Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini
Roma
via delle Quattro Fontane, 13
06 4824184, 06 4814591 FAX 06 4880560
WEB
I pittori del Rinascimento
dal 18/12/2001 al 3/3/2002
06 4814591

Segnalato da

Laura Ruggieri




 
calendario eventi  :: 




18/12/2001

I pittori del Rinascimento

Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini, Roma

...A Sanseverino. Lorenzo D'Alessandro, Ludovico Urbani. Una straordinaria occasione per scoprire il Rinascimento marchigiano, finora poco conosciuto e che invece gode di una luce propria non assimilabile a quella di nessuna altra zona italiana. Per la prima volta, inoltre, viene presentata l'opera di Lorenzo D'Alessandro, raffinato artista del primo Rinascimento.


comunicato stampa

A SANSEVERINO
LORENZO D'ALESSANDRO, LUDOVICO URBANI

Con la mostra i PITTORI DEL RINASCIMENTO A SANSEVERINO, ideata e curata da Vittorio Sgarbi, si rivela una nuova stagione dell'arte rinascimentale.

Una straordinaria occasione per scoprire il Rinascimento marchigiano, finora poco conosciuto e che invece gode di una luce propria non assimilabile a quella di nessuna altra zona italiana.

Per la prima volta, inoltre, viene presentata l'opera di LORENZO D'ALESSANDRO, raffinato artista del primo Rinascimento definito da Bernard Berenson "il miglior pittore delle Marche dopo Gentile da Fabriano".
In occasione del quinto centenario della morte dell'artista nato a San Severino Marche nel 1445 e morto nel 1501(fino ad oggi gli storici dell'arte avevano fissato la data al 1503) vengono esposte, nelle sale di Palazzo Barberini, 37 opere su tavola in molti casi esposte al pubblico per la prima volta e giunte anche grazie a prestiti di rilievo, come per esempio il "Cristo tra S. Pietro e S. Paolo" di Lorenzo d'Alessandro, proveniente da Zagabria e mai vista prima d'ora in Italia.

Altro prestito prezioso è quello della tavola con "Madonna con Bambino e Santi" di Ludovico Urbani proveniente dalla collezione Caltagirone, Roma. Molte le opere di cui si è appena concluso il restauro.

Oltre a far luce sul grande artista settempedano, personalità finora ritenuta piuttosto sfuggente i Pittori del Rinascimento a Sanseverino, approfondisce il confronto con i maestri del suo tempo, artisti straordinariamente suggestivi, protagonisti di una complessa e variegata stagione artistica che prese le mosse dal filone tardogotico aggiornandosi in sintonia con un nuovo sentire e una nuova visione del mondo.

In mostra, infatti, oltre alle 16 opere di Lorenzo D'Alessandro e alle 7 di Ludovico Urbani, anche le opere di artisti locali la cui attività assunse i caratteri di una vera e propria scuola pittorica facendo di San Severino una piccola capitale per la storia dell'arte.
Se Lorenzo D'Alessandro può essere considerato l'erede più prestigioso di quella scuola pittorica sanseverinate che agli inizi del Quattrocento aveva offerto con Lorenzo e Jacopo Salimbeni una testimonianza fondamentale del gotico cortese in Italia, non meno interessanti sono le opere di Ludovico Urbani, suo contemporaneo e concittadino, con le riconoscibili immagini di santi intrise di misticismo e dalla preziosità levigata.
Di Ludovico Urbani, "crivelliano indipendente" per Longhi, Federico Zeri fin dal 1948 elogiava "l'estro vivace" e "l'affascinante espressionismo", meravigliandosi della scarsa attenzione da parte degli studiosi di cose marchigiane.
Disperse nell'Ottocento in seguito alle requisizioni napoleoniche e alle successive vicende legate all'unità d'Italia, le tavole di Ludovico Urbani e di Lorenzo D'Alessandro tornano oggi all'attenzione del grande pubblico restituendo due maestri al posto che gli spetta nella storia dell'arte italiana.

Il percorso espositivo prosegue con opere di artisti come Niccolò Alunno, di formidabile capacità inventiva, Vittore Crivelli e il Pinturicchio. Il capolavoro della mostra è il monumentale Polittico di Serrapetrona di Lorenzo D'Alessandro, antico nel gusto tardo cortese per i grafismi forbiti e la decorazione, moderno nella sensibilità plastica e spaziale.

L'esposizione è il risultato di ricerche e studi recentissimi, soprattutto di tipo storico-archivistico, che hanno permesso di individuare alcune nuove attribuzioni come quella al maestro intagliatore settempedano Domenico Indivini (lo stesso del coro della basilica superiore di Assisi) della cornice lignea del polittico di Vittore Crivelli e di quella del Polittico di Serrapetrona restaurato per l'occasione e che appare in mostra nella sua splendida, ritrovata accesa cromia.

Il Comitato Scientifico della mostra, presieduto da Vittorio Sgarbi e del quale fanno parte, tra gli altri, studiosi come Antonio Paolucci, Paolo Dal Poggetto, cura anche il catalogo edito da Motta Editore, occasione per un approfondimento critico e scientifico di interessanti questioni della pittura italiana non ancora affrontate in modo organico e sulle quali è aperta la ricerca.

La mostra è organizzata dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico di Roma-Lazio con il contributo della Regione Marche e della Provincia di Macerata, è gestita e prodotta da Ingegneria per la Cultura, sponsor Progress Insurance Broker.

ORARIO 9 - 19 tutti giorni.
Chiuso il lunedì, il 25 dicembre e il 1 gennaio 2002

INGRESSO L. 10.000 Euro 5; ridotto L. 8000 Euro 4; scuole L. 5000 Euro 2,5

INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI 06/32810 fax 06/32651329

VISITE GUIDATE sabato e domenica h 17 L. 6000 Euro 3,10;
tutti i giorni per gruppi e scuole previa prenotazione Palladio - Associazione Culturale
info-line 06/68132260

Ufficio Stampa: LAURA RUGGIERI 06/6631305

SALA DEGLI ANGELI
Galleria Nazionale d'Arte Antica
Palazzo Barberini
Via delle Quattro Fontane 13, Roma

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