Casa Internazionale delle Donne La Magnolia
Roma
via della Lungara, 19
06 68401720 FAX 06 68401726

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Irene Iorno
dal 19/12/2007 al 8/1/2008
06 684017
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Irene Iorno



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19/12/2007

Irene Iorno

Casa Internazionale delle Donne La Magnolia, Roma

Personale. In mostra fotografie su metallo e su canapa della giovane artista romana. I pochi elementi e colori non limitano ma dilatano il discorso artistico e interagiscono con un'installazione tridimensionale posta al centro della sala.


comunicato stampa

Dal 20 dicembre 2007 al 9 gennaio 2008, nella Galleria “La Magnolia” della Casa internazionale delle donne, personale di Irene Iorno, giovane artista romana il cui lavoro artistico d’avanguardia diverge dall’estetica postmoderna per indirizzarsi verso i campi, d’incerta quanto nuova definizione, dell’arte contemporanea. Un generico ma inclusivo aggettivo che dichiara l’assenza di una scuola artistica dominante o distinta riconosciuta da chi si occupa dell’arte, della sua storia e della sua critica, ma che si caratterizza per sempre nuove spinte propulsive.

Irene Iorno ha maturato elementi chiave della ricerca in settori interdipendenti, sperimentandosi con originalità nei campi artistici che più risentono dei profondi cambiamenti socio-culturali e tecnici nell’era della globalizzazione: videoarte, pittura, fotografia, scultura, arte digitale, disegno, installazioni. L’artista ha colto le potenzialità di scambio e d’approfondimento e di risorse presenti, ovunque, nel mondo dell'arte, e partecipa della conseguente caduta di distinzioni e barriere. Vivace e assorta, esprime la multidisciplinarietà dell’arte contemporanea ma evita che diventi solo una ragion d’essere. L’allontanamento dal modernismo non le fa perdere l’insegnamento delle generazioni artistiche degli anni Novanta del Novecento che hanno aggiunto un “post” a diverse tendenze (arte concettuale, performance art, arte femminista, pop art, graffiti); da esse l’artista riprende l’esplorazione del colore e la predilezione di fotografie su metallo o canapa, come quelle in esposizione.

In esse, l’interazione è raccontata nella sua essenza: i pochi elementi e colori, non limitano ma dilatano il discorso artistico e a loro volta interagiscono con l’unica installazione della sala. Le “installazioni” – opere tridimensionali non mobili, comprendenti vari media e varie forme espressive – producono sensazioni in chi osserva e talvolta puntano al mero assemblaggio come discorso artistico in sé. L’installazione creata da Irene Iorno supera l’assemblaggio in virtù della sua spinta poetica, della sintesi tra scultura, fotografia e architettura caduca, realizzata con materiali semplici, primari. Il contrasto tra la delicatezza dell’impianto e la gravità del materiale usato, consegna l’artista a se stessa, alla sua esplorazione di un limite che si sposta sempre più lontano.

In nulla le installazioni dell’artista cedono a una delle tecniche più rilevanti di quest’arte, l’infinita ripetizione di un dato elemento di forma semplice, talvolta del corpo umano, mentre l’evidenziano come minimalista. Il termine Minimal Art (coniato dal filosofo dell'arte inglese Richard Wollheim) è molto contestato da artisti/e che si sperimentano nell’essenzialità, ma molto usato dai mass media per la resa linguistica. Della Minimal Art Irene Iorno ha il lessico formale essenziale, l’opera formulata in pochi elementi, l’uso di materiali primari o derivati dalla produzione industriale, il grande rigore esecutivo, il cromatismo limitato, ma la mostra attuale che, dal pavimento, dalle pareti, attraverso media interagenti, fanno occupare all’opera – fotografie e “allestimento” – lo spazio, dimostra un dinamismo artistico teso a giocare nel contrasto, a ricercare la tensione a trovare sempre orizzonti nuovi come quelli, illimitati, da cui provengono, nelle fotografie, le onde che sbattono sul molo, la bitta azzurra che sta per essere attorcigliata dalle corde e dalle catene d’ormeggio, il pontile “ancorato” al suo bidone e che si prolunga nel mare di ferri sul pavimento che porta al pensiero, all’allestimento di “nave”.

Inaugurazione Giovedì 20 dicembre Ore 19

La Magnolia
Via della Lungara, 9 - Roma

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