Si inaugura a Torino negli spazi di Forma Libera la prima mostra personale in Italia del fotografo africano Philip Kwame APAGYA. Ghanese, figlio di un fotografo, è una personalità di spicco nel panorama artistico africano degli anni Novanta quando, terminato il periodo d'oro del bianco e nero, la fotografia di studio conosce una nuova fase fatta di colore e luce. Come conseguenza di un raggiungimento della propria indipendenza avvenuta nel 1957, precoce rispetto agli altri paesi africani, il Ghana accoglie rapidamente i segni del progresso. Il gusto del pubblico inizia a cambiare e a desiderare immagini personali, che vadano oltre la fotografia identificativa, l'unico ritratto popolare. Si apre la strada per una crescita del valore della ritrattistica, come possibilità di catturare un momento speciale della propria vita. La gente si reca in studio dai fotografi seguendo i motivi più disparati, ma mantenendo l'intento di possedere una "fun picture". Nuovi modelli di auto-rappresentazione diventano parte integrante di una nuova identità sociale. All'interno di questi mutamenti, si innesta il lavoro di Philip Apagya, che come scrive Tobias Wendl nel bellissimo libro, sulla storia della fotografia del continente africano, edito da La Revue Noire, "nella Room Divided l'individuo posa di fronte ad uno sfondo dipinto, che raffigura tutto ciò che la gente comune sogna di possedere: un televisione, un videoregistratore, della porcellana, un frigorifero pieno di cibo. (..) Lo sfondo dipinto è un'eredità della fotografia Europea, e costituisce una fase intermedia tra i ritratti dipinti e i ritratti fotografici. " Sugli sfondi dipinti e utilizzati nei ritratti da Apagya, che sono allo stesso tempo surrealisti e iperralistici, e creano un sistema di sorpresa e di rottura con la realtà , sono rappresentati con humor e modernità i desideri comuni di un'Africa nuova.
Philip K. APAGYA - Note biografiche
Nasce a Sekondi in Ghana nel 1958. Dopo un apprendistato nello studio fotografico del padre, per anni lavora come fotografo ambulante in Costa d'Avorio, dopo essersi diplomato in fotogiornalismo al Ghana Institute of Journalism in Accra. Inizia a lavorare per conto proprio nel 1982, aprendo lo studio "PK's Normal Photo Studio", che porta le iniziali del suo nome, a Shama.
Espone in tutto il mondo con numerose partecipazioni tra di collettive e personali tra le quali vi sono: 1997, The Face of Africa - Hamburg; 1998, Snap me one! Studio Photographer in Africa - City Museum, Monaco; 1999, Africa by Africa - Maison Européenne de la Photographie - Paris, Barbican Art Gallery - Londra, South African Nation Gallery - Cape Town, Smithsonian Institution - Washington.
CURATORE: TOBIAS WENDL
OPERE ESPOSTE: 12 Fotografie a colori di grande formato
INAUGURAZIONE: 3 febbraio 2000 ore 18.30
SEDE: FORMA LIBERA-Via Carlo Alberto, 59 -10123 TORINO
ORARIO: Lunedì/ Venerdì 10,00-13,00 - 14,00-19,00 - Sabato su appuntamento
UFFICIO STAMPA: Monika Szemberg tel. 011- 8127966 fax 011-8127893