Maurizio Bolognini
Mario Costa
Giulio Giorello
Angela Madesani
Enrico Pedrini
Paola Barbara Sega
Un'installazione di Maurizio Bolognini. ZAUM-MA contiene tre diverse parole: ZAUM, la comunicazione transmentale, quasi telepatica, immaginata da alcuni cubo-futuristi russi nel loro tentativo di sfuggire ai limiti della parola; MA, il concetto di spazio nella cultura giapponese, che non lo rappresenta come un contenitore pre-esistente alle cose ma come un insieme in espansione di relazioni, traiettorie, percorsi; AUMMA un termine molto popolare a Napoli, che significa lentamente e segretamente.
MAURIZIO BOLOGNINI
L'E-M ARTS organizza per il 19 gennaio ZAUMMA un'installazione di
Maurizio Bolognini.
ZAUM-MA contiene tre diverse parole:
- ZAUM, la comunicazione transmentale, quasi telepatica, immaginata da
alcuni cubo-futuristi russi nel loro tentativo di sfuggire ai limiti
della parola (20 computer verranno programmati prima dell'installazione,
per disegnare un numero illimitato di immagini, sempre diverse, e
verranno sigillati in modo che non possano essere collegati a un
monitor);
- MA, il concetto di spazio nella cultura giapponese, che non lo
rappresenta come un contenitore pre-esistente alle cose ma come un
insieme in espansione di relazioni, traiettorie, percorsi (le macchine
installate accese al momento dell'inaugurazione, disegneranno le loro
traiettorie per tutta la durata della mostra: la velocità di
esecuzione consentirà di produrre immagini corrispondenti a una
superficie di circa 3 kmq al mese; dopo una settimana, verrà raggiunto
il Golfo di Napoli);
- AUMMA un termine molto popolare a Napoli, che significa lentamente e
segretamente.
Maurizio Bolognini esordisce in campo artistico alla fine degli anni '80
con lavori caratterizzati soprattutto dall'interesse per le nuove
tecnologie.
"Le sue prime ricerche lo portano a realizzare immagini casuali in cui
l'artista attiva processi generativi dagli esiti incontrollabili. Egli
vuole produrre oggetti artistici che non abbiano un autore, estromettere
la soggettività del creatore dal prodotto d'arte, generando immagini e
rappresentazioni autonome. È l'elaboratore stesso che produce le
immagini - casuali e indeterminate - che possono riempire il vuoto del
video. L'artista diviene spettatore di un'elaborazione che procede in
modo esterno ed autosufficiente, mantenendo con il creatore del processo
solo un rapporto di referenza operativa."
E. Pedrini.
Per l'occasione sarà pubblicato il catalogo ATLAS, in collaborazione
con il Centro Arte Contemporanea Ticino e le Edizioni Nuovi Strumenti,
con testi di Mario Costa, Giulio Giorello, Angela Madesani, Enrico
Pedrini e Paola Barbara Sega.
Inaugurazione: sabato 19 gennaio 2002 ore 19.30
orario: lun.-ven. 10.30 - 19.30 / sabato x appuntamento
E-M ARTS c/o Studio Morra
via Calabritto, 20 - 80121 Napoli
Tel. e fax 39 0817643737