Bibliothe' Contemporary Art Gallery
Roma
via Celsa, 4/5 (piazza del Gesu')
06 6781427 FAX 06 6781427
WEB
Anna Paparatti
dal 29/5/2008 al 29/6/2008
Inaugurazione ore 18.30

Segnalato da

Francesca Pietracci




 
calendario eventi  :: 




29/5/2008

Anna Paparatti

Bibliothe' Contemporary Art Gallery, Roma

Tantra for ever. La citta' dalle nove porte e' un progetto di incontri e mostre curati da Francesca Pietracci e basati su un confronto tra filosofia indiana e arte contemporanea, che vede protagonisti la mente e il corpo dell'essere umano considerando la loro unita' e la loro frammentarieta'.


comunicato stampa

La città dalle nove porte è un progetto di incontri e mostre curati da Francesca Pietracci e basati su un confronto tra filosofia indiana e arte contemporanea. Il metodo seguito è quello di perlustrare concetti e spunti iconografici ricorrenti nelle differenti civiltà e culture. Scoprire e mettere insieme la loro complessità permette di conoscere meglio il mondo in cui viviamo, di analizzarlo nei particolari, di ritrovare un po’ di noi stessi sia all’interno delle antiche saggezze che nel pensiero e nel lavoro degli artisti contemporanei. Si tratta di un percorso che vede protagonisti la mente e il corpo dell’essere umano considerando la loro unità e la loro frammentarietà.

Nella filosofia indiana la città dalle nove porte corrisponde al corpo umano e ai fori in esso presenti, ai suoi accessi mentali e fisici verso l’esterno e verso l’interno.
“La città dalle nove porte”, come metafora presa in prestito dalla filosofia indiana, rappresenta il motivo conduttore di questa serie di incontri. Ogni artista racconta la propria vita, ogni opera parla del corpo, o di una sua parte, percepito come elemento di connessione tra i molteplici mondi che abitiamo.

“Tantra for ever”, le cinque opere di Anna Paparatti dedicate al Tantra, vivono la dimensione di un movimento immobile. In sanscrito “tantra” significa “metodo per ampliare la consapevolezza” e l’artista lo rappresenta attraverso le immagini dei cinque Dyani Buddha in unione con le loro Shakty. Ognuno di loro è caratterizzato da un colore ed è associato ad un punto cardinale. AKSHOBYA, colore azzurro - l’Est, è l’irremovibile. RATNASAMBHAVA, colore giallo – il Sud, rappresenta l’esaudimento dei desideri. VAIROCANA, colore bianco – il Centro, rappresenta la redenzione attraverso la sapienza. AMITABHA, colore rosso – l’Ovest, è il Buddha dell’incommensurabile splendore. AMOGHASIDDHI, colore verde – il Nord, incoraggia e protegge. Come afferma Lama Yesce in “The Tantric Way”: per chi ha sufficiente esperienza il semplice vedere un’immagine simile può aiutare a ristabilire la relazione tra l’aspetto maschile e femminile del proprio essere. E Anna Paparatti, infatti, ha una profonda esperienza di India, con i suoi undici soggiorni, di arte, con una carriera internazionale, e di esistenza, con una vita che non è stata mai disgiunta dal fare arte e dall’appartenere al suo mondo. Protagonista di quel cambiamento radicale avvenuto alla fine degli anni ’60, forse a differenza di tutti gli altri artisti, attraverso le sue opere racconta la sua vita interiore, il suo percorso verso una semplicità d’arrivo.

Il tantra insegna metodi per entrare in contatto con la nostra fondamentale interezza e l’arte tantrica è ricca di efficaci simboli che illustrano le caratteristiche di unità e di integrazione del nostro potenziale completamento realizzato dalle immagini di divinità maschili e femminili in unione sessuale. Esse sono il ritratto simbolico dell’unificazione interiore delle energie maschili e femminili. Ad un livello più profondo il loro abbraccio simboleggia il fine della più elevata pratica tantrica: la generazione di una stato mentale estremamente sottile e colmo di beatitudine la cui realizzazione è il mezzo più elevato e potente per penetrare la realtà ultima dell’esistenza e per liberarci da ogni illusione e sofferenza. In questo senso la figura maschile rappresenta l’esperienza della grande beatitudine, mentre quella femminile è il simbolo della saggezza non dualistica. La loro unione non ha assolutamente niente a che vedere con la gratificazione dei sensi, ma indica piuttosto una condizione perfettamente integrata di saggezza e beatitudine che trascende completamente i desideri ordinari dei sensi. (Lama Yesce in “The Tantric Way)

Bibliothe' Contemporary Art Gallery
Via Celsa 4/5 (Piazza del Gesu') - Roma
Ingresso libero

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