Conatus: Timescape. Dalla serie di progetti - iniziati nel 2006 al Palais de Tokyo e alla Galleria Vallois - basati sull'omonimo concetto tratto dalla filosofia di Spinoza. La mostra propone un insieme di opere di diversi mezzi espressivi, spaziando dalla pittura alla scultura a interventi installativi.
La Galleria Cesare Manzo è lieta di presentare nello spazio di Roma Conatus: Timescape, prima mostra personale in Italia dell’artista francese Boris Achour.
Conatus è una serie di mostre - iniziata nel 2006 al Palais de Tokyo e alla Galleria Vallois - basate sull’omonimo concetto tratto dalla filosofia di Spinoza. Con tale termine, alla base della sua etica, il filosofo descrive l’impulso fondamentale dell’agire umano, ovvero lo sforzo di perseverare nel suo essere, di conservare se stesso e accrescere la propria potenza. La mostra si iscrive in questa serie e propone un insieme di opere che compongono un paesaggio di diverse temporalità. Il lavoro di Achour si sviluppa nell’utilizzazione di diversi mezzi espressivi e spazia dalla pittura alla scultura a interventi installativi.
Nella prima sala il titolo della mostra è scritto sul muro per mezzo di tubi fluorescenti, uno solo dei quali sarà illuminato la sera dell’inaugurazione.
L’intensità e l’energia luminosa aumenteranno al ritmo di accensione di un tubo al giorno. Al concetto di temporalità in senso geologico si ispira una sorta di wall-painting composto di fogli A4 colorati incollati direttamente sui muri della galleria, che evocano l’immensa lentezza, durata ed energia dei movimenti tettonici. Al centro della sala è sospeso un mobile composto di elementi che si ritroveranno in altre opere della mostra. Nella seconda sala sono poggiate a terra o sospese al soffitto delle sculture che associano l’informe delle stalattiti e stalagmiti a colori iridescenti e lustrini. Nell’ultima sala - echeggiando questa evocazione di una grotta - poster di attori, cantanti e sportivi famosi sono coperti in maniera irregolare da negativi di impronte di mani: sullo stesso supporto si mescolano questo gesto primigenio di testimonianza umana e le icone più attuali.
Pur se esistenti in maniera autonoma, le opere di Conatus: Timescape si articolano e si combinano per formare un paesaggio sincretico che mischia geologia, paillettes, pittura preistorica, star, equilibrio, sculture informi, energia, lentezza. Attraverso intensità e temporalità diverse, affermano tutte con forza e gioia il piacere della creazione.
Il vernissage della mostra si svolgerà in occasione di Freaky Friday, iniziativa promossa durante la fiera Roma – The Road to Contemporary Art, cui la Galleria Cesare Manzo partecipa. Il 29 febbraio la galleria rimarrà aperta dalle ore 21,30 alle 24,00.
Boris Achour è nato a Marsiglia nel 1966. Vive e lavora a Parigi. Tra le sue mostre personali: Conatus (pilot), Galerie Georges Philippe et Nathalie Vallois, Paris, 2006; Playing with dead things, les Laboratoires, Aubervilliers, 2003; Non-Stop Paysage, Fri-Art, Fribourg, Switzerland, 2003; Cosmos, Palais de Tokyo, Paris, 2002. Tra le mostre collettive: NY, NY, NY, Flux Factory, New York, 2007; Half Square - Half Crazy, Villa Arson, Nice, 2007; Intocable, Patio Herreriano, Museo de Arte Contemporaneo, Valladolid, Spain, 2007; Notre histoire, Palais de Tokyo, Paris, 2006; Intouchable, Villa Arson, Nice, 2006; First Moscow Biennale, Lenin Museum, Mosca, 2005; Invisible Script, W139, Amsterdam, 2005; Remagine, Musée d'Art Contemporain de Lyon, 2005; Libretto, MNAC National Museum of Contemporary Art, Bucarest, 2004; Cremers Haufen, Westfälisches Landesmuseum, Münster, 2004; Traversées, ARC, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, 2001.
Inaugurazione: venerdì 29 febbraio 2008 ore 21.30
Galleria Cesare Manzo
Vicolo del Governo Vecchio 8 – 00186 Roma
Orari: dal martedì al venerdì 16-20; sabato 15,30-19
Ingresso libero