1890-1972. L'artista e Milano. La rassegna comprende ottanta opere e documenta l’intero percorso artistico di Funi dal Futurismo al 'Novecento', alla pittura monumentale. La rassegna è anche l’occasione per ripensare il rapporto di Funi con Milano. Una serie di visite guidate riscoprirà le opere disseminate sul territorio cittadino.
1890-1972. L'artista e Milano
La rassegna comprende ottanta opere e documenta l’intero percorso
artistico di Achille Funi dal Futurismo al "Novecento", alla pittura
monumentale.
Sono presenti tutti i più importanti dipinti dell’artista
ferrarese, dai primi capolavori come Maternità e La Terra, esposti alla
Biennale di Venezia del 1922, e come Ritratto di Umberto Notari del 1921;
fino a Una persona e due età , esposto alla Biennale del 1924; e al
monumentale Publio Orazio uccide la sorella (1932) prestato dagli
Staatliche Museen di Berlino.
Non mancano diversi inediti, come Paesaggio con chiesetta e brocca del
1919, appartenuto a Margherita Sarfatti, Manichino del 1926; Ritratto
femminile e Rebecca, entrambi del 1928, il gigantesco Dioscuro del 1940,
oltre a una serie di sanguigne e disegni mai esposti.
La mostra, promossa dalla Provincia di Milano/Settore Cultura in
collaborazione con Fondazione Antonio Mazzotta, si apre con una suggestiva
sala che riunisce una decina di autoritratti dell’artista, dipinti nei
vari momenti della sua vita.
Seguono le opere del periodo di "Nuove Tendenze", il gruppo vicino al
Futurismo, che ebbe vita breve (1913-14). Infine, la stagione del
"Novecento", il movimento fondato a Milano nel 1922 da Margherita
Sarfatti, sostenitore di una "moderna classicità ".
Innamorato dell’antico, della statuaria romana, della pittura pompeiana,
ma vicino anche agli esiti più vivi dell’arte europea dell’epoca, da
Picasso alla Nuova Oggettività tedesca, Funi giunge negli Anni Venti a
elaborare una classicità visionaria, che si esprime nella meditazione
sulla bellezza femminile e in un ritorno alla pittura murale. La mostra
termina appunto con le grandi opere degli Anni Trenta e con i monumentali
cartoni preparatori per affreschi (tra cui Enea,1930; I giudici
togati,1931; Mercurio, 1935; La gloria,1940).
Virgilio Socrate (Achille) Funi nasce a Ferrara nel 1890. Giunto a Milano
con la famiglia nel 1906, si iscrive all’Accademia di Brera, dove compie
gli studi con Bignami e Tallone. Nel 1913 fonda (con Dudreville,
Sant’Elia, Nizzoli e altri artisti) il gruppo "Nuove Tendenze", vicino al
Futurismo. Nel 1915 parte volontario per il fronte col Battaglione
Ciclisti, insieme con Marinetti, Boccioni, Sironi e altri.
Nel Dopoguerra è uno dei fondatori del gruppo "Novecento" (1922), che si
forma intorno a Margherita Sarfatti, dedicandosi dal 1930 alla rinascita
dell’affresco. Nel 1939 ottiene una cattedra di pittura e poi di affresco
(istituita appositamente) all’Accademia di Brera, dove insegna per anni,
avendo tra i suoi allievi artisti come Morlotti, Ajmone, Adami, Alik
Cavaliere, Gianni Colombo e molti altri.
Achille Funi muore ad Appiano Gentile (Como) nel 1972.
La rassegna è anche l’occasione per ripensare il rapporto di Funi con
Milano. Una serie di visite guidate riscoprirà le opere disseminate sul
territorio cittadino: le grandi decorazioni per le chiese di S.Giorgio al
Palazzo (1931), di S.Maria Bambina e di S.Angelo, per il Palazzo di
Giustizia (Mosè, 1939), per la Cassa di Risparmio (1940), per il Teatro
Manzoni (La commedia antica, 1946), per la Banca di Roma.
Un momento di incontro sarà dedicato all’attività di docente di Achille
Funi, maestro di intere generazioni di artisti all’Accademia di Brera.
La mostra è accompagnata da un catalogo Mazzotta, con testi di Elena
Pontiggia e Nicoletta Colombo e approfonditi apparati critici.
Mostra a cura di Elena Pontiggia e Nicoletta Colombo
promossa dalla Provincia di Milano/Settore Cultura
in collaborazione con Fondazione Antonio Mazzotta
Orari: 10-19.30 martedì e giovedì fino alle 22
chiuso i lunedì e giorni di Natale e Capodanno
Ingresso: 6,20 (lire 12.000) intero;
4,13- 3,10 (L. 8.000-6.000)
ridotto;
2,58 (L. 5.000) gruppi scolastici accompagnati
Pina Merisio
Provincia di Milano- Uff. Stampa Sett. Cultura
Spazio Oberdan
tel. 0277406358 fax 0277406380
Spazio Oberdan
Viale Vittorio Veneto 2, Milano