Arsenio. 4 lavori inediti che sono parte di un ciclo abbastanza singolare di 'quadri' i cui ingredienti sono costituiti da etichette da imballo: quei documenti che affissi sulle casse accompagnano le opere d'arte registrandone l'identita' utile per gli spostamenti nello spazio.
Saverio Todaro, classe ‘72 è nato a Berna, vive e lavora a Torino, artista poliedrico ma con solidi riferimenti all’arte concettuale ha già all’attivo un nutrito curriculum di mostre importanti, in contemporanea Palazzo Bricherasio gli dedica una personale.
Al CRAC presenta quattro lavori inediti che sono parte di un ciclo abbastanza singolare di “quadri” i cui ingredienti sono costituiti da etichette da imballo, quei documenti che affissi sulle casse accompagnano le opere d’arte registrandone l'identitaà utile per gli spostamenti nello spazio.
Le etichette, trattenute sugli sfondi delle stoffe nere, una di fianco all’altra, si inseguono formando pietanze probabili, ci dicono dello spazio mobile, decentrato, dell’opera creata dal mercato che trasloca incessantemente tra le pieghe di un tempo compresso, quel mercato che tutto vuole veloce e che tutto fagocita con energia bulimica. I lavori di Todaro si sviluppano in forma di metafora, molti gli interrogativi che ci vengono posti. Le sequenze e i titoli ci rivelano di fatti che hanno a che fare con il sistema dell’arte e dei suoi vizi? Voracità (Tantalo), indigestioni (Apparato), circoli viziosi ed autoreferenziali che spesso evocano la masturbazione (Onan) e forse un’accumulazione che ne evidenzia la paura di non “avere” e di non “essere” e il legame patologico che l'uomo contemporaneo ha con gli oggetti ?.......forse la civiltà è una somma di furti che ha come risultato la cultura (Arsenio)…?
Inaugurazione ore 18
CRAC
Via XI Febbraio, 80 - Cremona
Orario: da Lun. a Ven. 10 - 16 - Sab. 10 – 13 e su appuntamento, festivi chiuso