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25/5/2008

Marco Bongiorni

Galleria Artra, Milano

Disegnare è questione di scegliere.
Ogni percorso è una scelta che presuppone vengano scartate tutte le altre infinite possibilità.
Il mio lavoro è un errore riflesso su se stesso, è una scelta che si avvale del suo essere tale, per rifiutare fermamente le accuse che gli vengono mosse dall’esterno.
I miei segni sono vestigia di processi errati, di vie di fuga sbarrate, raggi senza luce che avvolgono la materia, rendendola visibile solo nei termini in cui si rende visibile ciò che non appare agli occhi.
Il disegno è un processo di scelte continue, di susseguirsi di scarti e ipotesi abbandonate, un errore unico, irripetibile, un continuum immaginifico di segni mai nati, la cui mancanza genera il gesto visibile.

Disegnare è questione di tempo e di spazio.
Il tempo, che va dal primo sguardo fino a quando non termina il segno, ricomincia ogni volta nell’occhio di chi guarda, per vivere nella sua memoria.
Lo spazio dell’oggetto, della materia e del soggetto si muove nel tempo del disegno a far sì che quest’ultimo possa vivere nello spazio: nelle carte di vecchie scenografie recuperate presso i Laboratori Scenografici Sormani, nei loro magazzini, nella loro polvere di anni passati, di storie narrate, storie rinate oggi e che moriranno domani; nel rapporto tra le dimensioni delle piccole sculture e le forme che, sul bianco del foglio, da esse nascono improvvise; nei soldatini di plastica della mia infanzia, disegnati con l’aiuto di una lente d’ingrandimento, per colmare la distanza tra me e loro.

Credo che la mia ricerca sia basata proprio su questo. Lavoro con il disegno perché è il modo con cui posso ragionare sul mondo, è il ponte con cui attraverso la frattura che mi separa dal “resto” e mi permette di farlo in maniera ogni volta diversa, con una gamma infinita di scelte. Lavoro spesso con la carta perché è un materiale che soffre molto, come l’uomo, ma che restituisce ogni cosa, con la stessa intensità ricevuta, proprio come l’uomo. Il mio lavoro è alla ricerca del vero: l’uomo, in quanto tale, può raggiungerlo solamente provando a sbagliare.

Inaugurazione lunedì 26 maggio 2008

Galleria ARTRA
Via Burlamacchi 1, Milano
aperto dalle 10,30 alle 13,00 e dalle 15.00 alle 19.30
ingresso libero

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