro), su cui scorrono altrettanti video di animazioni digitali sul tema della dissoluzione e della rinascita, a partire dall’elaborazione di materiali artistici e culturali che riguardano l’iconografia della città di Paleremo.
L’installazione ricrea una sorta di parco archeologico, area disseminata di rovine elettroniche, paesaggio della memoria e dell’immaginazione in cui si racconta una storia di deflagrazioni in loop.

Alcuni simboli della tradizione culturale palermitana (dalla statua del Genio al celebre dipinto Il trionfo della Morte, da Santa Rosalia al Monte Pellegrino, dal busto marmoreo di Eleonora d’Aragona al carretto siciliano) emergono dal fondo oscuro della memoria collettiva, frantumandosi in seguito a una violenta esplosione. Costellazioni di schegge impazzite invadono il dedalo di schermi percorso da una corrente inquieta. La visione della fine precede la certezza della rinascita, essendone condizione e presupposto. Metamorfosi, trasformazione, ricostruzione seguono alla devastazione identitaria che stritola luoghi e culture.

Sui blocchi solidi disseminati tra le proiezioni sono impresse citazioni di filosofi e letterati legate al tema dell’apocalisse e della resurrezione.
Si compone così, in una visione dall’alto agevolata da un camminamento sospeso, una città fatta di piani e di volumi, di macerie letterarie e iconografiche, di immagini elettroniche spalmate al suolo e di parole rapprese in forme tridimensionali.

La natura scenografica e duttile di questa installazione ne fa un organismo accogliente, polimorfo, capace di funzionare in relazione a più elementi (sonorità, scrittura, immagini, performance), diventando grembo, incubatore, piattaforma generativa.

La scrittura

I frammenti di scrittura, legati al tema dell’apocalisse e della resurrezione, sono trasformati in eloquenti oggetti solidi, parole scultoree con cui calare, in uno spazio-tempo scenografico, il pensiero di grandi intellettuali, destrutturato in forma di cut-up.
Tra gli autori di queste citazioni: lo scrittore Antonio Pizzuto; i filosofi Andrea Emo, Maria Zambrano, Carlo Michelstaeder, Sergio Quinzio; il poeta Lucio Piccolo. Sono anche presenti frammenti di S. Agostino, accanto a brani delle Sacre Scritture e un’iscrizione di Basilio de Alustra.

L’opera sonora

Marco Betta, stimato autore di opere liriche, di musica sinfonica e da camera, oltre che di composizioni per il teatro ed il cinema, ha realizzato per Resurrectio un emozionante viaggio sonoro concepito come un percorso parallelo all’immagine in movimento.
Dodici tracce separate si articolano secondo una complessa partitura: a volte risuonando isolati, altre sovrapponendosi, i brani galleggiano nel silenzio del grande spazio espositivo riempiendone il volume con straordinaria forza. Anche qui l’estetica del frammento orienta la composizione, in una sorta di mosaico musicale che avvolge i video come un tessuto epidermico vibratile.

Nutrendosi degli spunti tematici suggeriti dal progetto Resurrectio, Betta realizza un’opera che funziona come un’apertura parallela, un’altra via possibile della visione, dimensione uditiva dell’immagine e della luce: come avviene per la musica classica con la letteratura, anche qui l’itinerario sonoro si fa scrittura di una scrittura, reinvenzione musicale dell’immagine. Non riproduzione o commento, ma “opera” in senso stretto.

Il materiale utilizzato è composito e include rumori meccanici o naturali (gocce d’acqua, onde, pietre, vento…), suoni elettronici e acustici, tra cui musiche eseguite da pianoforte, percussioni, archi. Il confine tra i diversi frammenti è incerto, sottile, mobile. Ne deriva un amalgama fluido capace di circondare lo spettatore trasportandolo attraverso un’esperienza visivo-uditiva particolarmente intensa.

Il catalogo
In occasione dell’evento sarà pubblicato un catalogo che illustrerà il progetto attraverso disegni e fotografie. La pubblicazione ospiterà inoltre i contributi critici di Roberto Alajmo, Michele Cometa, Eva Di Stefano e Giuseppe Pellitteri.

Le Histoire(s) de Cinema

Michele Cometa, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione all’Università di Palermo, nonché ordinario di Letterature Comparate e direttore del dipartimento di Arti e comunicazioni, ha ideato un evento di ispirazione cinematografica costruito intorno a Jean Luc Godard. Un evento che prenderà corpo durante la mostra, all’interno del dispositivo Resurrectio.

Al centro del progetto c’è il video in otto capitoli dal titolo Le Histoire(s) du cinéma, apparso tra il 1988 e il 1996, unica produzione in digitale del grande cineasta francese. Si tratta di un esperimento condotto nell’arco di dieci anni e incentrato sulla questione della memoria del cinema. Secondo Godard l’unico strumento per raccontare il cinema sono le immagini stesse, attraverso cui raccogliere e veicolare estratti visivi, citazioni, appunti, spezzoni, contributi musicali, titoli, didascalie. Ne viene fuori una partitura visiva fatta di indizi eterogenei, accompagnati dalla voce del regista.

Nel periodo successivo all’inaugurazione la grande scenografia di schermi si trasformerà, per alcuni giorni, in un contenitore plastico, una macchina-supporto in cui articolare questo prezioso materiale cinematografico concepito in forma di tranche e reperti, e quindi perfettamente integrabile con la struttura dell’installazione.
La regia di Cometa, in linea con la poetica del frammento che fonda Incerto cinema e Resurrectio, adatterà e modulerà i video in base alla scenografia, reinventando una modalità di rap-presentazione della celebre opera godardiana.

LO SPAZIO

Sant’Erasmo Stazione d’Arte. Una vocazione culturale

E’ quasi un destino quello del Deposito Sant’Erasmo, o meglio una vocazione: nello splendido spazio di archeologia industriale - unico, imponente contenitore immaginativo - si declina in forme diverse la magia dell’immagine in movimento, anima sotterranea di questa ex stazione ferroviaria candidata a diventare un nucleo di eccellenze creative e culturali.
L’immagine in movimento è quella del cinema, senz’altro, ma anche quella del video in quanto straordinaria forma d’arte generata in seno alla contemporaneità. Ma non si tratta unicamente di schermi o di visioni frontali. Il fattore “spazio” qui è centrale, materia creativa costante: le immagini non prescindono da una dimensione teatrale, installativa, corporea. La visione, come pure il teatro o la scrittura, non possono che diventare occasioni scenografiche, possibilità di esplorazione e ri-costruzione di un ambiente, ridefinendo ogni volta, attraverso l’arte, la pratica del suo attraversamento.

L’ex Deposito delle locomotive di Sant’Erasmo. Storia e architettura

La nascita dell’ex Deposito delle locomotive risale alla fine dell’800 ed è legata alla costruzione della linea ferroviaria a scartamento ridotto Palermo-Corleone, il cui tratto Palermo-Villafrati venne attivato nel giugno del 1886, pochi giorni dopo l’inaugurazione della Stazione centrale. Secondo gli esperti, è probabile che il grande padiglione abbia avuto, in alcuni periodi, una doppia destinazione: scalo merci e stazione passeggeri, oltre che deposito delle locomotive. Pare, inoltre, che la stazione di Sant’Erasmo comprendesse anche altre costruzioni, poi andate distrutte: un fabbricato viaggiatori, un magazzino merci e un piano caricatore al coperto, tutti ubicati sulla sponda opposta del fiume Oreto.
L’ex Deposito si compone dell’elegante padiglione principale, che si estende per 48 metri in lunghezza e 30 in larghezza, e di un piccolo edificio di servizio annesso al primo.
La struttura interna del corpo centrale, che porta i segni di varie trasformazioni subite nel tempo, si distingue per un particolare sistema di pilastri e capitelli. L’ambiente interno è sovrastato da un’originale trama di capriate in acciaio, con una copertura a falde incrinate. Caratteristiche anche le colonne in ghisa, tutte riallineate e rimesse a nuovo, e la pavimentazione dell’area esterna antistante, in lastroni di marmo Billiemi.

Produzione: Andrea Peria

Organizzazione: Terzo Millennio srl -, Palermo - tel. 091 7308489 – info@terzomillennio.info

ufficio stampa: Helga Marsala - 339 7286058 – helgamarsala@gmail.com

Inaugurazione Domenica 9 dicembre 2007, ore 18.00

Ex Deposito Locomotive Sant’Erasmo
Via Messina Marine Palermo
orari: mar-mer-gio h. 10-18; ven-sab-dom h. 10-23; lunedì chiuso
ingresso: € 5,00

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