Antico Convento S. Francesco
Arrone (TR)
via San Francesco 52
WEB
Il Luogo e il segno
dal 14/12/2001 al 6/1/2002
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Segnalato da

Riccardo Murelli



approfondimenti

Riccardo Murelli
Mauro Salvi



 
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14/12/2001

Il Luogo e il segno

Antico Convento S. Francesco, Arrone (TR)

Murelli misura lo spazio con l’intuito e genera contrappunti spaziali i quali hanno il ritmo dell’essere che vuole esistere, che fabbrica il suo “nido” esistenziale. In questa sua fase creativa non e' la ricerca del “bello” il suo fine, bensi' l’avere una sua forma propria; vi e' un dire: io sono questo al di la' di cio' che e' ideale; io sono l’idea. Questa e' grande conquista del contemporaneo, e' sfida ma anche umilta' nel mostrarsi... (Mauro Salvi)


comunicato stampa

Tele ed incisioni di Riccardo Murelli

Murelli misura lo spazio con l’intuito e genera contrappunti spaziali i quali hanno il ritmo dell’essere che vuole esistere, che fabbrica il suo “nido” esistenziale. In questa sua fase creativa non è la ricerca del “bello” il suo fine, bensì l’avere una sua forma propria; vi è un dire: io sono questo al di là di ciò che è ideale; io sono l’idea. Questa è grande conquista del contemporaneo, è sfida ma anche umiltà nel mostrarsi. Così appare l’essere artista: come lo si vede, come lo si intuisce. Ha capito Murelli che è vano il viaggio al di fuori di sé, egli è un'unità che tenta di possedere se stesso. In alcune opere riesce a conquistare un senso ormai perso: lo spavento accompagnato dal piacere della contemplazione. Non vi è bellezza nel particolare, ma l’unità dell’opera tutta partecipa al ritrovamento dell’idea.
Dire “Astrattismo” oggi può essere un luogo comune, e posso azzardare che le opere del Murelli si avvicinano di più ad un pensiero metafisico appunto per la sua stretta unione con la visione dello spazio celato. Ma cosa celano le forme piane del Murelli? Forse la paura di esistere? Il mistero di esistere. Vi è il seme dechirichiano, se si è diffuso nella profonda struttura della nostra psiche. Una forma di psicanalisi metafisica che si manifesta nel nostro essere contemporanei con nuove libertà espressive. Il contenuto di Murelli vuole dimostrare, con l’insistenza di forme e colori, che l’incomprensibile si cela inconosciuto alle spalle delle sagome geometriche e che bisogna fare affidamento sulla propria ricerca; ricerca che per lui, in questo istante, trova incoraggiamento appunto nella tensione di geometrie dinamiche, a volte raccordate da linee di forza che ne esaltano l’emanazione.
Astrattismo, me ne scusi il lettore, è magma dello spirito. Si veda il Kandinsky del 1914 “Quadro con macchia rossa” o il Kupka del 1912 “Verticali gialle”. Murelli usa il senso dell’astratto per definire le forme, e partecipa al contemporaneo nel sovrapporle ad una nuova mistica dello spazio. (Mauro Salvi)

Riccardo Murelli
Nato a Roma il 29 Settembre 1975 , fin dai primi anni ‘90 sperimenta tecniche pittoriche ed il collage. Dal 1994 utilizza metalli , fibre e legno , in pittura e scultura.
Ultimato il liceo segue i corsi di antropologia dell’universita’ di Perugia,successivamente risiede a Milano , Venezia e Dusseldorf . Dal 1996 collabora periodicamente con la scultrice Beverly Pepper .Focalizza la sua ricerca nei rapporti fra lo spazio bidimensionale e quello tridimensionale. E’ presente in collezioni private in Italia e in Europa.Nel 2002 e’ in programma una personale ad Amsterdam.

Inaugurazione 15 Dicembre ore 17

Antico convento di San Francesco Arrone (TR)

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