In mostra una serie di pitture recenti dell'artista milanese che narrano una condizione di attesa subita, di stand-by inquieto, di buio fertile, verso una classicita' impossibile, caratterizzata da luci basse, dense, seicentesche. A cura di Marco di Capua.
A cura di Marco di Capua
First Gallery presenta GIULIO DURINI. Dopo una prima tappa dedicata alla grande pittura figurativa internazionale con l’opera di Odd Nerdrum, la ricerca – sempre a cura di Marco Di Capua – si concentra ora sul panorama italiano.
Nello spazio di via Margutta saranno esposte, da fine giugno a metà settembre 2008, nove opere su tela del pittore milanese.
Esiste una comunanza d’intenti tra Giulio Durini e Odd Nerdrum, rintracciabile nell'aria che anche Durini fa respirare ai suoi personaggi,una specie di Limbo, così come, seppur in modo meno realistico e più visionario, propone l'opera di Nerdrum. Così nei due pittori è simile una condizione di attesa subita, di stand-by inquieto, di ombra esistenzialmente vissuta, di buio fertile.
Le figure di Durini stanno sotto il tallone del Regime Notturno delle immagini: luci basse, dense, seicentesche; bagliori; silenzio; sogni. Monologhi per corpo solo, è un buon sottotitolo: Giulio stabilisce lo spazio ridotto dove il corpo, solitariamente, resiste.
Frammenti di un discorso amoroso?
Il suo mondo mi ricorda quello dello scrittore giapponese Yukio Mishima: per questo raccogliersi sull'aspirazione a una classicità impossibile, vanamente eroica, platealmente narcisista, che nel corpo maschile celebra l'ultimo rifugio, l'estrema offerta (Ecce Homo), forse, di ciò che Yukio & Giulio chiamerebbero Stile.
Marco Di Capua
Inaugurazione: mar 24 giugno, ore 19
First Gallery
via Margutta, 14 Roma
tutti i giorni: 11.00 – 19.00 domenica - lunedì chiuso
Ingresso libero