1945-1950. L'esposizione ripercorre, attraverso 100 opere - 70 olii e 30 disegni - gli anni di formazione all'Accademia di Brera, di un protagonista della pittura del secondo dopoguerra europeo. Le nature morte, o i richiami all'atelier, si alternano ai ritratti dei famigliari e degli amici, maturando col tempo un segno sempre piu' innovativo. A cura di Flavio Arensi e Alberto Buffetti.
a cura di Flavio Arensi e Alberto Buffetti
Per la prima volta, 100 opere - 70 olii e 30 disegni - ripercorrono gli anni di formazione all’Accademia di Brera, di un protagonista della pittura del secondo dopoguerra europeo.
Dal 3 maggio al 6 luglio 2008, in Palazzo Leone da Perego di Legnano, si terrà la mostra CREMONINI. 1945-1950, gli anni di Brera. L’esposizione, curata da Flavio Arensi e Alberto Buffetti, presenterà 100 opere - 70 olii e 30 disegni, per lo più inedite, in grado di ripercorrere gli anni di formazione del pittore bolognese, avvenuti all’Accademia di Brera, tra il 1945-1950, dove fissa e definisce alcuni punti salienti della sua estetica.
L’iniziativa, con il patronato di Regione Lombardia, il patrocinio di Provincia di Milano, Accademia di San Luca, Academia belgica, Accademia di Francia in Italia – Villa Medici, è promossa dalla Città di Legnano – Assessorato alla Cultura e Fondazione Ticino Olona. Sponsor tecnici: Reale Mutua Assicurazioni - Agenzia di Legnano e Amga.
Le opere giovanili di Leonardo Cremonini rappresentano il repertorio pittorico di un artista che cerca una propria strada linguistica. Cominciando dagli insegnamenti accademici, scopre nello studio del paesaggio una decisa libertà stilistica e un nuovo sistema compositivo, come per i squarci lacustri dell’Isola Comacina o della laguna veneta. Le nature morte, o i richiami all’atelier, si alternano ai ritratti dei famigliari e degli amici, maturando col tempo un segno sempre più innovativo.
L’occasione della mostra ha permesso di ritrovare alcuni testi (ordinati in catalogo Allemandi) che testimoniano la stima al pittore ventenne di Giuseppe Marchiori, Marco Valsecchi, Elio Vittorini e Mario Sironi, il quale parlando di Cremonini, nel 1950, diceva: “gli sforzi del passato non sono stati dispersi. Questo giovane spinge la sua ispirazione su un piano elevato, complesso, avvisato, che talvolta rende ardui i problemi, non potrà mancare di dare all’avvenire, come già dà, frutti preziosi”.
Nota biografica
Leonardo Cremonini nasce a Bologna nel 1925. Si diploma, nella sua città natale, all’Accademia di Belle Arti e si trasferisce, nel dopoguerra, a Milano, dove ha modo di frequentare l’Accademia di Brera. La sua prima personale risale al 1947, presso il Circolo Sandro Bisi di Verona, seguita nel 1949 da quella alla Sala del Sindacato pittori di Bologna, dove presenta le prime prove sul tema degli animali squartati, che avrà seguito nella sua pittura nel decennio successivo. Nel 1951 partecipa al Premio Diomira, che gli consente di recarsi a Parigi, dove finisce per stabilirsi: negli anni francesi Cremonini ha l’occasione di divenire rappresentante di spicco della corrente artistica della “Nuova Figurazione”. Le personali americane alla Catherine Viviano Gallery nel 1952, 1954, 1957 e 1962 contribuiscono a sancire il suo successo internazionale. Seguono un numero imponente di mostre collettive e personali in tutto il mondo, da Chicago, a Houston, fino a Barcellona. Dal 1960, le sue gallerie di riferimento in Italia sono Il Milione a Milano e la Galatea a Torino. Fra i nuovi soggetti di questo periodo compaiono interni di stanza riflessi in specchi ed esterni di terrazze al sole, in opere colme di un silenzio straniante, denso di echi metafisici.
Dalla metà del decennio compaiono invece nei suoi dipinti figure di bambini intenti al gioco. Nel 1964, ha una intera sala a lui dedicata alla Biennale di Venezia. Nel 1979 viene insignito del Premio nazionale Presidente della Repubblica, mentre negli anni successivi viene nominato membro dell’Accademia Reale del Belgio, dell’Accademia Nazionale di San Luca in Roma e dell’Accademia di Belle Arti a Parigi. In quest’ultima insegna come docente dal 1983 al 1992. Tiene una personale nella sede milanese della Galleria Montrasio, nel 2002. Nel febbraio-aprile 2003, nell’antologica tenutasi alla Pinacoteca Nazionale, sono state esposte circa centoventi opere, provenienti da collezioni private americane, dalla collezione Dreyfuss di Parigi e da istituzioni pubbliche italiane. La sua attività prosegue fino a oggi con esposizioni e retrospettive nei più importanti musei d’arte contemporanea d’Europa e del mondo.
Immagine: Corpo a cavallo, 1950, Olio su tela. 58 x 75 cm
Catalogo Allemandi
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Palazzo Leone da Perego
via Gilardelli, 10 - Legnano
Orario: da martedì a venerdì 16.30-19.00; sabato 16.00-19.30; domenica e festivi 10.00-13.00/15-19.30; chiuso lunedì
Ingresso libero