In mostra 18 opere tra tele e disegni. Una produzione in continua trasformazione mossa da una tensione verso un simbolismo talvolta intangibile, talvolta invece svelato.
testo di Viviana Greco
Lo Studio Fissatigre ospita la mostra personale di Simone Mattiolo, giovane artista milanese, di 18 opere tra tele e disegni.
E' difficile segnare il punto di partenza della ricerca di Simone Mattiolo, la sua è una produzione in continua trasformazione mossa da una tensione verso un simbolismo talvolta intangibile, talvolta invece svelato e senza trucchi. Attraverso l'uso di differenti tecniche pittoriche e supporti vanno a mescolarsi insieme lo sfondo e il palcoscenico della narrazione, mentre i volti e i contorni dei soggetti quasi sempre sono sagome non connotate o ritratti che rimandano a icone del passato o di mondi lontani, sguardi che evocano senza farsi identificare.
Sembra essere in questa volontà di una rappresentazione evocativa e non contestualizzabile all'interno di uno schema spazio-temporale che si fissano le emozioni, i sogni e le paure, all'interno di un mondo irreale, ma nascosto e presente tanto nell'inconscio quanto nella realtà oggettiva.
La professione di psicologo segue in parallelo l'evoluzione artistica di Simone Mattiolo, egli stesso si definisce ''paziente dei suoi quadri'', creando quindi un canale di comunicazione che scorre attraverso l'espressione immediata e materica dell'opera. Un'espressione mediata dallo sguardo di chi conosce i meccanismi e gli imbrogli della mente e nonostante ciò si perde poi all'interno di percorsi senza finzione o sovrastrutture.
Questa lotta tra razionalità e analisi della realtà interiore contro la necessità di liberare emozioni e istinto, senza curarsi della destinazione o della causa, si fonde, con un equilibrio sorprendente, nelle tinte piatte e forti, negli sfondi graffiati e spessi, nella nitidezza dei contorni, senza mai risolversi e chiudersi definitivamente.
Studio Fissatigre
Via dei Pellegrini, 3 - Milano
Ingresso libero