Khaldiyeh's River Rocks, Stripes & Stars & Soap Story. Le sue installazioni pittoriche indagano le modalita' di convivenza tra culture che si incontrano e collidono in occasioni violente, generando sovrapposizioni forzate di simboli ed immagini che spingono la memoria a filtrare e mantenere vivi segni di identita' personale e storica in condizioni di esistenza alterate.
Proseguendo la rassegna dedicata all’arte contemporanea californiana
la galleria Ninapì presenta sabato 22 marzo i lavori dell’artista
Doris Bittar.
Doris Bittar è nata a Bagdad, Iraq, da genitori libanesi ed ancora
giovane si è trasferita da Beirut negli Stati Uniti, dove ha
completato la sua formazione.
Oggi insegna Visual Art presso l’Università di San Diego, California.
La ricerca di Bittar è rivolta alle modalità di convivenza tra
culture che si incontrano e collidono in occasioni violente, generando
una sovrapposizione forzata di simboli ed immagini che spingono la
memoria a filtrare e mantenere vivi segni di identità personale e
storica in condizioni di esistenza alterate.
L’installazione nella sala centrale, Stripes & Stars, nata dopo
l’undici settembre, rende pittoricamente evidente questo sforzo di
sintesi critica: Bittar ‘ricama’ con il pennello i motivi decorativi
tradizionali della cultura araba sopra l’icona pop per eccellenza, la
‘american flag’ rivitalizzata alla luce degli avvenimenti di cronaca
mediante la metamorfosi della sua struttura retorica che svela le
violente forme mimetico-militari delle forze di occupazione.
Nella sala finale l’artista lascia una grande installazione concepita
espressamente per la città di Ravenna.
Utilizzando 1000 barre di sapone di olio di oliva fatte giungere dal
Libano Bittar compone in un originale mosaico i pattern tradizionali
delle chiese di Ravenna, Damasco, Gerusalemme e Beirut, ed attraversa
visivamente sulla linea dei decori la sintesi della cultura romana e
bizantina elaborata in quella siriano-libanese.
L’installazione Khaldiyeh's River Rocks è un poetico racconto sulla
storia di Khaldiyeh che ricostruisce la casa bombardata della sua
famiglia con i sassi raccolti in secchi dal fiume.
Bittar alterna alla ricerca artistica una intensa attività di impegno
politico, attraverso articoli, partecipazione a dibattiti pubblici e
la formazione di gruppi di dialogo tra famiglie ebree e palistinesi
colpite da lutti nella guerra sui confini di Israele.
Le opere di Doris Bittar ( visibili sul sito www.dorisbittar.com )
sono presenti in numerose collezioni private e museali in America ed
Europa, tra le quali nel recentemente costituito Museo Nazionale Arabo
Americano, che possiede una importnte collezione dell’artista. (G.P.)
Inaugurazione: sabato 22 marzo, ore 18
Galleria Ninapi'
via Giovanni Pascoli, 31 - Ravenna
orari: gio. – sab. ore17 - 19; altri giorni per appuntamento
ingresso libero