Dovevivonolefate
Mirko Bedussi
Johan Friso
Andrea Lanzi
Claus Laus
Giorgio Maggiorelli
Gianni Molaro
Gianpietro Moretti
Walter Ochs
Corrado Spreafico
Marco Tiani
"I protagonisti della mostra sono giovani artisti che non fanno del linguaggio convenzionale la loro prerogativa, che non seguono i dettami del mercato, che non creano opere alla ricerca del bello, che non seguono una determinata linea di pensiero o corrente artistica."
La Vecchiato Art Galleries riapre al suo pubblico di collezionisti e amatori con una nuova mostra collettiva.
Si tratta di un evento shock in cui i protagonisti sono giovani artisti che NON fanno del linguaggio convenzionale la loro prerogativa, che NON seguono i dettami del mercato, che NON creano opere alla ricerca del bello, che NON seguono una determinata linea di pensiero o corrente artistica. Sono artisti sopra le righe ma immersi totalmente nella loro contemporaneità.
Sarà possibile ammirare le sculture di artisti lombardi come Mirko Bedussi: le sue Testa Himba e Testa Virile sono legate ad un primitivismo che però rivela un sentimento ed un disagio contemporaneo; riflettere sul concetto della dualità fisica lo ha portato a realizzare una serie di teste dove è presente la tematica del doppio. Egli ha iniziato ad associare la sua testa agli animali, e subito tutti i pensieri si sono concentrati sull’idea di ibrido, di mostruoso e sulla possibilità di utilizzare tale formula per visualizzare qualcosa di sé stesso.
Le sculture in resina di Andrea Lanzi, sono rielaborazioni a tinte forti di temi e iconografie religiose, una su tutte il suo eccentrico San Sebastiano; l’artista utilizza tutte le forme di persuasione e seduzione barocca per affrontare il controverso rapporto tra sacro/profano nel contemporaneo.
Ma ancora Gianpietro Moretti, che dalla classicità del marmo crea un dolce bacio omosex in una ricerca dell’intensa passione umana utilizzando il materiale come schermo estetico di sogni profondi.
Le Preziose, i settecenteschi busti di imbellettate signore di Dovevivonolefate, sono opere plasmate, a imitazione della ceramica, con cartapesta e oggetti d’epoca. Si tratta di due donne che lavorano insieme da qualche anno appena e che si definiscono scultrici di cartapesta, in una nuova arte pop barocca ed ecosostenibile senza tralasciare l’aspetto ironico.
Johan Friso spazia tra le tecniche e i generi della storia dell’arte con un’ecletticità disarmante: dal rame sbalzato di Barriera del suono passa alle inclusioni in resina con Il giorno dopo, in cui un ignaro David di Michelangelo viene sommerso in acqua e contornato da deliziosi pesciolini; dal PVC di La Bagnante, scultura luminosa neo-pop passa, con Il sogno del soldato, ad un collage sotto plexiglass di bustine di camomilla a forma di un tanto agognato letto-giaciglio. Anche i temi sono i più disparati, dall’attuale situazioni economica di Carissimi Contribuenti fino a Undici Settembre, rappresentazione del dramma dei prigionieri dei grattacieli che per trovare una salvezza dalle fiamme si gettarono nel vuoto come novelli Icaro.
La Vecchiato Art Galleries offre inoltre una nuova lettura di una parte della sua “scuderia artistica”: i manichini di Corrado Spreafico sfilano insieme a rappresentare una bellezza corporea forzata e idealizzata dalla società contemporanea; per questo le superfici dei corpi statuari presentano stampe “comunemente” floreali o dragoni cinesi a emulare la funzione di contenitore che hanno i vasi; anche l’equivocità sessuale così familiare ai nostri tempi appare enfatizzata da uomini ricoperti da fiori e con i tacchi a spillo. L’ambiguità dei messaggi di Spreafico trova un valido interlocutore nelle opere dello stilista Gianni Molaro, che utilizza la tela come stoffa preziosa e con ricami fitomorfici crea sfondi spirituali e mistici per le sagome della celebre pop star Madonna: sacro e profano si incontrano nel comune terreno dell’arte.
Tra i giovani emergono anche le opere di Marco Tiani, una serie di dittici e di piccoli altari di devozione domestica che ripropongono l’impostazione delle classiche icone e ne ricreano lo stesso sacro fondo dorato ma che al posto della classica figura del santo protettore offrono icone del XX secolo come Andy Warhol o Marilyn Monroe.
La scrivania di Claus Laus, ripropone una nuova versione del banco di scuola ove coesistono i due libri sacri Bibbia e Corano, i cui titoli sono ricamati su una superficie di peluches rosa shocking che ricopre anche il tavolo e la sedia….una versione per una neo-scolara? L’artista in questo caso propone con materiali che richiamano le tradizioni delle sue origini (la lavorazione della lana, il ricamo…) una versione ironica di alcune problematiche fondamentali della nostra società.
Le tele di Giorgio Maggiorelli paiono accostare ingredienti narrativi in maniera quasi casuale inserendo elementi spesso legati ad impulsi del momento e a riflessi dell’inconscio. Si riconoscono tasselli ricorrenti che costituiscono alcune costanti della sua poetica e rappresentano spesso memorie personali e un certo spirito infantile. Quasi come un graffitista utilizza la tela come una sorta di promemoria utile a fermare e ad annotare gli impulsi espressivi.
Artista eclettico ed appassionato, Walter Ochs pare impersonare la filosofia di questa mostra: “fuori dalle regole” infatti è la sua regola; non segue correnti di pensiero né accademie ma dà libero sfogo ai propri istinti spesso generati da semplici oggetti incontrati nell’esperienza quotidiana. Il mare è una costante delle sue creazioni, il suo imperativo è rendere la leggerezza, sgravare gli spessori, occupare lo spazio con la stessa lievità di una barca sull’acqua.
Flavio Zuanetto in uno dei suoi lavori accosta paradossalmente il logo di una nota casa di carburanti (un cane a sei zampe che sputa fuoco) ad un panda in fiamme (simbolo del WWF); accostamento non casuale che mescola realtà contemporanee agli antipodi e mette in evidenza problematiche reali, in questo caso la progressiva distruzione ambientale. Le sue opere ricoperte di peluches trattano con insolito sarcasmo problemi sociali contemporanei trasportandoli quasi in una dimensione ludica.
Inaugurazione 13 marzo 2008
Vecchiato New Art Gallery
Via Alberto da Padova, 2 - Padova
Orari: Lunedi 15:30-19:30; Mart-Ven 9:30-13, 15:30-19:30; Sab 9:30-13, 15:30-19:30
Ingresso libero