Descubrir. Un puro decorativismo pittorico che si trasforma in paesaggi visionari e invisibili, forse quegli stessi paesaggi che lo scrittore Italo Calvino ha tanto raccontato e tanto immaginato nelle sue Citta'.
a cura di Francesco Gallo
Descubrir, scoprire o riscoprirsi è la mostra che il Museo d’Arte Contemporanea di Gibellina inaugurerà il 29 marzo alle ore 18.30 all’interno delle sue sale, a cura di Francesco Gallo ed in collaborazione con la Tolouian Art Gallery di Palermo.
Descubrir. Sergio Pausig, è una sorta di antologica su questo artista veneziano di origine ma palermitano di adozione, dal momento che dal 1996 opera e vive a Palermo.
Pausig è un’artista sui generis e apparentemente estraneo alle presenti realtà contemporanee dove l’arte diventa spesso seriosa, troppo sociale o troppa provocatoria. Nella maniera “provocatoria” di Sergio Pausig è presente un puro decorativismo, decorativismo che si trasforma in paesaggi visionari e invisibili, forse quegli stessi paesaggi che lo scrittore Italo Calvino ha tanto raccontato e tanto immaginato nelle sue Città. Pausig li ri-immagina, li ri-anima e li ri-fa suoi attraverso la mis en scene di architetture, di elementi naturali e artificiali, mantenendo sempre quella riconoscibilità e nel contempo ri-echeggiando e ri-esaltando la melanconica tradizione pittorica veneziana arricchendola altresì di quella preziosità iconografica del tipico immaginario siciliano.
A colloquio con Ornella Fazzina, critico e storico dell’arte, davanti ad una tela dell’artista così si discute e così si conviene“è come trovarsi dinnanzi a luoghi sospesi tra cielo e terra ricche di figure fitomorfe intrise di una luminosità che anima continui giochi di trasparenze. Pausig offre la possibilità all’osservatore di ampliare la sfera del sensibile legando l’arte all’incognita, all’imprevisto, all’impossibile per varcare i confini noti e perdersi in un altro mondo: quello della più alta e sofisticata poesia, che nell’eleganza delle forme racchiude il proprio sguardo interiore e una profondità dell’esistenza che percorre la strada del sogno, creando le basi per una metafisica dell’immaginazione”.
L’allestimento della mostra, curato da Giuseppe Maiorana, comprende un corpus di 24 tele di medie e grandi dimensioni che si dipanano in un percorso tematico all’interno delle sale del museo, divenendone quasi parte integrante della collezione.
La mostra è fortemente voluta e sostenuta dall’amministrazione comunale ed è in
programmazione in occasione della X Settimana della Cultura.
Inaugurazione ore 18.30
Museo Civico d'arte contemporanea
viale Segesta - Gibellina (TP)
Orario: martedì al sabato dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00.
Ingresso libero