PAN Palazzo delle Arti Napoli
Napoli
via dei Mille, 63 (Piano terra)
081 4203416 FAX 081 7958608
WEB
L'impresa dell'arte
dal 15/5/2008 al 14/9/2008
feriali 9.30-19.30, festivi 9.30-14, chiuso martedi'

Segnalato da

Adelaide Auriemma



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Audio intervista:
Julia Draganovic



 
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15/5/2008

L'impresa dell'arte

PAN Palazzo delle Arti Napoli , Napoli

Con questo progetto - comprensivo di installazioni, incontri, proiezioni, laboratori - il PAN Centro di Documentazione continua nel suo screening, mettendo l'accento su "quelli che fecero l'impresa", su "la dimensione internazionale": Napoli e le sue imprese dell'arte in trasformazione, negli anni '70 e negli anni '80, tra arti visive, arti sceniche, teatro, fotografia, poesia, creativita' di danza. Tra gli artisti coinvolti: 010010100110.org, Guy Ben-Ner, Susanne Bosch, Shu Lea Cheang, Claude Closky, Steven Cohen, Finger, Felix Gonzalez-Torres, e molti altri.


comunicato stampa

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con: 010010100110.org, Guy Ben-Ner, Susanne Bosch, Shu Lea Cheang, Claude Closky, Steven Cohen, Yevgeniy Fiks, Finger, Jean-Baptiste Ganne, Felix Gonzalez-Torres, Christian Jankowski, Alessandro Ludovico – Paolo Cirio – UBERMORGEN.COM, Sarah Morris, Danica Phelps, Tadej Pogacar, Roxy in the Box, Santiago Sierra

Fino a che punto l’arte può essere “capitale”, diventando specchio dell’andamento economico generale e termometro delle tendenze in corso? E’ solo uno degli interrogativi sollevati dalla mostra “L’impresa dell’arte”, la prima del nuovo ciclo tematico curato da Julia Draganovic e dedicato a “IL BENE COMUNE”, al PAN|Palazzo delle Arti Napoli, dal 16 maggio fino al 30 giugno 2008.

“L’impresa dell’arte” indaga il rapporto tra arte ed economia, in un periodo in cui aste e fiere d’arte contemporanea ci comunicano quasi mensilmente nuovi record di prezzi, inducendoci a considerare l’equivalenza “impresa dell’arte = mercato dell’arte”, un principio fin troppo scontato. La riflessione parte da Napoli dove, nonostante la presenza di gallerie e collezionisti di fama internazionale, sono in pochi ad accorgersi dei grandi profitti che la compravendita di opere d’arte può generare.

Siamo nella città in cui 28 anni fa si incontrarono Joseph Beuys e Andy Warhol, due protagonisti dell’arte del Novecento che, seppur agli antipodi, hanno, ognuno a suo modo, prodotto una svolta nel rapporto fra la produzione di opere d’arte e il sistema economico.

Ambedue riflettevano sulle condizioni di produzione dell’arte: Warhol massificando il concetto di arte e stampando in serie le sue serigrafie, sottolineava la centralità dell’opera; Beuys, invece, riflettendo sulle condizioni di base del libero mercato, con l’obiettivo di cambiarle radicalmente, dirigeva la propria attenzione sul ruolo dell’artista e quindi sull’intera società, poichè, come sosteneva: “ogni essere umano é un artista”.
Una diversità di vedute solo apparentemente inconciliabile, su cui si innesta la riflessione degli artisti contemporanei, che ne “L’impresa dell’arte” proseguono, ora ispirandosi, ora divergendo apertamente, nel solco delle ricerche iniziate dai due maestri.

Tra le opere in mostra, troviamo il diario visivo di spese e di guadagni annotato da Danica Phelps, la coraggiosa scelta di Christian Jankowski di aumentare il budget per un suo catalogo ‘investendolo’ al casinò; l’installazione Iniziativa Centesimo Avanzato di Susanne Bosch che propone la raccolta collettiva per realizzare progetti o sogni scelti dai cittadini, mentre gli indici di crescita di titoli e azioni sono al centro dell’opera di Claude Closky. E se il visionario progetto Nikeplatz, anima lo spazio degli 010010100110.org, il valore, talvolta grottesco e paradossale del concetto di proprietà, ispira i video di Guy Ben-Ner, mentre Shu Lea Cheang presenta un’allegoria del mercato dell’arte creando un sistema economico basato sulla valorizzazione dell’aglio e il gruppo tedesco dei Finger propone l’apicoltura come fonte alternativa per un reddito di base per i cittadini di Napoli.

E ancora tra gli altri: il video Maid in Southafrica di Steven Cohen ci dimostra l’affermazione del potere del denaro sull’animo umano. Stesso tema che, dal punto di vista postfordiano, viene sviluppato anche nelle performance di Santiago Sierra; l’artista francese Jean-Baptiste Ganne presenta una ricerca fotografica illustrando e mettendo in discussione la teoria di Karl Marx, l’installazione di caramelle di Felix Gonzalez-Torres invita a riflettere sulle risorse (in)finite e sul concetto di democratica interazione tra pubblico e opera. Alessandro Ludovico, Paolo Cirio e UBERMORGEN.COM mettono il portale Google a disposizione del pubblico con il progetto di Net Art GWEI-Google Will Eat Itself, Sarah Morris presenta un ritratto del “capitale” americano, Tadej Pogacar offre il suo archivio di immagini fotografiche sul concetto di “economia informale” o mercato alternativo, documentato in giro per il mondo, Roxy in the Box interpreta KitaKKat, surreale video girato tra gli scaffali di un supermercato di provincia che vede l’artista correre inseguita dalle sue piccole nevrosi quotidiane, Yevgeniy Fiks mette in moto una singolare corrispondenza con cento tra le maggiori multinazionali mondiali, come Coca-Cola, IBM, Apple, Nike, Amazon e molte altre.

Immagine: Sarah Morris, Still from Capital, 2000, 16 mm / DVD. Edizione di 3. Courtesy dell'artista e Friedrich Petzel Gallery, New York

Mostra promossa dal Comune di Napoli - Assessorato alla Cultura
Organizzazione e Promozione Civita

Catalogo Electa Napoli

ufficio stampa PAN
adelaide auriemma +39 081 795 86 22 adelaide.auriemma@palazzoartinapoli.com

ufficio stampa CIVITA
barbara izzo +39 06 692050220 izzo@civita.it

Anteprima stampa 16 maggio ore 12.00
Inaugurazione 16 maggio ore 19.00

PAN | Palazzo delle Arti Napoli
Palazzo Roccella - Via dei Mille 60 - 80121 - Napoli
orari: feriali: 9.30 - 19.30 | festivi: 9.30 - 14.00
chiuso il martedì; la biglietteria chiude un’ora prima
ingresso 5 euro; ridotto 3.50 euro

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L’impresa dell’arte (The Enterprise of Art)

Curated by Julia Draganovic

With: 010010100110.org, Guy Ben-Ner, Susanne Bosch, Shu Lea Cheang, Claude Closky, Steven Cohen, Yevgeniy Fiks, Finger, Jean-Baptiste Ganne, Felix Gonzalez-Torres, Christian Jankowski, Alessandro Ludovico – Paolo Cirio – UBERMORGEN.COM, Sarah Morris, Danica Phelps, Tadej Pogacar, Roxy in the box, Santiago Sierra

To what extent can art be considered as “capital”, becoming a mirror of the general economic situation, and a thermometer of current trends?

This is just one of the questions that will be raised at “L’impresa dell’arte” (The Enterprise of Art), the first of a new thematic cycle of events curated by Julia Draganovic and dedicated to the “A COMMON ASSET” exhibition, at PAN|Palazzo Delle Arti Napoli, from the 16th of May until the 30th of June 2008.

“The Art Enterprise” investigates the relationship between art and economy in a period where auctions and contemporary art fairs register new record prices almost every month, leading us to consider the equation of “art enterprise = art market, a principle that is far too often taken for granted.

These reflections begin with Naples, where, despite the presence of numerous galleries and collectors of international fame, very few people are actually aware of the immense profits that the sale of artworks can actually generate.

We are in the city where Joseph Beuys and Andy Warhol, two key protagonists of twentieth-century art, met 28 years ago. In their own manner, these artists caused a radical change in the relationship between the production of artworks and the economy.

Both reflected on the condition of art production: Warhol standardised the concept of art through the serial production of silk-screen prints which underlined the centrality of the work; whereas, Beuys reflected on the underlying conditions of the free market, with the objective of radically changing it, focusing on the role of the artist and art in society because, as he sustained: “every human being is
an artist”.

These two apparently incompatible perspectives are the inspiration for the reflections of the contemporary artists at “L’impresa dell’arte” (The Enterprise of Art), who openly continue and draw inspiration from the research that these two masters began.

Amongst the works on show is Danica Phelps’s visual diary of expenses and earnings, Christian Jankowski’s brave decision to increase his catalogue budget by “investing” the money in the casino; the Iniziativa Centesimo Avanzato (the "Leftover Penny" Initiative) installation by Susanne Bosch that proposes a collective fund raising operation to realise the projects and dreams of the citizens, while the growth index of stocks and shares are the central focus of the works by Claude Closky. While the visionary Nikeplatz project animates the 010010100110.org space, the at times grotesque and bizarre value of the concept of property are the inspiration behind Guy Ben-Ner videos. Shu Lea Cheang presents an allegory to the art market, creating an economic system based on the valorisation of garlic, and the German group Finger proposes bee-keeping as an alternative source of income for the citizens of Naples .

And amongst others: the Maid in Southafrica video by Steven Cohen demonstrates the power of money over the human soul. The very same theme has been developed from a postfordist viewpoint, in the performance by Santiago Sierra; the French artists Jean-Baptiste Ganne presents a photographic study, illustrating and questioning the theories of Karl Marx, the installation of sweets by Felix Gonzalez-Torres invites us to reflect on our (in)finite resources and on the concept of democratic interaction between the public and works of art. With the Net Art GWEI-Google Will Eat Itself project, Alessandro Ludovico, Paolo Cirio and UBERMORGEN.COM make the Google portal freely available to the public, Sarah Morris presents a portrait of American “capital”, and Tadej Pogacar offers us his photographic image archive, based on the concept of “informal economy” or the alternative market, which he documented while travelling around the world.

Image: Sarah Morris, Still from Capital 2000 16 mm / DVD. Edition of 3. Courtesy of the artist and Friedrich Petzel Gallery, New York

Exhibition promoted by the Naples City Council – Regional Department for Culture

Organisation and promotion by Civita

Catalogue by Electa Naples

PAN press office
adelaide auriemma +39 081 795 86 22 adelaide.auriemma@palazzoartinapoli.com

CIVITA press office
barbara izzo +39 06 692050220 izzo@civita.it

PAN Palazzo delle Arti Napoli
Palazzo Roccella - Via dei Mille 60 - 80121 - Napoli
Opening hours:
weekdays: 9.30 - 19.30 | holidays: 9.30 - 14.00
closed on Tuesday
the ticket office closes one hour before closing time.

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Nicola Pagliara
dal 14/12/2015 al 5/1/2016

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