48 progetti per Torino. La mostra - uno degli eventi principali del calendario di Torino 2008 World Design Capital - documenta tutto il processo di dialogo, progettazione e prototipazione tra designer, comunita' cittadine e aziende nato dalla consultazione di idee rivolta a designer, architetti, artisti, grafici interessati a progettare oggetti, utensili, servizi in risposta alle esigenze delle comunita' presenti sul territorio torinese. A cura di Stefano Boeri.
a cura di Stefano Boeri
Inaugura oggi la mostra Torino Geodesign: il racconto del processo di dialogo fra cittadini, designer e aziende in 48 progetti dedicati a Torino e ai suoi abitanti
Torino Geodesign è prima di tutto un progetto, un tentativo di intrecciare le tre grandi sfere dei bisogni, della creatività e della produzione attorno alla realizzazione di un gruppo di nuovi oggetti. E’ la sperimentazione, in una città-mondo, dell’idea che il design possa tornare ad essere un fattore di coesione e integrazione sociale e culturale.
Attraverso un lungo percorso di monitoraggio e consultazioni sono stati individuati a Torino più di 40 gruppi di persone, ciascuno con una specifica necessità. La selezione di questi gruppi di cittadini non è avvenuta secondo un criterio sistematico di rappresentanza: si è cercato piuttosto di far emergere gli interessi, le passioni, i desideri. Grazie ad una consultazione internazionale di idee, lanciata assieme alla rivista Abitare, media-partner dell’iniziativa, sono stati successivamente selezionati altrettanti designer, architetti, artisti, grafici chiamati insieme alle aziende a dare una risposta progettuale condivisa a queste esigenze.
Il risultato di tutto questo lavoro, iniziato oltre un anno fa, è convogliato nella mostra “Torino Geodesign. Il design come motore di una città mondo” realizzata a Torino al Palafuksas, in Piazza della Repubblica 25 e presentata questa mattina in anteprima alla stampa. All’incontro hanno preso parte - oltre al Curatore, Stefano Boeri, e ai due Direttori Scientifici, Lucia Tozzi e Stefano Mirti - Tom Dealessandri, Vice-Sindaco di Torino e Paola Zini, Direttore di Torino 2008 World Design Capital. Hanno inoltre raccontato la propria esperienza nell’ambito del progetto, Anna Ferrino, Amministratore Delegato di Ferrino & C. S.p.a., Ico Migliore e Mara Servetto, designers, Paolo Stratta della Scuola circense Cirko di Grugliasco (uno dei 48 “tris”di comunità/designer e azienda che hanno collaborato al progetto) e Carlotta de Bevilacqua, che partecipa nella doppia veste di designer per Artemide e di imprenditrice (Danese).
La mostra, costituisce uno degli eventi principali di Torino 2008 World Design Capital e rappresenta, dunque, la fase conclusiva del progetto Torino Geodesign, realizzato in collaborazione con Id-Lab per la logistica, Progetto The Gate e Urban Center Metropolitano per le relazioni con le comunità.
Di primo piano i nomi dei designer coinvolti nell’iniziativa: da Naoto Fukasawa, giapponese, autore per Muji del celebre lettore CD da parete all’inglese Jasper Morrison, autore - proprio insieme a Fukasawa - del libro Supernormal, che teorizza e promuove la riscoperta di un design “semplice” applicato ad oggetti di vita quotidiana; da James Irvine a Sami Rintala, che per il mercatino del Balon - l’anima di Porta Palazzo, un mondo quasi totalmente auto-organizzato di venditori occasionali che prende forma a Torino ogni sabato – ha creato un carrello leggero che si trasforma in banco coperto; dal catalano Martì Guixè ai brasiliani fratelli Campana, a Ville Hara. E non mancano gli italiani: Giulio Iacchetti, impegnato nella progettazione di un sistema di antifurto urbano per biciclette; Matteo Ragni, che ha sviluppato due linee di prodotti per l’hammam, Luisa Bocchietto, designer e Presidente di ADI (l’Associazione per il Disegno Industriale) che ha lavorato con i canottieri del circolo Cerea nella progettazione del pontile “Fish Eye”, particolarmente leggero e agile per il trasporto, il montaggio e le operazioni di manutenzione. E molti gruppi, come i romani Ma0 o 2A+P, che hanno lavorato sulla scuola di Piazza dei mestieri e sugli orti urbani della Falchera, o il triestino Salone Gemma, autore della LAP-LAMP per Piazza madama Cristina.
Estremamente eterogenei, dunque, i temi di progetto: dai nuovi banchi mobili pieghevoli o sistemi di copertura per gli ambulanti del mercato a pontili flessibili e veloci da montare per le regate di canottaggio sul fiume; da sistemi per stendere i panni nei piccoli appartamenti di un quartiere di edilizia popolare in trasformazione a megaschermi agili e resistenti per proiettare film all’aperto, nelle piazze dei quartieri più densamente popolati. In altri casi i progettisti hanno dovuto lavorare alla soluzione di esigenze diverse, come le strategie di coabitazione tra studenti Erasmus, la progettazione di una radio e una rivista-network per le oltre 180 etnie presenti a Torino insieme a un gruppo di studenti albanesi, l’invenzione di strumenti musicali per la capoeira o la rivisitazione degli accessori tradizionali per il bagno dell’hammam.
Data l’eterogeneità delle tematiche trattate, i 48 oggetti presenti in mostra sono suddivisi per tipologia: gli interventi nello spazio pubblico, gli utensili di uso personale, i progetti di comunicazione.
Il progetto Torino Geodesign, presentato in anteprima a Torino nell’anno in cui la città è capitale mondiale del design, si pone dunque non solo come modello replicabile in altre città, introducendo il design come strumento ideale per soddisfare le esigenze concrete dei propri abitanti, ma può costituire per Torino un punto di partenza per introdurre un nuovo approccio di dialogo e confronto con i cittadini.
Stefano Boeri insegna al Politcencico di Milano ed è visiting professor all’Harvard Graduate School of Design. Il suo studio a Milano (Boeri Studio) si occupa di architettura e di progettazione urbana. E’ il fondatore dell’agenzia di ricerca “Multiplicity” <http://www.multiplicity.com>. Dal settembre 2007 è direttore responsabile della rivista internazionale Abitare (http://www.abitare.it) .
Il Comitato Organizzatore di Torino 2008 World Design Capital è composto da:
Città di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte, Camera di Commercio di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, ADI Associazione per il Disegno Industriale, Politecnico di Torino, Università di Torino.
Ufficio stampa:
Torino 2008 World Design Capital
Alessandro Bertin/Stefano Fassone
Tel. + 39 011 218213
Cell. +39 349 3102241/+39 347 4020062
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Conferenza stampa di presentazione 23 maggio alle 12.30
PalaFuksas
Piazza della Repubblica, 25 Torino
Orari di apertura:
Domenica - mercoledì 10.00 - 19.00
Giovedì - sabato 10.00 - 23.00