Chiarissima l’indicazione che, in parallelo, giunge dal lavoro di Alessandra Baldoni e Silvia Camporesi: spremuta fino in fondo la situazione dei 'non luoghi' e dell’assenza emotiva, la più fresca ricerca fotografica pare adesso orientarsi, all’opposto, nel recupero dell’esserci e di ogni possibile tensione sentimentale esistente tra il soggetto e l’ambiente. La cosa assolutamente condivisibile riguarda poi l’idea che non può essere il luogo in sé a stabilire un’identità quanto piuttosto la natura del rapporto che si stabilisce fra le due parti.
DI SILVIA CAMPORESI
E ALESSANDRA BALDONI
PRESENTAZIONE DI CLAUDIO MARRA
RASSEGNA A CURA DI ANTONIO D'ORAZIO
Chiarissima l’indicazione che, in parallelo, giunge
dal lavoro di Alessandra Baldoni e Silvia Camporesi:
spremuta fino in fondo (e speriamo proprio che sia
così per tutti) la situazione dei 'non luoghi' e
dell’assenza emotiva, la più fresca ricerca
fotografica pare adesso orientarsi, all’opposto, nel
recupero dell’esserci e di ogni possibile tensione
sentimentale esistente tra il soggetto e l’ambiente.
La cosa assolutamente condivisibile riguarda poi
l’idea che non può essere il luogo in sé a stabilire
un’identità quanto piuttosto la natura del rapporto
che si stabilisce fra le due parti.
Se infatti la
svolta appena segnalata non può che essere evidente a
tutti nelle penetrazioni domestiche di Silvia,
ugualmente accade per le stanze d’albergo aperte da
Alessandra che certo non risultano estranee ed
indifferenti.
Omologa, in queste due giovani autrici,
mi pare inoltre l’idea di interpretare la fotografia
come azione, come atto esplorativo, che anziché farci
contemplatori di altrui vicende, si pone esso stesso
come significato primo del lavoro.
Ed è nella fusione
di due tipologie di immagini che, in entrambe le
ricerche, si realizza tale performatività , nel fare
stare insieme fotografie basse o comunque plasmate su
una sorta di automaticità di sguardo, con altre nelle
quali si ripropone un’attenzione meticolosa e quasi
ossessiva al particolare, all’angolo, all’indizio di
presenza e alla qualità dell’esserci.
Claudio Marra
Inaugurazione: VENERDI' 23 NOVEMBRE ore 18.00
orari di apertura:
mercoledì e giovedì h 20.00 - 22.00
venerdì e sabato h 21.00 - 24.00
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