Associazione culturale Soqquadro
Marco Barozzi
Luca Baldassari
Nicola Bettale
Fabio Caramaschi
Pamela Cento
Monica Di Brigida
Olivia Fincato
Kappa
moRgan_Barbara Konopka
Francesca Lepori
Valerio Mezzanotti
Roger Nicotera
Emanuela Passacantilli
Manilio Prignano
Rino Regoli
Rosella Sale
Gianluca Tamorri
Simone Weihs
Pamela Cento
Emma Sech
Marco Minguzzi
Jan Kozaczuk
18 artisti in una grande sala che al posto delle pareti ha 9 maxischermi su cui vengono proiettate immagini. L'effetto e' quello di un tunnel con stimoli visivi di grande suggestione in un percorso che si unisce agli elettro-suoni del sound jokey CL_audio.
a cura di Pamela Cento in collaborazione con Emma Sech, Marco Minguzzi, Jan Kozaczuk
Mercoledì 14 maggio, presso il Bloomsbury Space
nell’antico Palazzo Colonna, diciotto artisti
proporranno le proprie opere fotografiche e video
all’interno di uno spazio unico in Italia. Lo
spazio è la Sala Ovale di Bloomsbury Auction,
rinomata Casa d’Aste con sede anche a New York e
Londra. La grande sala al posto delle pareti ha
nove maxischermi su cui verranno proiettate le
immagini: l’effetto è quello di un tunnel e
stimoli visivi di grande suggestione in un
percorso che si unisce agli elettro-suoni del sound jokey CL_AUDIO.
L’evento si aprirà con la proiezione simultanea
nei maxischermi del video "Camera Obscura
Africana" (2007) di Fabio Caramaschi, fotografo e
regista da sempre interessato al sociale. I suoi
documentari e fotografie hanno vinto numerosi
premi tra cui: Premio Ennio Flaiano, Premio
Kodak, Premio “Stefano Gay Tachè”, Premio
“Cinemavvenire”, Premio “Libero Bizzarri”,
Premio “Roma doc fest”. Come regista freelance
realizza numerosi servizi documentaristici e
giornalistici per RAIUNO, RAIDUE,
RAITRE, RAISAT, RAIEDUCATIONAL e LA SETTE .
“Camera Obscura Africana” è il sogno africano e
il racconto per immagini di un viaggiatore che si
sente appartenere alla dignità e agli
spazi immensi dell’Africa. Un video realizzato
con il montaggio digitale di materiali
fotografici realizzati dall’autore nel corso dei
suoi numerosi viaggi di reportage in Africa.
Seguiranno le proiezioni delle immagini degli
altri autori, immagini differenti per genere e
stile, che offriranno uno spaccato dell’arte visiva contemporanea attuale.
Marco Barozzi propone fotografie in bianco e nero
scattate a Roma, una Roma antica che si unisce
con grande dinamismo alla Roma grande metropoli
in un progetto che è la trasposizione fotografica
dell’ “Ulisse” di Joyce. Fotografie che hanno
vinto numerosi premi tra cui: menzione d’onore
all’International Photography Awards (IPA),
menzione d’onore al Prix de la Phothografie
Paris, Premio Festival Internazionale Orvieto fotografia.
Luca Baldassari usa la tecnica del
Forostenopeico, archetipo della macchina
fotografica dove invece delle lenti c’è un foro
costruito artigianalmente, che consente ampia
libertà di sperimentare non essendoci vincoli
predefiniti., Baldassari crea delle fotografie
che in esse inglobano la filosofia e la poetica
del tempo “lungo”, il tempo per osservare davvero
ciò che si sta fotografando, per emozionarsi e per impressionare la pellicola.
Nicola Bettale presenta i suoi "fotomosaici"
segnati dal segno dinamico e da una forte ricerca compositiva.
Monica Di Brigida propone paesaggi urbani i cui
contorni annacquati trasformano l’immagine
rasentando, in alcuni casi, l’astrazione.
Olivia Fincato, artista e intellettuale
versatile, mostra i suoi scatti effettuati nella
favelas brasiliane, in cui il sacro e il profano si con-fondono.
Kappa offre le sue astrazioni che partono da un
soggetto reale abilmente fotografato e ripresentato come punto di fuga mentale.
moRgan_Barbara Konopka artista, di base a
Varsavia, dalle numerose esperienze
internazionali, ci offre la possibilità di
ammirare le sue immagini “realisticamente” oniriche.
Francesca Lepori riempie l’inquadratura
dell’azzurro scrostato e vissuto di una piccola
imbarcazione trovata sulla riva del mare. Segni
di tempo e di vento per una fotografia che perde il dato di partenza.
Valerio Mezzanotti, fotografo che vive tra Parigi
e New York, pubblica per i principali quotidiani,
come il New York Times, e per le riviste più
conosciute, ci offre l’eleganza del suo sguardo
con immagini che si riempiono del bianco di corpi nudi femminili.
Roger Nicotera fa aleggiare nella grande sala i
respiri e i sospiri dei protagonisti delle sue
fotografie che giocano con tutto ciò che è
comunicazione, come televisori o slogan sulle t-shirt.
Emanuela Passacantilli, ci fa entrare dentro la
serialità di città e paesaggi che, duplicandosi,
divengono immaginari: perfetti ed inquieti.
Manilio Prignano, presenta immagini che appaiono
come spartiti musicali, dove ciò che scandisce il tempo è il ritmo della linea.
Rino Regoli fotografo partecipante alla passata
edizione della Quadriennale, propone i suoi
riflessi astratti creati, in analogico, dopo anni
di ricerca e sperimentazione. Opere d’arte
stupefacenti che racchiudono molteplici linguaggi
visivi e ricerche scientifiche, in una incessante ricerca della forma pura.
Rosella Sale propone i suoi scatti dedicati al
sociale, abitati da uomini ai margini, cartelloni
pubblicitari e simboli del contemporaneo, con cui
gioca per associazione visiva.
Gianluca Tamorri presenta scatti fotografici,
realizzati in studio, di oggetti che estrapolati
dal quotidiano raccontano altre realtà.
Simone Weihs propone fotografie dove il tempo non
lineare segna un individuo come un palazzo:
corrosioni e logorii del tempo dell’esistenza.
Pamela Cento presenta, dopo il successo
dell’anteprima fatta a New York presso la
Fondazione Zerilli-Marimò e la New York
University, il video “Dear van Gogh”. Video dove
l’arte “tradizionale” si commistiona con i nuovi linguaggi digitali.
One Image Day è un percorso espositivo unico nel
suo genere dove, l’immagine fotografica, perdendo
la sua materia, diviene centro della visione interiore.
Inaugurazione Mercoledì 14 maggio ore 19.00/21.30
Bloomsbury Space
Via della Pilotta, 16/1 Roma
ingresso libero