Patchwork City. Vista dall'alto potrebbe essere un grande pizzo, un ampio decoro: il fiume che l'attraversa e il disegno ortogonale delle strade diventano la trama di un lavoro di intreccio. Su questa trama sono cucite le case, cubotti in tetrapak di varie dimensioni: 1 litro per il latte, mezzo litro per i succhi di frutta.
La galleria Alberto Peola presenta l’installazione di Enrica Borghi Patchwork city.
Patchwork city è una città ideale, una città “coperta” che avvolge e riscalda, una
città protettiva.
Vista dall’alto potrebbe essere un grande pizzo, un ampio decoro: il fiume che
l’attraversa e il disegno ortogonale delle strade diventano la trama di un lavoro di
intreccio. Su questa trama sono cucite le case, cubotti in tetrapak di varie
dimensioni: 1 litro per il latte, mezzo litro per i succhi di frutta. Simboli di
tanti gesti e tante azioni della nostra quotidianità, parti di una storia che
raccontano una vita.
Patchwork city è costruita con gli scarti delle nostre città. Potrebbe sembrare un
controsenso per una città ideale. Ma nel lavoro di Enrica Borghi è sempre possibile
una doppia lettura. Anche i seducenti abiti che l’artista ha realizzato sono stati
fatti intrecciando strisce di sacchetti dell’immondizia; i suoi tappeti dagli
splendenti disegni multicolori sono costruiti accostando carte dei cioccolatini
appallottolate. E in quest’ultima sua installazione l’utilizzo dei materiali di
scarto riporta a un’amara riflessione sulla nostra attualità, ma il risultato del
lavoro di intreccio e di cucito è di grande poesia.
Il progetto di Patchwork city è lo studio dei sistemi urbani e delle loro relazioni
territoriali, e in qualche modo rimanda alle città invisibili di Italo Calvino. In
particolare richiama Leonia, la cui opulenza si misura dalle cose che ogni giorno
vengono buttate via per far posto alle nuove, creando tutt’attorno una catena di
montagne di rifiuti che da un momento all’altro possono ricaderle addosso a valanga.
Affascinata dalla narrazione, anche Enrica Borghi, a suo modo, racconta una storia
che si snoda e si intreccia come un filo nella creazione della sua città ideale, un
filo che lega insieme gesti intimi e quotidiani, vite che formano il tessuto
relazionale della città.
Inaugurazione: martedì 1 luglio 2008 dalle 18 alle 23
Galleria Alberto Peola
via della Rocca, 29 - Torino
Orario: da lunedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30 mattino su appuntamento
Ingresso libero