Galleria Sonia Rosso
Torino
via Giulia di Barolo, 11/h
011 8172478 FAX 011 8172478
WEB
Between Concept and Action
dal 30/6/2008 al 23/9/2008
lun - sab 14-19:30 o su appuntamento

Segnalato da

Sonia Rosso




 
calendario eventi  :: 




30/6/2008

Between Concept and Action

Galleria Sonia Rosso, Torino

La mostra presenta le opere dei piu' importanti autori della scena Cecoslovacca degli anni '60 e '70 con lo scopo di focalizzare l'attenzione su lavori-chiave creati nel periodo della dittatura Comunista, lavori che contribuirono in maniera autonoma e originale allo sviluppo dell'arte contemporanea. A cura di Juraj Carny e Sonia Rosso.


comunicato stampa

a cura di / curated by Juraj Carny e Sonia Rosso

Adam Adamciak, Juraj Bartusz, Stano Filko, Michal Kern, Julius Koller, Jiri Kovanda, Milos Laky, Otis Laubert, Juraj Melis, Alex Mlynarcik, Rudolf Sikora, Monogramista T.D., Jan Zavarsky

...................................english below

L’arte degli anni ’60 in Cecoslovacchia si sviluppò in una particolare atmosfera di temporanea distensione che fu poi interrotta dalla violenta invasione dell’Armata del Patto di Varsavia nel 1968. La negazione sistematica dei diritti fondamentali di libertà, di parola, di movimento e di riunione ebbe un impatto profondo sulla produzione artistica così come sulla sua presentazione. Per gli artisti più innovativi la presentazione pubblica del loro lavoro era alquanto impossibile e di conseguenza cominciarono a mostrare le loro opere all’interno di una stretta cerchia di amici. Mentre il partito comunista si dotava generosamente di “servi” delle dottrine del realismo Socialista, la maggioranza degli artisti che appartenevano ad una scena alternativa sotteranea sono stati costretti a considerare la propria arte come un hobby politicamente pericoloso e dovevano guadagnarsi da vivere in diversi modi.

Accademie di Belle Arti, spazi espositivi e la stampa erano controllate da una forte censura e, dal nostro punto di vista, è duro ammettere che alcuni artisti non abbiano potuto esporre le loro opere per anni, per non parlare dei loro desideri irrealizzati di lasciarsi alle spalle la Cortina di Ferro e visitare finalmente la Biennale di Venezia o Documenta a Kassel, o Parigi, Londra, New York. Nell’era di internet è quasi impossibile pensare a quanto sei fortunato ad imbatterti in un vecchio numero di Flash Art in vendita in un negozio di seconda mano.

Nonostante un forte isolamento della Cecoslovacchia negli anni ’60, gli artisti furono in grado di seguire tutti gli sviluppi della scena artistica mondiale e di creare un’ alternativa profondamente autentica che contribuì allo sviluppo dell’arte contemporanea, specialmente nel campo dell’Arte Concettuale e dell’Action Art. Riconoscere questo forte contributo culturale dell’area ceco-slovacca comporterebbe una seconda lettura della Storia dell’Arte Europea del Ventesino Secolo. Dipende dall’osservatore decidere di rispettare i modelli esistenti o accettare nuovi modi di interpretazione della produzione artistica delle ultime decadi.

La mostra Between Concept and Action (Tra Concetto ed Azione) presenta le opere dei più importanti autori della scena Cecoslovacca degli anni ’60 e ’70 con lo scopo di focalizzare l’attenzione su lavori-chiave creati nel periodo della dittatura Comunista, lavori che contribuirono in maniera autonoma e originale allo sviluppo dell’arte contemporanea. Allo stesso tempo, la mostra cerca di rivedere la schematica lettura dell’Arte Europea Occidentale e di mettere in luce le autentiche modalità di espressione degli artisti dell’Europa Centrale (Juraj Carny)

Nel primo tempo, la mostra si ripropone di introdurre l’arte Cecoslovacca durante gia anni ’70. Nel secondo tempo verranno esposte le opere degli artisti dagli anni ’80 fino alla produzione più recente.

Durante il periodo della mostra sarà disponibile il materiale sugli artisti.

Primo tempo: 1 luglio – 24 Settembre
Secondo tempo: 25 Settembre – 25 Ottobre

.............................english

The art of the 60`s in Czechoslovakia evolved in a specific atmosphere of a temporary political slackness capped by a violent entrance of the Warsaw Pact Army in 1968. Systematical negation of the fundamental freedoms /of speech, movement and gathering/ had an extensive impact on the nature of art production as well as its presentation. For the progressive artists the public presentation of their work was almost impossible therefore they presented their work in a private circle of close friends. While the Communist party generously endowed the "servants" of the doctrines of the Socialist realism, the majority of artists belonging to the underground "alternative scene" was forced to consider their art as a politically dangerous hobby and had to earn their livings in different ways. Academies of Fine Art, exhibitional spaces and the press were under a strong censorship and from our point of view it is hard to believe that some of the artists had not exhibited for years, not to mention their unfulfilled desires to get behind the borders of the Iron Curtain and visit at least Venice Biennial or Documenta in Kassel, if not Paris, London or New York. In the era of the internet it is almost impossible to think about how lucky you are if you come across an old issue of Flash Art in the local second hand bookshop.

Despite a strong isolation of Czechoslovakia in the free 60`s the artists were able to follow the current development of art and create its highly authentic alternative that contributed to the world development of art especially in the field of Concept Art and Action Art. Acknowledgment of the local characteristics for the development of the world art needs probably the "second reading" of the History of European art of the 20th Century. It also depends on a particular beholder whether he decides to respect the existing models or will accept the new ways of interpretation of art production of the last decades.

The exhibition Between Concept and Action presents the works of the most significant authors of Czechoslovak art scene of the 60`s and 70`s with the aim to draw attention to the key works created in the period of Communist dictatorship that at the same time autonomously and originally contributed to the development of contemporary art. Simultaneously the show tries to revise a schematic reading of the European History of art presented from the centralistic point of view of Western Europe as well as to draw attention to the authentic modes of the selected Central European artists (Juraj Carny).

In the first half, the exhibition would like to introduce the Czechoslovakian art during the 70s. In the second half, will be shown works by the artists from the 80’s until the recent production.

Material about the artists will be available at the gallery during the exhibtion.

First half: 1 July – 24 September
Second half: 25 September – 25 October

inaugurazione martedi 1 luglio, ore 19 / opening Tuesday 1 July, 7 pm

Galleria Sonia Rosso
via Giulia di Barolo 11/h - Torino
lun - sab dalle 14:00 alle 19:30 o su appuntamento
Ingresso libero / free admission

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