Opere e liriche. A un anno dalla scomparsa, la galleria rende omaggio all'artista con l'esposizione di una selezione di opere su carta (monotipi), nate nel fervido clima culturale degli anni '60 tra gli esponenti dell'astrattismo romano. A cura di Eleonora Bellini.
a cura di Eleonora Bellini
A un anno dalla scomparsa, la galleria La Parada rende omaggio al maestro con l’esposizione di una selezione di sue opere su carta (monotipi), nate nel fervido clima culturale della Roma degli anni Sessanta. Ariodante Marianni, infatti, fu tra gli esponenti di punta dell’astrattismo romano, dal “gruppo di Portonaccio” al Circolo di via Margutta, dove si legò d’amicizia con Perilli, Turcato, Dorazio. In quel periodo espose le proprie opere in diverse città italiane e partecipò intensamente alla vita culturale della capitale curando anche la presentazione di opere di altri artisti, tra i quali ricordiamo Burri, Buratti, Simona Weller.
Il suo interesse negli anni successivi si concentrò sulla letteratura ed è noto come insuperabile traduttore di poeti di lingua inglese (Dylan Thomas e William B. Yeats su tutti); appassionato e raffinato cultore di poesia, scrisse versi che iniziò a pubblicare solo in tarda età (i più recenti: Una strana gioia, Manni 2003; Un amore senile ed altre spezie, Book, in preparazione).
Hans Richter così sintetizzò l’essenza della sua pittura: “Il poeta sente i suoni del mondo muto. Il pittore vede le forme e i colori dell’invisibile. L’invisibile del mondo silente è il regno di Ario Marianni”.
Inaugurazione: domenica 16 marzo 2008 alle ore 18
presentazione di Giulio Martinoli; mostra a cura di Eleonora Bellini; art director Gi Morandini.
La Parada
Via Milano 64 - Brescia
Orario: mart-ven 19-21
Ingresso libero