Galleria d'Arte Moderna - GAM
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22/1/2002

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Galleria d'Arte Moderna - GAM, Bologna

Alla GAM 3 eventi inaugurano oggi: la personale di Giuseppe Zigaina, la consegna del Premio Spazio Aperto a Sabrina Torelli ed infine verranno inaugurate le sale della collezione permanente della Galleria che presentano il nuovo allestimento Materia d'arte dedicato alle opere degli ultimi decenni delle collezioni della GAM.


comunicato stampa

Alla GAM 3 eventi inaugurano oggi: la personale di Giuseppe Zogaina, la consegna del Premio Spazio Aperto a Sabrina Torelli ed infine verranno inaugurate le sale della collezione permanente della Galleria che presentano il nuovo allestimento Materia d'arte dedicato alle opere degli ultimi decenni delle collezioni della GAM.
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A cura di Michael Semff, Peter Weiermair

Dopo l'importante rassegna che la città di Trieste ha dedicato a Giuseppe Zigaina nel 2000, la mostra Giuseppe Zigaina. Disegni e incisioni 1947-2001 alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna realizzata in collaborazione con la Staatliche Graphische Sammlung di Monaco, propone per la prima volta un lato meno conosciuto dell'opera dell'artista friulano, quello grafico.

Con questa mostra e con il catalogo che l'accompagna edito da Marsilio, si vuole dare risalto all'immagine di un artista il cui disegno riveste un grande importanza nella sua ricerca, spesso considerato in secondo piano rispetto alla sua principale attività di pittore. Questa mostra vuole mettere in risalto - attraverso un'accurata selezione delle opere compresa in un arco cronologico che ricopre più di cinquantanni di attività - la "non casuale passione" di Giuseppe Zigaina per il disegno come mezzo espressivo ideale per la sua poetica. La rassegna può essere letta come un omaggio al "segno" di Zigaina, perché fin dall'inizio questo è l'elemento portante nella sua opera, con una rilevanza tale che non si riscontra in nessun altro artista italiano della sua generazione, ma che si ritrova in Picasso e Dürer, due maestri molto studiati da Zigaina dai quali attinge influssi e suggestioni.

Il percorso di mostra parte dagli esordi artistici di Zigaina collegati alle vicende del "Gruppo del Fronte Nuovo delle Arti" nell'immediato dopoguerra: in queste opere tutta la forza espressiva è affidata proprio al segno che diventa strumento essenziale per imbrigliare l'oggetto, chiuderlo in un groviglio di linee che invade, fino ai margini, il foglio. Fondamentale è l'importanza della lezione dell'espressionismo tedesco. Nei fogli degli ultimi anni assistiamo a un lavoro della memoria, a un "racconto" per frammenti e immagini del passato e del presente assemblate insieme in una nuova narrazione. L'opera grafica, così come quella pittorica appare come una grande meditazione sulla storia e sul destino dell'uomo svolta per immagini.

La rassegna proseguirà al Museum Rupertinum di Salisburgo (Giugno 2002) e ai Civici musei e Gallerie di storia e arte di Udine (autunno 2002).

Giuseppe Zigaina è nato a Cervignano del Friuli nel 1924, ha conseguito vent'anni più tardi la maturità artistica a Venezia. Nel 1946 incontra a Udine Pier Paolo Pasolini, con il quale stabilisce un legame di profonda e duratura amicizia. Pochi anni dopo, con Guttuso, Pizzinato, Maltese, De Micheli, De Grada e Treccani, getta le basi del movimento realista. Nel 1985 insegna all'Art Institute di San Francisco. Le sue opere sono state esposte nel '48 alla Biennale Internazionale d'Arte di Venezia dove espone anche nel '50, '52, '54, '56, 60, '66 (con una personale) e nel 1982. Tra le maggiori esposizioni personali, ricordiamo quella del 1974 alla Galerie Levy di Amburgo e alla Galerie Pudelko di Bonn, nel 1975 alla Bedford House Gallery , nel 1981 alla Galerie Kara di Ginevra di Londra e nel 1982 a Losanna. Nel 1986 espone alla Quadriennale di Roma, nel 1989 si tiene un importante mostra antologica al Palazzo dei Diamanti di Ferrara e nel 2000 il Museo Revoltella di Trieste gli dedica una antologica

I grandi disegni degli anni '50 sono lontani da ogni intento documentaristico, già emanano quell'intima inquietudine che anima la tensione tra l'oggetto reale e la visione poetica. I lavori dei primi anni '60, rivelano l'influenza degli artisti tedeschi Max Ernst e Richard Oelze, nel repertorio di Zigaina irrompono con intensità sempre maggiore immagini oniriche e visionarie. E' in questi anni comincia a profilarsi un elemento, che resterà una caratteristica di gran parte dell'opera di Zigaina: la divisione della superficie, in senso orizzontale, in due o più campi, riuscendo così ad inserire nell'immagine simultaneamente differenti elementi della rappresentazione, in bilico tra realtà e sogno, tra spazialità e prospettiva piana. Nel 1965 l'artista inaugura una nuova tecnica, incomincia ad incidere, nelle acqueforti e nelle punte secche su piombo, il sogno e l'incubo, attraverso il segno, diventano vere e proprie "metafore figurative". Il processo di metamorfosi, ha sempre rappresentato per Zigaina l'essenzadella vita umana, di colpo la realtà del processo si rivela ai suoi occhi e al suo spirito. È una meditazione che emerge da un drammatico passato, dalla guerra, che nel dolore ha portato l'individuo a riconoscersi, unirsi nella collettività, e Zigaina vuole dare un'immagine a questa drammatica unione. La crudeltà, la repulsione, la miseria sono presenti in tutte le immagini, insieme al sentimento della morte, sono opere che denunciano la crudeltà che corrompe e ferisce l'uomo.
Il decennio che s'inaugura nel 1971 è contrassegnato da un intenso lavoro grafico, con incisioni di grande bellezza. L'opera evolve sotto il segno della notte, ossia il tempo della morte, ne viene sottolineato il suo carattere nordico e, in qualche modo, tragicamente romantico. Al suo stile grafico, che è giunto alla sua pienezza espressiva, non sfugge ogni più sottile variazione del dramma che la sua ansia civile si è proposta di illustrare, la linea si pone sul foglio, lo anima e con lo spazio che in tal modo crea da una forma tanto intensa e complessa da apparire tra gli esiti più alti della grafica contemporanea.
Nel corso degli anni Ottanta e in seguito, il lavoro di Zigaina s'intensifica, ogni opera sopra la propria bellezza, ha la propria necessità; il senso del destino vi tiene sopra invisibile la sua ala. Il suo lavoro appare più libero, l'artista riesce a dominare la materia e l'espressione, raggiungendo altissimi livelli di poesia. La crudeltà che emergeva nelle opere degli anni precedenti, si è attenuata, il senso della morte appare in modo meno diretto, espresso per figure fantastiche, attraverso lampi di poesia.

Inaugurazione: mercoledì 23 gennaio, ore 19,30

Orari: fino al 24 febbraio: lunedì dalle 12 alle 18; martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 10 dalle 18; giovedì e sabato dalle 10 alle 21.
Dal 25 febbraio 2002 orari: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18.
Lunedì chiuso.

Biglietto: Lit. 12.000 (Euro 6,00) ridotto Lit. 8.000 (Euro 4,00)

Catalogo: Marsilio editore
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Premio Spazio Aperto 2002 a Sabrina Torelli

Istituito l'anno scorso, il Premio Spazio Aperto nasce in collaborazione con la Vice-Presidenza e Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e Spazio Aperto - Galleria d'Arte Moderna di Bologna, con la precisa volontà di valorizzare, promuovere e sostenere, attraverso una mostra, un catalogo e un contributo finanziario, i giovani artisti attivi nell'area emiliano - romagnola, rivolgendo uno sguardo particolare alla sperimentazione.

La Commissione Spazio Aperto - composta da Dede Auregli, curatore del progetto Spazio Aperto Chiara Bertola, curatore sezione Arte Contemporanea, Fondazione Querini Stampalia di Venezia, Roberto Daolio, Accademia delle Belle Arti di Bologna, Claudio Marra, Università degli Studi di Bologna, Claudio Spadoni, direttore delle attività espositive della Loggetta Lombardesca, Alessandra Vaccari, dipartimento AA.VV., Peter Weiermair, direttore della Gam, e Claudia Collina, rappresentante della Vice Presidenza e Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna - aveva già annunciato il nome di Sabrina Torelli durante la passata edizione di ArteFiera: un scelta motivata dall'interessante percorso poetico dell'artista, in continua evoluzione e in sintonia con le ultime tendenze creative in ambito internazionale.

Il lavoro di Sabrina Torelli è rivolto verso l'interesse per gli aspetti performativi e di interazione tra la mente, il corpo e l'ambiente, attraverso l'utilizzo di un'ampia varietà di mezzi e di strumenti espressivi. La sottile e intelligente discrezione della sua ricerca artistica, volta ad esplorare tutte le possibili percezioni sensoriali sia nella dimensione quotidiana sia in quella del disturbo e della patologia, si muove in zone di soglia proponendo interventi minimali, ricchi di suggestioni riflessive e nuovi punti di osservazione.

In occasione della cerimonia di premiazione, l'artista propone un lavoro inedito dal titolo Zweifel, 2002 che sarà visibile nella sala conferenze della Galleria d'Arte Moderna nelle giornate di apertura di Arte Fiera 2002 (24,25,26,27 dalle 10 alle 21; lunedì 28 apertura dalle 12 alle 18).

Questa installazione anticipa la mostra personale - a cura di Rosalba Paiano- che verrà inaugurata il prossimo 9 aprile nelle sale del secondo piano della Galleria d'Arte Moderna di Bologna, accompagnata da un catalogo che conterrà, oltre al testo critico, la documentazione fotografica delle installazioni e dei lavori esposti.

Mercoledì 23 gennaio 2002 - Galleria d'Arte Moderna ore 19.00

SABRINA TORELLI. È nata a Reggio Emilia nel 1966. Vive e lavora a Bologna
1996 Diplomata all'Accademia di Belle Arti di Bologna
Graduated in the Academy of Fine Arts in Bologna
1999 È nella selezione italiana per l'International Studio Program P.S.1 New York.
She is in the Italian shortlist for the International Studio Program P.S.1 New York.
2000 Segnalata per il Premio Querini-Furla 2000, Fondazione Querini Stampalia, Venezia
Indicated for Querini-Furla 2000 Prize, Fondazione Querini Stampalia, Venezia
2001 Finalista per il Premio Querini-Furla 2001, Fondazione Querini Stampalia, Venezia
Finalist for Querini Furla 2001 Prize, Fondazione Querini Stampalia, Venezia
2002 Premio Spazio Aperto, Galleria d'Arte Moderna, Bologna
Spazio Aperto Prize 2002, Gallery of Modern Art, Bologna

Mostre personali/Solo Exhibitions
2001 ?, testi di R.Daolio e R. Paiano, Luigi Franco Arte Contemporanea, Torino
2000 Complanari, a cura di/ curated by R. Daolio, Museo di Scienze Naturali G. Scarabelli, Imola,
Apparati di cattura, a cura di/ curated by F. Pasini, Massimo Minini, Brescia
1998 Sabrina Torelli, a cura di/ curated by G. Bertolino, Luigi Franco Arte Contemporanea, Torino
Sabrine, con/ with Sabrina Mezzaqui, a cura di/ curated by F. Pasini, Care Of, Cusano Milanino, Milano
1997 Il terzo orecchio, con testo critico di/ text by R. Daolio, Zone c/o Graffio, Bologna
1996 La settimana, Zone c/o Graffio, Bologna

Mostre collettive/Group Exhibitions
2001 The Art is a fifth element, Premio Querini Stampalia-Furla per l'arte, seconda edizione/ Querini-Furla Prize, second edition, Fondazione Querini Stampalia, Venezia (M. Bartolini, L. Favaretto, M. Manzelli, S. Torelli, Vedovamazzei)
Boom, a cura di/curated by S. Risaliti, Espresso, a cura di/curated by G.Maraniello e L. Cerizza, Manifattura Tabacchi, Firenze
Gravità Zero,Arte tecnologia e nuovi spazi dell'identità, a cura di/curated by B. Pitromarchi, M.G.Tolomeo, Palazzo delle Esposizioni, Roma
2000, Bù!, a cura di/ curated by E. Baiocco, direzione artistica di/ artistic direction by S. Risaliti, Palazzo delle Papesse Centro Arte Contemporanea, Siena
Vedere Voci, a cura di/ curated by G. Bertolino, Luigi Franco Arte Contemporanea, Torino
Con i tuoi occhi, La generazione più attesa, a cura di/ curated by S. Lacagnina, Covo, Bergamo
7 Artisti della scena Italiana, sculture e installazioni nelle stanze del Rigoletto, a cura di /curated by F. Comisso, L. Perlo, Casa del Rigoletto, Mantova
1999 P.S.1 Selection 1998/1999, a cura di/ curated by P.S.1 Italian Bureau, Fondazione Pistoletto, Cittadellarte, Biella
La Ville, le Jardin, la Mémoire, a cura di/ curated by L. Bossé, C. Christov-Bakarghiev, H. Ulrich Obrist, Villa Medici, Academie de France, Roma
Alle soglie del duemila. Ultime tendenze nell'arte italiana, a cura di/ curated by R. Barilli, Palazzo Crepadona, Belluno e Galleria Civica, Cortina d'Ampezzo
1998 Con la pazienza si acquista scienza, a cura di/ curated by A. Galasso, Viafarini, Milano
A questo punto, a cura di/ curated by C. Bertola, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia
Aggiungerei soltanto qualche osservazione critica, a cura di/ curated by C. Pietroiusti PrimoPiano Roma
Germinations X. European Project for Young Artists, Atene
Da Bologna, a cura di/ curated by R. Daolio, La Chaufferie, Galerie de l'Ecole supérieure des arts décoratifs, Strasburgo
1997 Lab. 12.2-T.I.N.A. -there is no alternative-, a cura di/ curated by R. Daolio, Viafarini, Milano
Officina Italia: Rete Emilia Romagna, a cura di/ curated by R. Barilli, Chiostri di S. Domenico, Imola, (Bologna)
1996 Concorso nazionale Arti Visive 1, Palazzo Ducale, Genova

Performance
1998 Onda su onda, Zone c/o Graffio, Bologna
1997 Aria Condizionata, performance, Bologna
Interventi/Interventions
1999 Invito al contemporaneo: Sabrina Torelli e Francesca Pasini, a cura di/ curated by C. Bertola, Fondazione Querini Stampalia, Venezia, 2 giugno 1999
1998 Ginocchia naso, naso ginochia, in Storie di ogni genere, a cura di/ curated by F. Pasini Museo del Cinema e Centre Culturel Français, Torino, Galleria d'Arte Moderna, Bologna
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Mercoledì 23 gennaio alle ore 19.30 verranno inaugurate le sale della collezione permanente della Galleria che presentano il nuovo allestimento Materia d'arte dedicato alle opere degli ultimi decenni delle collezioni della Galleria. L'attuale proposta di selezione di opere degli ultimi decenni facenti parte della collezione, segue il criterio - già adombrato nel titolo scelto per l'occasione - di dare la preferenza espositiva alle opere realizzate con materiali alternativi, eterogenei, extrartistici o addirittura anartistici (ma le Avanguardie storiche avevano fin dai primi decenni del Novecento ampiamente spianato la strada in questo senso verificando le differenti possibilità di impiegare materiali inusuali nel creare il corpo dell'arte).
Pur nello spazio notevolmente ristretto dalla presenza di un'imponente architettura provvisoria, che ha diminuito le possibilità di esporre tutto ciò che si sarebbe voluto esporre, vengono presentate alcune delle opere che sono state acquisite o depositate a vario titolo nel corso degli anni, per la precisione da quando la Galleria della città ebbe, nel 1975, la propria sede nell'attuale edificio costruito ad hoc su progetto dell'architetto Leone Pancaldi.
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Nell'immagine un'opera di Sabrina Torelli.

Marcella Manni -Simona Brighetti
Ufficio stampa Gam Bologna
tel 051.502959 - fax 051371032

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Galleria d'Arte Moderna
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