Hotel Grand Visconti Palace
Milano
viale Isonzo, 14
02 540341 FAX 02 54069523
WEB
Mario Giavino
dal 3/6/2008 al 1/7/2008
02 540341
WEB
Segnalato da

Mario Pietro Giavino



approfondimenti

Mario Giavino



 
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3/6/2008

Mario Giavino

Hotel Grand Visconti Palace, Milano

In mostra una serie di composizioni su carta dove protagonista assoluto e' il segno, che nella sua costante essenzialita' ed elementarieta' esprime il suo profondo interesse per il mondo naturale, inteso come immenso aggregatore di forme aperte.


comunicato stampa

Mercoledì 4 giugno al Grand Visconti Palace si inaugura la mostra Paesaggi interiori. Nelle opere di Mario Giavino, protagonista assoluto è il segno: segno-alfabetico, segno-scrittura, graffito e geroglifico ma anche traccia, cancellatura ed evocazione. Composizioni su carta di grande eleganza formale risolte in una sorvegliatissima gamma di colori: le terre insieme a bianco, nero e rosso.

Nelle opere di Mario Giavino, protagonista assoluto è il segno: segno-alfabetico, segno-scrittura, graffito e geroglifico ma anche traccia, cancellatura ed evocazione. Un segno che nella sua costante essenzialità, elementarietà, “quasi primordialità” esprime il suo profondo interesse per il mondo naturale, inteso come immenso aggregatore di forme che, tradotte pittoricamente, appaiono come autonome ed irripetibili, seppur simili tra loro, anzi raggruppabili entro tipologie molto aperte. Ecco, allora, il segno darsi nella sua stesura come metamorfosi, nel farsi linea, macchia o forma chiusa, secondo una logica interna fatta di valori, pesi e misure.

Tutto, in realtà, nel lavoro di Mario Giavino è interpretabile anche come scrittura; anche il segno, anche la croce, anche l’abbozzo di rappresentazione (tipica è quella della figura umana stilizzata, del vaso o della foglia); una scrittura comunque illeggibile, attraverso la quale si offrono le diverse componenti dell’immagine, che trattengono suggestioni ricche di presupposti culturali: sono tracce che provengono da un repertorio antico e diversissimo: dall’arte africana alle civiltà orientali, dal mondo dell’immaginario alle calligrafie simboliche. E come supporto prediletto Mario Giavino sceglie sempre la carta, spesso stratificata e resa "materica" , di piccola o di più grande dimensione caratterizzata da una leggerezza intrinseca, dove la pennellata viene accolta nella sinfonia di accenni e connotazioni, di colori (in una sorvegliatissima gamma di terre insieme a bianco, nero e rosso) e rilievi, di densità e materia.

La violenza gestuale, il debordare della materia, tipici delle opere del passato, lasciano qui spazio a una visione più serena e mentale che coordina sentimenti e irrazionalità in una dimensione interiorizzata.
Nascono allora due piani di lettura: se il primo, di carattere simbolico-naturalistico si basa sulle cromie delle terre che concorrono a sviluppare sensazioni di materialità, l’altro, più psichico, si fonda invece su di una progettualità libera e rarefatta

inaugurazione: mercoledì 4 giugno, ore 18.30

Grand Visconti Palace
Viale Isonzo 14 - Milano
ingresso libero

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