In mostra gli scatti frutto di una ricerca fotografica, durata 12 anni, sulla simbologia religiosa cristiana in ambienti urbani ed extra-urbani iniziata nel 1992 nel Maine in USA e poi sviluppatasi in diverse nazioni tra le quali Spagna, Francia e Scozia per terminare nel 2004 in Italia.
Un progetto di lettura dei luoghi, non solamente fisici, dello spirito. Dei loro simboli e degli atteggiamenti di chi li frequenta alla ricerca di una sua intimità o di un contatto con lo spirito di un Dio in cui credere.
Una ricerca fotografica, durata 12 anni, sulla simbologia religiosa cristiana in ambienti urbani ed extra-urbani iniziata nel 1992 nel Maine in USA e poi sviluppatasi in diverse nazioni tra le quali Spagna, Francia e Scozia per terminare nel 2004 in Italia. “Raccogliersi di fronte a qualcosa che da sempre è considerata un mistero ha ancora senso rispetto al convulso ritmo del tempo moderno? Pregare il proprio Dio, credere in un rapporto mistico, pensare oltre una ragione oggettiva è, forse, una via ideale di fuga dai malesseri quotidiani.
I luoghi dello spirito vivono di una luce propria a cui si può credere o meno, che si può vedere o meno. È raro riuscire a sfuggire ad un intimo confronto con i propri pensieri nel momento in cui si visita un qualsiasi tempio dove il sacro vive dei suoi riti. Ma la spiritualità non è soltanto legata ai luoghi fisici del sacro: vive ovunque vi sia una evocazione, un desiderio di preghiera qualsiasi, un ricordo visivo, un simbolo. Immagini come interpretazioni suggestive o frutto di una suggestione, libere interpretazioni o forse ispirazioni guidate da forze indefinibili?
Certo un lavoro di insieme legato, anche ossessivamente, a certe icone ricorrenti. Simboli onnipresenti di una religione con cui io sono cresciuto e ho avuto conflitti ma che tuttavia, specialmente nei viaggi che mi portano in paesi molto diversi dal mio, mi permettono di mantenere un rapporto vivo con le mie origini ricordandomi da dove vengo o, più semplicemente, permettendomi di dialogare con chi amo o ho amato.
È il buio, talvolta, il luogo dello spirito attraverso cui la fotografia arriva alla luce per osservarla.
Io ho guardato, e continuerò a guardare, nella quieta penombra dei luoghi dove ogni giorno si consuma ciò che non è magia - o forse non lo è soltanto - bensì ricerca, bisogno, piacere di vivere un contatto con qualcosa di inconfutabile ma, sicuramente, più certo delle insicurezze moderne…”
(Estratto dal testo Aula Dei di Mauro Fiorese, Aprile 2000)
“Mauro Fiorese potrebbe essere chiamato "il mistico inaspettato".
Pochi fotografi capiscono che i grandi drammi spirituali si svolgono su piccoli palcoscenici in luoghi inaspettati, ma i luoghi di Fiorese lo sono più che mai.” (Estratto dal testo I fotografi di Myst di John Wood, Marzo 2002)
“Sarebbe forse riduttivo dire che Mauro Fiorese sia andato a cercare (e quindi a ritrarre) madonne, angeli e santi, dispersi nel mondo della quotidianità, in tutti quei luoghi, cioè, dove spesso non li notiamo o non penseremmo di trovarli: in un crocicchio in mezzo al traffico, alle spalle di un medico che sta operando, graffiti sui muri delle periferie cittadine… No, non è stato lui a cercare intenzionalmente le tracce del sacro nella vita di tutti i giorni, in un incontro di famiglia, o durante una delle sue peregrinazioni per il mondo. E’ il sacro invece ad aver incrociato e catturato lo sguardo di Fiorese: ed ora questo stesso sacro sembra osservare anche noi, sembra baluginare o emergere dall’oscurità, dal brusio indistinto e caotico della realtà, tra folle che camminano lungo anonime strade cittadine.” (Estratto dal testo Da un’altra luce di Gigliola Foschi, Ottobre 2006)
La mostra è composta da circa 40 immagini in bianco e nero di formato quadrato stampate su carta ai sali d’argento ed è accompagnata da un libro-catalogo edito da Arsenale Editrice/EBS di circa 120 pagine, con copertina rigida, in vendita presso tutte le librerie Fnac a Euro 40,00.
BIOGRAFIA
Mauro Fiorese nasce a Verona nel 1970.
È autore e docente impegnato da diversi anni nel settore della fotografia di ricerca artistica.
Le sue immagini sono state pubblicate in diversi libri tra cui Twospirits (Electa) e HUMANA (Art&). Alla seconda ristampa il suo saggio Fotografia a sua immagine e somiglianza (Ibiskos Editore).
È docente ordinario del corso di Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Verona e insegna Laboratorio di Linguaggio Fotografico al corso di laurea in Scienze dei Beni Culturali all’Università scaligera.
La sua ricerca pubblicata nel libro Corpolibero, relativa ad un progetto a lungo termine sul modo dell’handicap, è stato inserita nella classifica TOP 100 World Photographers' list del Golden Light Award nel 1997. Le sue fotografie fanno parte di collezioni private e pubbliche tra le quali il Museum of Fine Arts di Houston, il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona, la Bibliothèque nationale de France di Parigi e la Dancing Bear - W. Hunt Collection di New York.
Nel 2003 la sua immagine città fragile è stata battuta all’asta di Sotheby’s- Milano e nel 2004 è stato citato tra i giovani autori italiani di rilievo da Il Sole 24 ore - Guida Investimenti nell’ambito dell’articolo “La difficile arte di investire”. Nel 2006 è stato invitato come Portfolio Reviewer al Fotofest di Houston, Texas. I suoi lavori sono stati esposti in Europa, Giappone, Canada e Stati Uniti.
Il suo sito web è: http://www.maurofiorese.it
Inaugurazione mercoledi 9 gennaio alle 18.30
Forum Fnac
via Cappello 34, Verona
Ingresso libero