Daniele Ugolini Contemporary
Firenze
via Montebello 22/r
055 2654183 FAX 055 2654183
WEB
TradeMark
dal 15/2/2008 al 12/3/2008
lunedi' - sabato 16-20

Segnalato da

Daniele Ugolini Contemporary




 
calendario eventi  :: 




15/2/2008

TradeMark

Daniele Ugolini Contemporary, Firenze

Thomas Grunfeld, Franco Menicagli, Kuba Bakowski, Christian Rainer. Nelle opere in mostra, tutti, spettatori, animali, natura assistono al caos che li coinvolge. I lavori hanno una comune caratteristica assemblativa e combinatoria di parti ed oggetti diversi. Nella vetrina di Satellite Project "Battaglia navale senza nemico", installazione di Felipe Aguila sul rapporto d'attrazione e repulsione dell'uomo nei confronti mare.


comunicato stampa

a cura di Gaia Pasi

Daniele Ugolini Contemporary è lieta di presentare il progetto TradeMark, una collettiva a cura di Gaia Pasi che riunisce i lavori dei quattro artisti Thomas Grünfeld, Franco Menicagli, Kuba Bakowski e Christian Rainer.
Il titolo della mostra insegue la caratteristica d’unicità che distingue ogni singola opera d’arte in un percorso dove i lavori per la loro comune caratteristica assemblativa e combinatoria di parti ed oggetti diversi, ridisegnano completamente il loro senso e la loro funzionalità.

Si è introdotti da un guardiano, il Misfit (Sennenhund) del 1996 di Thomas Grünfeld (1956) una strana creatura animale, col muso d’asino, il corpo di cane e la coda di cavallo. La bestia accucciata, non ci toglie mai gli occhi di dosso e vigila su ogni nostro movimento accompagnandoci con lo sguardo verso il resto delle opere in mostra. I Misfit di Grunfeld sono una sorta di chimere bestie mostruose ed improbabili che si forgiano di parti animali sezionate ed imbalsamate.

Shell-like 10, 2007 e Shell-like 12, 2007 sono i due lavori di Franco Menicagli (1968) ossia due costruzioni che demarcano gli angoli della prima sala. Le Shell-like sono complesse strutture architettoniche di legno realizzate con pezzi di mobilio trovati in prossimità dei cantieri e nelle discariche. Assemblate fra loro queste parti non intendono ricostruire né la forma né la razionalità dell’oggetto originario ma concepire una nuova funzionalità estetica. L’oggetto è smembrato e in alcuni casi ricomposto in forme che suggeriscono tensioni ed estensioni, sottolineate con listelli di legno applicati, tenuti insieme e fermati da fascette di plastica. Quello che si evidenzia è il processo lavorativo nel suo farsi, sospeso e mostrato nel determinato momento della sua realizzazione che è in continuo divenire.

Con lo stesso gusto per l’incongruenza e il paradosso Kuba Bakowski (1971) presenta dei lightbox della serie Ursa Major, 2007 nei quali gruppi di persone, reggono o indossano delle lampadine accese che ricreano la geografia stellare della costellazione del carro dell’Orsa Maggiore. Se questi lavori stupiscono per l’impressione che generano e le fattezze che le caratterizzano, Christian Rainer (1976) conclude il percorso parlandoci dello stupore in senso lato. Il video April Woods, 2006 e lo still fotografico che lo accompagna, La casa di Manigrandi, 2007 esplorano le possibilità di inversione e confusione di ruoli nel normale ordine delle cose.

Si instaura così un dialogo inedito tra soggetti che tra loro non comunicano nella normalità. Tutto e tutti, spettatori, animali, natura assistono al caos che li coinvolge, in attesa di conoscere la propria sorte e la loro nuova ed eventuale identità. Gli interni e gli esterni dialogano grazie ad un continuo e reciproco scambio, sino a generare dei paradossi che hanno la funzione di rileggere le consuetudini, intraprendere una ricerca ad uno stadio più profondo nel mondo sensibile, di un senso nascosto, in attesa di essere svelato.

dal 16/2/08 al 19/4/08
Satellite Project - Daniele Ugolini contemporary
Via Montebello, 46r Firenze
tutti i giorni h.24/24

Felipe Aguila
Battaglia navale senza nemico

a cura di Gaia Pasi

Il mare, l’immensità e la profondità infinita della massa acquatica, cela un mondo sommerso tanto vasto quanto sconosciuto. Una sola consapevolezza emerge dall’oceano, ed è quella dell’impossibilità di penetrarlo e comprenderlo fino in fondo. Ci affascina e ci spaventa questo enorme lenzuolo blu che copre gran parte del nostro pianeta e sono infinite le vicende che narrano del legame tra l’uomo e l’oceano; l’uomo si è misurato da sempre con il mare, talvolta ha vinto l’umore dei flutti altre volte è stato inghiottito dagli abissi per sempre. Il lavoro pensato da Felipe Aguila per il Satellite Project di Via Montebello 46 r parla proprio di questo rapporto fatto d’attrazione e repulsione dell’uomo nei confronti mare.

Nella Battaglia navale senza nemico (2007), in realtà il nemico c’è ed è quello più oscuro, imprevedibile e potente: la natura. In vetrina vediamo una piccola nave che lotta disperatamente contro il moto ondoso e la grandine, cercando di evitare l'imminente naufragio. Questo lavoro oggettuale, nasce in realtà da un video le cui immagini sono per metà prese da un temporale filmato dall’artista nel giugno del 2007 e per metà sono frutto di una ricreazione digitale, che ha permesso ad Aguila di costruire le sembianze della nave nella lotta. I suoni e i rumori che accompagnano gli stills, sono composti anch’essi in studio e servono a creare un clima suggestivo, rendendo verosimile ciò che sappiamo essere impossibile.

Felipe Aguila commenta così questo lavoro: “…tutto nasce dal potere ipnotico che hanno queste immagini della grandine su di me: la violenza della natura, il suo potere distruttivo, la fragilità dell'oggetto che si trova in mezzo a un fenomeno del genere. Pensavo di portare tutto questo all'estremo, facendo contrastare la situazione precaria della nave che ingenuamente tenta di restare a galla contro l'instancabile forza della grandine che si scaglia su di lei e delle onde che la sommergono”.

L’ intervento per il Satellite Project, consiste nel riempimento di una parte della vetrina con bianche palline di polistirolo; sopra questo mare di palline una navicella sprofonda per metà. Il modellino naufrago è realizzato in cartone ed è simile a quello protagonista del video. Una natura leopardiana, madre e matrigna, che affascina e sconvolge l’uomo che la affronta in una sorta di gioco fatto d`equilibri precari, d’incognite sostanziali e di risoluzioni imprevedibili.

FELIPE AGUILA è nato a Santiago del Cile nel 1977, vive e lavora a Torino.
Specializzato in pittura all’Universidad de Chile, facoltà di Arti Visive nel 1998, nel 2000 vince una borsa di studio che gli consente d’iscriversi all’Accademia Albertina di Belle Arti a Torino dove frequenta il corso di pittura fino al 2004.

Mostre (selezione)

2007
Mostra del workshop presso la Fondazione Spinola Banna Poirino (To) a cura di Eva Marisaldi, Gail Cochrane e Guido Costa Hydromemories, Stadbad Steglitz, Berlino, a cura di Irina Novarese, Gilliam Holt, Zoltan Kunckel
Poi piovve dentro l’alta fantasia, Museo Marino Marini, Firenze, a cura di A. Titolo
2006
Suspension voluntaria de la logica, Velan Centro d’arte contemporanea, Torino, a cura di Loredana Tadorni.
In Sede, Comune di Torino – Divisione Servizi Culturali, a cura di Francesco Poli. Dia Loghi, Centro Culturale francese, Torino, a cura di Loredana Tadorni e Willy Darko. Biennale Adriatica di Arti Nuove 2006, San Benedetto del Tronto, a cura di Antonio Arevalo e Cristiano Seganfreddo. Supermegadrops 2, CRAC, Cremona, a cura di Chiara Agnello, Mario Gorni, Francesco Poli, Elena Volpato
2005
VIDEO.IT 7, Circolo degli Artisti Torino, a cura di Francesco Poli, Mario Gorni, Elena Volpato, Natalia Casorati
Versus XI, organizzata dal centro Velan, Chieri, a cura di Loredana Tadorni. Zimmer Frei, Berlino, a cura di Irina Novarese e Sven Gusowski
2004
Proposte, dialogo due, sala Bolaffi, Torino, a cura di Franz Bernadelli, Emanuela de Cecco, Olga Gambari
PLAY, opere video delle Accademie italiane, un progetto di Lelio Aiello, galleria Valentina Moncada Roma, Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea L’Aquila, Neon Campobase Bologna, C/O CareOf Milano.
Natale?, Galleria Di effe, Torino, a cura di Olga Gambari


Opening: 16 febbraio, ore 18

Daniele Ugolini Contemporary
via Montebello 22/r - Firenze
Orari: lunedì-sabato 16/20 - domenica e festivi su appuntamento
Ingresso libero

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