Barbara Brugola
Rita Casdia
Marzia Dalfini
Claudia Dallagiovanna
Tim Crouch
Francesca Referza
In occasione del Napoli Teatro Festival e' presentato "England" di Tim Crouch, regia di Carlo Cerciello. Contemporaneamente inaugura la mostra "LetMeDrawIt4U", una collettiva di 4 artiste in cui il tema comune e' il mondo femminile e l'immaginario delle donne contemporanee. Opere di Barbara Brugola, Rita Casdia, Marzia Dalfini, Claudia Dallagiovanna. A cura di Francesca Referza.
LetMeDrawIt4U = Let me draw it for you.
Lascia che te lo disegni. Permettimi di disegnartelo. Ora te lo disegno.
un progetto NOTgallery a cura di Francesca Referza
ARTISTE: Barbara Brugola, Rita Casdia, Marzia Dalfini, Claudia Dallagiovanna
Tanti modi per dire che certi aspetti dell'universo femminile sono incomprensibili
all'uomo e piuttosto che spiegarli, sarebbe bene disegnarli senza che sia necessario
chiedersi il perché di ogni singola azione. Il titolo in inglese è stato scelto come
ironica esagerazione della sintetizzazione digitale del linguaggio nel mondo
giovanile: una parola simile potrebbe realmente trovarsi scritta in un SMS.
Il mondo femminile, l'immaginario delle donne contemporanee, dal quale l'uomo è
escluso costituisce il tema comune delle quattro artiste.
Questo progetto rappresenta una piccola panoramica sul disegno "al femminile" nel
passaggio tra due generazioni: quella cresciuta negli anni '70 e quella del decennio
successivo. Questi anni hanno segnato una storica trasformazione tra le forme di
percezione e produzione visiva.
In quegli anni infatti i bambini hanno completamente modificato il proprio modo di
percepire le immagini. Fino agli anni '70 si imparava a disegnare prima di
riconoscere le immagini fotografiche e video e, di conseguenza, il disegno era di
più immediata comprensione rispetto agli altri.Negli anni successivi si è andata
progressivamente anticipando l'età tanto che i bambini riconoscevano con maggiore
immediatezza le fotografie e le pellicole rispetto ai disegni.
Le motivazioni di un simile processo sono state molte e varie. Sicuramente la larga
diffusione di macchine fotografiche e video a basso costo già negli anni Sessanta è
stato l'inizio del fenomeno. Solo nel decennio successivo sono intervenuti altri
fattori determinanti: la diffusione dei televisori a colori a basso costo, delle
fotografie nei libri per l'educazione infantile e la facilità con cui era possibile
sviluppare le stampe fotografiche, messe poi a disposizione della visione infantile.
Nel disegno i bambini traducono immediatamente in immagine la percezione continua
dell'emisfero analogico del cervello (un disegno "aperto", interpretativo e non
organizzato geometricamente). Le fotografie e le immagini video invece educano i
bambini fin nei primissimi anni d'età ad "ingabbiare" in immagini discontinue
(organizzate geometricamente) la continuità del materiale percettivo che afferisce a
loro dai sensi all'emisfero digitale del cervello.
Il dialogo tra emisfero analogico ed emisfero digitale è fondamentale per
organizzare il materiale percepito e poterlo poi trasmettere. In sostanza tutto ciò
che arriva simultaneamente ai nostri sensi deve essere scomposto, organizzato e
schematizzato all'interno di rappresentazioni limitate (come una foto, un filmato,
una descrizione scritta ecc.); tuttavia quando tali rappresentazioni limitate
vengono percepite, il nostro cervello deve ritradurle in un "discorso" continuo che
"simuli" la realtà che afferisce ai nostri sensi. Per fare un esempio, se guardiamo
la fotografia di un tramonto sul mare (rettangolare, di una certa dimensione, con
una determinata messa a fuoco) il nostro cervello ha bisogno di immaginare la realtà
concreta di ciò che vede limitatamente: un determinato luogo, una determinata ora,
una particolare luce del sole, il rumore del mare, il suo odore.
Quanto ha influito lo sviluppo anticipato della capacità dei bambini di apprendere
(e ricostruire in realtà continua concreta) le immagini totalmente digitali (foto e
video)?
La mostra propone ai visitatori un primo approccio al problema, analizzando le
trasformazioni del disegno in una generazione di donne cresciute tra i '70 e gli
'80, con l'obiettivo di comprendere in che direzione sta andando la produzione di
immagini e la loro percezione da parte del pubblico. Si vedrà come per coloro che
sono cresciuti in periodo in cui il disegno era ancora tra le prime forme di
scoperta del mondo (anni Settanta), in età matura il disegno tende ad organizzarsi
secondo una logica geometrica e schematica; viceversa in coloro che progressivamente
hanno scoperto il mondo attraverso fotografia e video, in età matura il disegno
tende ad offrire "l'apertura" percettiva ed emotiva del disegno infantile.
Ore 19
England di Tim Crouch, regia di Carlo Cerciello
Solo su invito. Per prenotazioni info@notgallery.com - tel. 081 0607028
Inaugurazione mostra alle 20
NOTgallery
Piazza Trieste e Trento, 48 - 80132 Napoli
Orari di apertura: dal martedì al sabato dalle 16 alle 20 e su appuntamento
ingresso libero