Metope e' un'idea di struttura dove le forme e i segni minimali alludono a piani e linee, masse e profili, stratificazioni e sovrapposizioni eterogenee, la cui genesi va rintracciata nelle costruzioni senza tempo. Un nastro costituito da una decina di opere accostate una all'altra, che suscitano un ritmo mosso e serrato.
Venerdi 11 aprile 2008 da Dina Caròla , via Orazio 29, Napoli, alle 19 si inaugura la mostra di Roberto Pietrosanti.
In occasione della sua prima personale a Napoli, Pietrosanti ha ideato espressamente per lo spazio della galleria un nuovo ciclo di lavori di grandi dimensioni, che trasformano e ridisegnano l’ambiente espositivo.
Metope, questo il titolo della mostra, è innanzi tutto un’idea di struttura, come del resto è consuetudine operativa dell’artista, che negli anni ha più volte sottolineato l’esigenza di elaborare progetti al confine tra arte e architettura.
L’attitudine costruttiva di Pietrosanti si esplica in una sequenza di bassorilievi. All’interno della galleria si srotola un’ampia superficie monocromatica nera. Un nastro continuo costituito da una decina di opere tutte della medesima altezza, ma di larghezza differente: accostate una all’altra, suscitano un ritmo serrato e mosso simile a un fregio scolpito.
In Metope le forme e i segni minimali alludono a piani e linee, masse e profili, stratificazioni e sovrapposizioni eterogenee, la cui genesi va rintracciata nelle costruzioni senza tempo, come le città partenopee coperte di cenere e magma o il romano Monte dei Cocci.
Una successione di lavori, che con il loro sommovimento di piani - ora avanzanti, ora sospinti verso il fondo - e con il loro andamento orizzontale assecondano e accompagnano lo sguardo dello spettatore, di fronte al quale si delinea un saldo architrave contemporaneo.
Inaugurazione Venerdi 11 aprile 2008 alle 19
Dina Carola
Via Orazio 29, Napoli
ingresso libero