Autoritratti fotografici di una generazione. La mostra espone i lavori realizzati da un gruppo di ragazzi dai 14 ai 18 anni. Gli autori hanno poca esperienza di vita ma nelle loro immagini parlano delle piu' importanti vicende umane.
A cura di Cristina Nunez
La mostra espone i lavori di autoritratto realizzati da un gruppo di ragazzi dai 14 ai 18 anni durante il corso da me condotto negli ultimi 4 mesi. Autoritratto è affermazione del sé. Adolescenza è l’età in cui si forma l’identità adulta. Non credo sia possibile un miglior matrimonio…
Questi ragazzi hanno capito istintivamente la profondità di questo mezzo e lo hanno usato, ognuno a modo loro, per dire quello che andava detto, con la massima onestà e semplicità, e senza essere condizionati dal giudizio altrui, senza nessuna paura. I loro lavori sprizzano libertà, intensità emotiva oppure riservatezza (senza essere meno intensi), e tanta voglia di dire che esistono. Non è facile trovare tale energia tra gli adulti…
Hanno poca esperienza di vita ma nei loro lavori parlano delle più importanti vicende umane, il che ci ricorda quanto sia intensa l’adolescenza. Il desiderio e la sessualità, il subbuglio di emozioni difficili da esternare, l’angoscia esistenziale e la voglia di morire, i meccanismi di relazione tra le persone, la ricerca interiore e l’affermazione di sé, la particolarità dell’identità creativa, la plasticità dell’io… E poi tante domande, a cui noi genitori non sappiamo sempre rispondere.
In questo corso ho voluto lasciare redine sciolta alla loro visione, alla loro potenza creativa e li ho chiesto di raccontare se stessi, le proprie radici anche lontane, di esprimere emozioni (la rabbia, la disperazione, la gioia), di fotografare i loro rapporti, il loro modo di vedere il mondo. Senza sapere nulla di fotografia, con le loro macchine digitali compatte (spesso neanche impostate sulla massima risoluzione) oppure addirittura col telefonino, questi ragazzi hanno lasciato parlare la pancia e hanno scelto le loro immagini con capacità percettive ed intuito invidiabili.
Abbiamo prodotto questa mostra con il minimo costo possibile. Stampando in carta normale, montando le foto su cartoni d’imballaggio e accettando tutti gli errori tecnici per dimostrare che si può fare arte con quasi niente, che l’espressione viene dalle viscere, non dalla conoscenza tecnica o dai materiali costosi, e che chiunque ha la possibilità di creare quel canale di comunicazione tra la mente pensante e la pancia, per facilitare ed intensificare il processo creativo, da utilizzare nel lavoro ma soprattutto nella vita.
Foto di : Simone Beri, Guido Borso, Andrea Sole Brovelli, Fulvia Castigliano, Eva Failla, Ylenia Fogliani, Martina Laura Miccione, Mattia Pajé, Dorotea Peluso, Matthias Preti, Davide Quadrellaro, Martina Re, Olmo
Stuppia, Angelica Salinari, Diana Thorimbert, Sara Tosoni.
Si ringrazia la Direzione Creativa Mediaset per la stampa delle immagini.
Inaugurazione e unico giorno di apertura: domenica 16 marzo ore 12-18.30,
Scuola Steineriana
via Clericetti 45, Milano (Città Studi).