Amira Mehrez
Diego Valentino
Eugenio Percossi
Iman Al-sayed
Ivan Civic
Marina Paris
Michael Bray
Sarah Lahti
Emanuela Nobile Mino
Sam Bardaouil
La mostra Space-tacular si fa pilota del progetto di scambio e residenza per artisti sviluppato unitamente all'AUD (American University of Dubai) e al Tashkeel Arts Center di Dubai. L'iniziativa intende creare un'opportunita' di dialogo tra artisti che operano nell'area Mediorientale e artisti europei. A cura di Sam Bardaouil ed Emanuela Nobile Mino.
A cura di Sam Bardaouil ed Emanuela Nobile Mino
La Fondazione Volume!, attraverso la mostra SPACE-tacular si fa pilota del progetto di scambio e residenza per artisti sviluppato unitamente all'AUD (American University of Dubai) e al Tashkeel Arts Center di Dubai fondato da Sheikha Lateefa Al-Maktoum. Il progetto è nato dalla collaborazione tra Sam Bardaouil, visiting scholar alla Tisch School of the Arts della New York University ed Emanuela Nobile Mino, artistic co-director della Fondazione Volume!, insieme curatori delle due mostre di Roma e Dubai.
La residenza avrà luogo tra il 3 e il 15 maggio 2008. Durante lo stesso periodo quattro artisti dagli Emirati Arabi (Amira Mehrez, Iman Al-Sayed, Michael Bray e Sarah Lahti) saranno a Roma, mentre quattro artisti italiani (Ivan Civic, Marina Paris, Eugenio Percossi e Diego Valentino) saranno a Dubai lavorando all'interno dei Tashkeel Studios. Durante i primi 7 giorni della residenza gli artisti avranno modo di esplorare la cultura e l'environment delle rispettive città di residenza temporanea, per poi creare una serie di lavori in progress, progettati in relazione alle loro percezioni e impressioni sui luoghi visitati. La mostra SPACE-tacular, che vedrà protagonisti i lavori realizzati dagli artisti provenienti di Dubai e in residenza a Roma, inaugurerà presso lo spazio della Fondazione Volume! sabato 10 Maggio e sarà visitabile fino a sabato 17 Maggio 2008. Parallelamente, sarà inaugurata a Dubai la mostra degli artisti italiani in residenza presso il Tashkeel Arts Centre.
La presente iniziativa intende creare un'opportunità di dialogo tra artisti che operano nell'area Mediorientale e artisti europei, favorendo da un lato una migliore comprensione dei diversi contesti culturali con cui gli artisti inevitabilmente saranno portati a confrontarsi, e dall'altro la riflessione su similitudini e differenze che possono riscontrarsi nelle pratiche e nelle tematiche artistiche che si sviluppano in seno alle individuali ricerche. Tale opportunità è creata dalla Fondazione Volume! con l'intento di incoraggiare l'interazione e la collaborazione tra artisti locali e artisti stranieri e con l'intenzione di promuovere il lavoro di artisti nazionali consegnandoli ad un contesto internazionale e, quindi, alla fruizione di un pubblico più ampio.
La Fondazione Volume! nasce nel 1997 come associazione culturale no-profit.
Nel corso dei suoi dieci anni di vita, Volume! ha ospitato e prodotto il lavoro di oltre 50 tra artisti e architetti di caratura internazionale invitati a concepire un lavoro inedito e ad hoc all'interno dei suoi ambienti.
Il principio fondamentale che regola e ha ispirato tutti i lavori eseguiti fino ad oggi a Volume! è la declinazione del rapporto arte/architettura, espressa nelle sue forme più svariate e che sottintendono non solo la necessità di instaurare un colloquio diretto ed esclusivo tra artista e spazio espositivo, ma anche l'esigenza che ne deriva di evidenziare, laddove si individui, il confronto tra il contesto urbano in cui lo spazio è sito e l'interpretazione linguistica che l'arte è in grado di darne.
Il progetto consiste nel concedere agli artisti (scelti di volta in volta dai direttori artistici e dai curatori invitati) l'opportunità di rapportarsi allo spazio come ad un corpo, tenendo immancabilmente conto delle sue peculiarità e della sua storia. Agli artisti viene chiesto di modificare lo spazio attraverso un intervento site-specific facendo in modo che questo divenga, e possa quindi essere percepito, come parte integrante del lavoro artistico, e non semplicemente come contenitore o piattaforma espositiva. La finalità è quella di far interagire e dialogare il linguaggio dell'arte con i codici dell'architettura e di creare ogni volta nuovi spunti di riflessione e un diverso modo di percepire sia lo spazio che l'opera per questo progettata. La versatilità di ogni intervento d'artista sottintende, quindi, a volte una decostruzione architettonica dello spazio, a volte una sua diversificata ricostruzione.
Lo spazio non è mai riportato al suo stato primordiale, bensì conserva volutamente le tracce degli interventi precedenti che restano parzialmente percepibili sotto forma di stratificazioni epidermiche. L'intento non è infatti quello di rintracciare in ogni intervento l'assolutezza di una definizione consona al luogo in questione, ma piuttosto quello di dimostrare come sia possibile smantellare in modo sempre diverso ogni tipologia di appiglio alla certezza predefinita (sia architettonica che dialettica), fornita dalla struttura architettonica preesistente, svelando così la potenzialità dell'in-between, ovvero di ciò che si annida solitamente tra le intercapedini della realtà appariscente e scontata e che attraverso l'arte può venire in superficie e far luce su nuove questioni e inedite argomentazioni.
Lo spazio di via San Francesco di Sales a Trastevere, che originariamente ospitava una vetreria, è divenuto negli anni territorio di confronto e si scambio, nonché di discussione e di verifica di idee e proposte scaturite intorno ad ogni intervento realizzato. La sua attività ha nel tempo coinvolto i maggiori esponenti del panorama artistico e intellettuale, nazionale ed internazionale. Di ogni artista e del rispettivo intervento la Fondazione conserva e rende fruibile agli studenti universitari e ai ricercatori l'ingente patrimonio di materiale documentario che costituisce il frutto del sostanzioso operato in ambito di produzione culturale prodotto dal momento della sua istituzione ad oggi (fotografie, video, pubblicazioni, interviste).
Tashkeel, innovativo polo per la creatività, è stato fondato a Dubai nel Gennaio 2008 per supportare ed incoraggiare artisti e designers che lavorano nella regione mediorientale, mettendo in comunicazione artisti e creativi di differente età e formazione. Mettendo a disposizione un'ampia varietà di facilities, l'intento di Tashkeel è soddisfare tre specifiche necessità:
· Fornire un luogo e i mezzi necessari agli artisti per produrre i propri lavori
· Dare loro la possibilità di esporre il frutto delle proprie ricerche
· Creare un'opportunità agli artisti di incontrarsi e confrontarsi con altri creativi
Le facilities che Tashkeel mette a disposizione includono un MAC studio, equipaggiato con i software più innovativi, stampanti digitali per grandi formati, laboratori di gioielleria, studi (fotografici, di pittura, disegno, animazione e realizzazioni 3-D), camere oscure, laboratorio di stampa su tessuto.
Tashkeel offre inoltre un programma di workshops per ogni disciplina sopracitata e una serie di master specialistici, tenuti da visiting artists e personalità di spicco di ogni settore.
Lo scopo di Tashkeel è quello di far crescere una vivace e produttiva comunità di artisti e designers, promuovendo talenti emergenti e favorendo lo scambio di idee e di esperienze, sostenendo progetti di collaborazione e incoraggiando lo scambio e l'interazione culturale con altri paesi.
Inaugurazione 10 maggio 2008 ore 19
Volume!
via San Francesco di Sales, 86/88 - Roma