Oltre 50 manifesti e spot televisivi esaminati dal Giuri' dell'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria negli ultimi 40 anni. La Mostra, che segue l'edizione di Milano e Roma, propone tante immagini, alcune anche "scioccanti", ma mostra soprattutto il giudizio su di esse espresso dal Giuri' basato su regole chiare e certe, volute e rispettate dallo stesso mondo della comunicazione.
Curatore: Liborio Termine
Da venerdì 22 febbraio 2008 al Maneggio Chiablese della Cavallerizza Reale di Torino, l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria inaugura la mostra “Pubblicità con Giudizio”: oltre 50 manifesti e spot televisivi esaminati dal Giurì dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria negli ultimi 40 anni. La Mostra, che segue l’edizione di Milano e Roma, propone tante immagini, alcune anche “scioccanti”, ma mostra soprattutto il giudizio su di esse espresso dal Giurì basato su regole chiare e certe, volute e rispettate dallo stesso mondo della comunicazione.
Questa edizione, voluta e sostenuta dal Comune di Torino, sarà aperta alla cittadinanza e alle scolaresche, in particolare agli studenti e alle studentesse degli istituti grafici della città di Torino, per i quali è prevista una serie di visite guidate.
La mostra è suddivisa in sei aree tematiche, che fanno riferimento a specifici articoli del Codice di Autodisciplina, e per ognuna sono esplicitate le “ragioni del si” e le “ragioni del no” in relazione alla decisione finale del Giurì sulla sospensione o meno delle campagne stesse.
La sezione principale, “Il Corpo dei desideri”, è dedicata all’utilizzo del corpo femminile e alla dignità femminile. Seguono “Credere o non credere”, che racchiude pubblicità suscettibili di essere giudicate non veritiere, “Colpire l’occhio”, che presenta messaggi pubblicitari che rappresentano scene di violenza fisica o morale, “La cintura di sicurezza”, che espone annunci pubblicitari che rischiano di indurre a comportamenti pericolosi, “Scherza coi fanti”, che raggruppa gli annunci che possono risultare offensivi nei confronti delle convinzioni morali, civili e religiose dei cittadini, “I bambini ci guardano”, che presenta pubblicità che si rivolgono ai bambini e agli adolescenti, ritenute per essi potenzialmente dannose sia psicologicamente che fisicamente.
Vincenzo Guggino, segretario generale IAP, commenta: “In tutti questi anni l’attenzione si è spostata dalla cosiddetta indecenza, dall’uso della sessualità, alla difesa del consumatore e della dignità della persona. Nel tempo la sessualità e il nudo sono stati sempre più accettati, è cresciuto invece il lavoro in difesa dei minori e della persona”.
La Mostra sottolinea anche la dimensione etica della pubblicità, nel darsi e nel rispettare regole che sono in sintonia con lo “spirito del tempo”; l’autodisciplina pubblicitaria si dimostra lo strumento più idoneo - in quanto “soft law”, ovvero un fenomeno di autoregolamentazione voluto dagli stessi operatori del settore, e quindi diverso dagli strumenti legislativi tradizionali - per regolare un’attività che, malgrado il suo prevalente carattere economico, conserva un aspetto di libera manifestazione del pensiero.
Il prof. Giorgio Floridia, Presidente IAP, ritiene anzi che: “L’Autodisciplina pubblicitaria può fungere da modello per alleggerire il peso che ormai schiaccia gli organi della giustizia statuale condannandoli ad una inefficienza tanto più grave quanto più essa si riflette negativamente sulla business community nazionale. Un modello non soltanto di sostituzione della giustizia ordinaria bensì anche di affiancamento del controllo amministrativo, vista la felice convivenza tra pubblico e privato nella gestione delle regole che devono essere poste ed osservate nello svolgimento dell’attività pubblicitaria”.
L’attività dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria può essere riassunta in questo slogan “Se un singolo messaggio ti aggredisce, la Pubblicità ti difende, sempre”. Lo IAP è infatti composto dalle imprese che investono in pubblicità, dalle associazioni dei professionisti e dalle agenzie che creano i messaggi e dai media che veicolano i messaggi stessi. Il sistema di controllo gestito dallo IAP è privato, ma si pone come servizio per il pubblico, concretizzando una precisa assunzione di responsabilità. Lo scopo è di tutelare il consumatore, garantire una leale concorrenza e proteggere la dignità culturale e professionale dello strumento pubblicitario.
Sono protagoniste anche le singole persone e le associazioni, invitate a mandare segnalazioni tramite il sito dell’Istituto www.iap.it.
L’attività di controllo è regolata dal Codice di autodisciplina, la cui applicazione è affidata ad organismi competenti ed indipendenti dal mondo della pubblicità – Giurì e Comitato di Controllo – che garantiscono peraltro tempi di intervento e di giudizio brevi. Il 21 gennaio 2008 è entrato in vigore il nuovo Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, che allarga l’ambito di intervento del Giurì a quelle forme di comunicazione che non possono essere catalogate come pubblicità in senso stretto.
Gli Enti che costituiscono l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria
Imprese che investono in pubblicità:
UPA - Utenti Pubblicità Associati
Organizzazioni professionali e Professionisti:
AICUN - Associazione Italiana Comunicatori d’Università
AssoComunicazione - Associazione delle Imprese di Comunicazione
FCP - Federazione Concessionarie di Pubblicità
Federpubblicità - Federazione Sindacale Operatori della Pubblicità
TP - Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti
UNICOM - Unione Nazionale Imprese di Comunicazione
Mezzi di diffusione della pubblicità:
AAPI - Associazione Aziende Pubblicitarie Italiane
AERANTI-CORALLO - Associazione delle Imprese Radiotelevisive locali, satellitari e via Internet
ANES – Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata
Fedoweb – Federazione Operatori Web
FIEG - Federazione Italiana Editori Giornali
FRT - Federazione Radio Televisioni
MEDIASET SpA
RAI - Radiotelevisione Italiana SpA
RNA - Radio Nazionali Associate
SKY ITALIA Srl
Dell’Istituto fa parte anche:
FONDAZIONE PUBBLICITÀ PROGRESSO
Per ulteriori informazioni:
Sec Relazioni Pubbliche e istituzionali
Elena Todisco – 02 6249991 – todisco@secrp.it
Immagine e progetto allestimento: Moruzzi’s Group – Bologna
Maneggio Chiablese, Cavallerizza Reale
Via Verdi 9, Torino
Tutti i giorni dalle 10 alle 18.00
Ingresso libero - Visita guidata a cura dei volontari del Comune di Torino