Bagaglio a mano (1987-2007). Attraverso una selezione di immagini di circa 50 opere, il linguaggio dell'artista mostra i meccanismi visivi che raccontano le mutazioni dello spazio interiore, le oscillazioni nel buio dei ricordi e nei tragitti abbaglianti dell'occhio.
Sabato 19 aprile 2008 si inaugura presso la Casa del Mantegna di Mantova una significativa mostra dedicata agli ultimi 20 anni del percorso creativo di Angelo Cagnone, uno dei più originali esponenti della pittura italiana come punto di incontro delle tendenze astratte o figurali.
Il suggestivo titolo “Bagaglio a mano” indica la dimensione delle opere come segni indispensabili per occupare le sale espositive della Casa del Mantegna, immagini di un viaggio simultaneo nella storia e nel presente che l’artista conduce sul filo della memoria, vera e propria matrice visiva del suo sconfinato immaginario. Attraverso una selezione di immagini di circa 50 opere, il linguaggio di Cagnone mostra i meccanismi visivi che raccontano le mutazioni dello spazio interiore, le oscillazioni nel buio dei ricordi e nei tragitti abbaglianti dell’occhio, dove ogni immagine nasce dai molteplici orientamenti dell’inconscio.
Per questa speciale occasione, Cagnone ha dedicato alla figura del Mantegna sette opere con altrettante variazioni intorno alla planimetria della Casa. Riprende infatti i dettagli architettonici, li elabora mescolandoli con storie private, ma soprattutto intende fissare attraverso diverse temperature cromatiche quelle che possono simbolicamente considerarsi le tavolozze del grande maestro. Più che avvalersi di fredde citazioni l’artista sogna molteplici apparizioni, una sequenza visiva in cui gli elementi pittorici ed architettonici entrano in scena evocando il mondo del Mantegna, il clima della sua splendida dimora dove l’arte contemporanea si pone a confronto con il Passato.
In questo modo Cagnone non rinuncia alle prerogative del suo singolare linguaggio in quanto mostra il massimo delle tensioni espressive nell’articolazione calibrata di ogni sala espositiva. Si passa dai temi della luce agli spazi socchiusi del buio, dai racconti della realtà alle immaginazioni della mente, sempre attraverso la qualità delle materie sperimentate con modalità operative che non hanno paragone con le attuali esperienze della pittura italiana. In occasione della mostra è stato pubblicato un volume monografico per le edizioni Skira con testi di Luca Massimo Barbero e Claudio Cerritelli, un’antologia critica e apparati bio-bibliografici.
Biografia
Angelo Cagnone è nato in Liguria nel 1941. Si è dedicato interamente alla pittura, senza alcuna frequentazione accademica, dal 1961, dopo il trasferimento a Milano. La prima mostra personale risale al 1965, alla Galleria del Cavallino di Venezia. Da allora l’attività espositiva si è susseguita sia in Italia che all’estero, documentando un continuo evolversi del linguaggio pittorico, espresso attraverso itinerari molteplici e diversi seppur strettamente connessi fra loro da cicli lenti e naturali, di cui ciascuno è continuità del precedente. Attualmente vive e lavora a Milano.
Mantova, aprile 2008
Con il patrocinio di: Provincia di Mantova
Casa del Mantegna
via Acerbi, 47 - Mantova
Orario: da martedì a domenica 10.00 – 13.00, 15.00 – 18.00. Lunedì chiuso - 25 aprile e 1 maggio aperto
Ingresso : 2,00 euro
Ingresso gratuito per:
- i minori di anni 14 e i superiori ad anni 65;
- l'accompagnatore di un disabile;
- l'insegnante accompagnatore di una classe;
- un accompagnatore di gruppo composto almeno da 15 visitatori
Catalogo: edizioni Skira