Famiglia Margini (vecchia sede)
Milano
via Amatore Sciesa, 9
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Emilio Cejalvo
dal 11/2/2008 al 5/3/2008
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Paola Fiorido




 
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11/2/2008

Emilio Cejalvo

Famiglia Margini (vecchia sede), Milano

Pornofauve. L'artista, attraverso le sue tele, coglie in modo critico, ludico e al contempo concettuale l'essenza e lo spirito della societa' contemporanea, che in modo sempre piu' accentuato tenta di imporre all'uomo gusti, tendenze, comportamenti e quindi una modalita' di pensiero standardizzato.


comunicato stampa

a cura di Alberto Mattia Martini

"Non ho mai conosciuto critici migliori dei galleristi di talento forse perché non riesco ad ammettere che una persona qualsiasi si possa mettere a comprare e vendere delle opere d'arte se non ha sensibilità per farlo. Ma negli ultimi tempi mi capita spesso di pensare che sarebbe tutto molto diverso se i galleristi imparassero il vero segreto del mio amico Leo Castelli: l'amore per l'arte". Queste parole appartengono paradossalmente ad un critico d'arte, esattamente a Gillo Dorfles, che nell'introduzione della biografia sulla vita di Leo castelli, ci ricorda come la passione per l'espressione artistica sia la qualità principe per poter operare nel mondo dell'arte e perché no, per avere successo.

Mai nessun gallerista prima di lui riuscì a cogliere quanto valore avrebbe avuto portare l'arte tra la gente, avere il coraggio di osare, di rompere con gli schemi precostituiti e lasciare che le idee, la creatività fluisca, scorra con i sui messaggi in ogni luogo della società. Chi meglio allora della Pop Art poteva rispondere a questo desiderio, all'esigenza di sdoganare l'arte dalle impolverate e vetuste gallerie dell'epoca, proponendo un nuovo modo di comunicare, ironizzare, criticare e quindi fare riflettere.

Tutte queste caratteristiche appartengono certamente anche a Emilio Cejalvo, giovane artista spagnolo, che fa dell'osservazione e dell'indagine iconica, o comunque della riflessione su ciò che la società "produce", il suo linguaggio artistico.

Emilio accosta una sensibilità atemporale a una lettura più razionale, a volte tagliente e ironica, avvalendosi anche degli elementi comunicativi e sociali del nostro tempo, come le riviste e i giornali, estrapolandone le immagini, che meglio ci identificano e ci raccontano, per poi applicare tali materiali su tela ed interagire con vernice spray, colore acrilico o con altro materiale di recupero come la plastica. La ricerca messa in atto dall'artista spagnolo coglie in modo critico, ludico e al contempo concettuale l'essenza e lo spirito, se così ancora si può definire, della società contemporanea, che in modo sempre più accentuato tenta di imporre all'uomo, gusti, tendenze, comportamenti e quindi una modalità di pensiero standardizzato. Ecco che Cejalvo si impossessa della banalità propinataci giornalmente e la reiterpreta, la modifica, buttandoci in faccia ciò che ci circonda, i prodotti di cui ogni giorno facciamo uso, con cui interagiamo, rendendoci fautori e complici, consapevoli o inconsapevoli.

L'attenzione si sposta sempre più sull'apparenza, sull'esteriorità finalizzata a se stessa, sulla donna simulacro dal guscio suadente, sul sesso come puro esercizio fisico da palestra, dal quale è stata sfrattata la sensualità o ancora sull'uomo, che investito da deliri di onnipotenza assume i panni da super eroe, arrivando a farli indossare nientemeno che alla Gioconda. Una denuncia sociale messa in atto dall'artista spagnolo, nella quale anche l'ironia riveste un ruolo indispensabile, in modo da ottenere quell'effetto straniante, per cui diventiamo al contempo fruitori e attori protagonisti dell'opera e della realtà patinata nella quale viviamo. Emilio pur conducendoci nel territorio del surreale, ci invita e ci pone di fronte all'aspetto mistificante e vacuo del reale, auspicandosi un domani non troppo distante, in grado di analizzarlo, alterarlo, modificarlo e riformularlo, in modo da poter scardinare e superare la mera superficialità. Alberto Mattia Martini

Lo spettacolo inizierà in vetrina alle 18,30
performance di Grace Zanotto e Maria Palma Nozzi

Famiglia Margini
via Amatore Sciesa, 9 Milano
Ingresso libero

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