Riflessi / Rifletti. L'artista espone alcuni quadri recenti della serie Abbagli e Cartografie. Nei suoi lavori su lastre d'acciaio, immagini fotografiche sono celate/palesate mediante giochi di luce e ombra che donano una tridimensionalita' illusoria.
Mercoledì 16 aprile 2008, alle ore 19.00, l'associazione culturale Horti Lamiani -
Bettivò presenta la mostra personale di Elia Sabato dal titolo Riflessi / Rifletti.
In occasione della mostra Elia Sabato espone opere recenti della serie Abbagli e
Cartografie in cui si evince la sua ricerca artistica che verte sull'apparizione di
immagini estrapolate dalla fotografia, celate/palesate mediante sapienti giochi di
luce e ombra che modellano le forme e rendono evidenti i pieni ed i vuoti, le
rientranze e le sporgenze.
I quadri di Sabato, quindi, da bidimensionali si fanno tridimensionali proprio
grazie alla luminosità che, trattenuta sulle lastre di acciaio, incise a volte con
leggere graffiature altre con profondi solchi, conferisce all'opera una plasticità
quasi statuaria. Lo spettatore, ingannato dal suo stesso sguardo, crede di vedere
forme tridimensionali, di percepirne cioè l'impressione di profondità.
Viceversa, le sculture di Sabato da solide si tramutano in immagini piatte,
proiezioni delle loro stesse ombre che ricordano alcune figure "ambigue" studiate
dagli psicologi della Gestalt.
I lavori di Elia Sabato evidenziano allora il paradosso del visibile che diventa non
visibile, l'immagine si cela o si rivela a seconda della luce che gli si riflette.
Da qui il titolo della mostra: il pubblico è invitato a distinguere le figure dallo
sfondo nelle capacità del loro sistema percettivo, a cercare l'immagine emergente
dalla materia (spesso si tratta di volti e figure umane che si rivelano ad uno
sguardo più attento in positivo o in negativo). La percezione va dunque al di là del
semplice processo ottico che proietta le immagini sulla retina, in quanto implica la
comprensione dell'immagine stessa, quindi una presa di coscienza di ciò che si sta
vedendo.
In occasione dell'inaugurazione verrà allestito un set di luci primarie direzionate
sulle opere con lo scopo di conferire una visione psichedelica d'insieme, fondata
sulle esperienze ottico-percettive dello spettatore.
Spiega Alberto Dambruoso: "A seconda delle incidenze della luce, del colore della
luce e del punto di vista dell'osservatore, cambia il livello percettivo dell'opera.
Ciò che colpisce, nel vero senso del termine, in questi quadri-scultura, trappola
per gli occhi, sono quegli infiniti mutamenti del piano di rappresentazione che
fanno sì che uno stesso particolare, visto da posizioni diverse, non sia più
riconoscibile. Nel processo di mutazione che viene messo in moto, la figura nota si
trasforma in qualcosa che ogni singolo spettatore può liberamente immaginare".
Elia Sabato, nato a Lecce, vive e lavora a Roma dal 1998. l suo lavoro affonda le
radici in quelle avanguardie operanti negli anni 60 intorno alla psicologia della
percezione visiva (arte visuale e optical art, in particolare) ma anche con altri
tipi di ricerca sviluppatesi negli stessi anni come l'arte cinetica e la Pop Art.
Inaugurazione: mercoledì 16 aprile 2008, ore 19
Horti Lamiani Bettivò
Via Giolitti 163, Roma
Orari: lunedì-venerdì, ore 9.00-18.00
Ingresso libero